Per la prima volta nella storia la Piazza Bra, salotto della Verona che conta, è stata invasa dai trattori dei nostri agricoltori. Stanchi della mancanza di una programmazione seria da parte del nostro Ministero, stanchi del silenzio assordante delle istituzioni locali e regionali, stanchi di produrre sotto costo, stanchi dell’invasione dei prodotti stranieri, agricoltori ed artigiani si sono uniti per difendere quello che noi chiamiamo Made in italy, chiedendo regole certi e chiare.
Coldiretti e Confagricoltura Verona hanno messo in campo una vera e propria task force per bloccare questo evento: sconcertanti ed indecenti mail a tutti i sindaci veronesi per non sostenere “i facinorosi” di Azione Rurale, oltre a telefonate varie a tutti i possibili partecipanti e/o sostenitori con azione estremamente dissuasiva.
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L’unica bandiera in cui si è riconosciuta la Piazza che sventolava sia su ogni trattore sia in tutta la piazza era quella del tricolore. Il Sindaco Tosi ha sostenuto fortemente la protesta degli agricoltori attraverso le autorizzazioni concesse e il duplice intervento in Piazza Bra; forte accento è stato posto dal primo cittadino sull’ascolto che le istituzioni veronesi devono avere verso tutto il settore primario, posto alla base economica della società.
Tra gli interventi istituzionali ricordiamo l’importante intervento del Sindaco di Angiari Bonomo, forte sostenitore dei prodotti locali. Durante la giornata aperta dal Presidente di Azione Rurale Giorgio Bissoli si sono susseguiti interventi degli organizzatori come il Presidente di Insieme per la Terra Nicola Gozzoli, il Leader del Comitato no-imu del Riscatto Gianni Fabbris, il Presidente dell’Istituto di Ricerca Prout Tarcisio Bonotto e il leader dei Forconi Mariano Ferro.
Agricoltori, artigiani, consumatori e docenti universitari si sono susseguiti sul palco posizionato proprio davanti ai gradini del Comune di Verona in modo da poter ammirare il colore verde di cui la piazza si è per una giornata tinteggiata.
Giorgio Bissoli, ha chiesto pubblicamente nel suo intervento, una decisa trasparenza nei prezzi dei prodotti perchè troppa la discrepanza tra il prezzo remunerato al produttore e quello pagato dal consumatore; il rischio è che altre Aziende chiudano la loro attività, causando un aumento della disoccupazione ed una perdita per il territorio insostituibile a livello economico, sociale e di custodia del territorio. Una promessa è certa: presto ritornerà la protesta se non sarà ascoltata ma sicuramente sarà molto più forte e decisa!
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra