In Italia le istituzioni non sono imparziali e, soprattutto, non conoscono la realtà agricola nelle varie articolazioni. Che fare? Sicuramente serve una maggiore sensibilizzazione non solo di tutte le forze politiche ma anche di tutto l’apparato burocratico sottostante.
Il caso emblematico dell’adozione di due agnelli da parte della Presidente Boldrini è stato trattato da L’Unione Sarda, quotidiano della Regione detentrice del 40% degli allevamenti nazionali di pecore.
“Gentile Presidente Boldrini, tornare a casa con l’unico pensiero di rispondere anche a Lei come ho già fatto con il Signor Silvio Berlusconi mi creda, non era il massimo delle mie aspirazioni. Avevo in programma una bella doccia per lavarmi di dosso un po’ della puzza di pecora che ho addosso ma a casa mia sono avvezzi a questo odore e dovranno sopportarmi”.
Inizia così la lettera che Fortunato Ladu, pastore originario di Desulo ma con azienda nella zona del Medio Campidano, ha affidato al deputato Francesco Sanna affinché la recapiti alla presidente della Camera Laura Boldrini.
La missiva arriva all’indomani della notizia dei due agnellini adottati dalla Boldrini e “ricevuti” a Montecitorio, con tanto di dichiarazioni animaliste da parte della presidente: “Bisogna alimentare il rispetto per gli animali, considerarli come esseri viventi che soffrono. Far venire questi due agnellini a Montecitorio serve a sensibilizzare la gente su questo tema: gli animali vanno rispettati e trattati bene”, sono state le sue parole.
Ma Ladu ha voluto spiegare la sua posizione: “È grazie alle pecore e agli agnelli che io e mia moglie abbiamo dato la possibilità alle nostre figlie di conseguire lauree importanti e sono sempre le pecore che stanno permettendo a mio figlio Giovanni di vivere dignitosamente e proseguire negli studi. A loro, gentile Presidente, ho insegnato il rispetto verso tutte le culture, tutte le abitudini di vita, sessuali e alimentari nonché religiose”.
E ancora: “Ho insegnato loro che le istituzioni sono imparziali e difendono il cittadino e lo accompagnano nella loro vita sociale. Mai avrei pensato che proprio in un periodo nero per la pastorizia sarda, Lei dall’alto del suo ruolo istituzionale, potesse danneggiare la mia attività di pastore sardo con affermazioni e azioni tendenti a salvare due agnelli dalle grinfie del terrore”.
Certamente la Boldrini saprà, è il monito di Ladu, “che la vita di quei due agnellini avrà un corso tutto suo, cioè diventeranno adulti, di peso ragguardevole e alla fine moriranno obesi e infelici dopo essere stati stressati dal figlio di papà di turno ogni qualvolta si voglia fare una gita fuori porta”.
E infine: “Forse non crederà alle mie parole di ‘assassino’, ma voglio dirLe che il giorno che si caricano gli agnelli da macello non è mai un bel giorno per me” e nelle sue orecchie, ricorda il pastore sardo, “risuona ancora il grido di mio padre in un mattatoio, tanti anni fa. Era rivolto a un macellaio che non usava forme consone di macellazione”.
“Sono profondamente deluso e preoccupato per il futuro della mia terra che trova in prese di posizione come queste seri ostacoli alla ripresa di un settore economico portante della nostra Regione. Mi piacerebbe raccontarLe direttamente questo nostro lavoro”.
Il deputato Sanna ha spiegato che proporrà a Laura Boldrini un incontro con Ladu.
Davanti a questa politica, di fatto, come può un’Azienda Agricola programmare la sua attività a medio-lungo termine? A voi la risposta, a noi il dubbio se non convenga cambiare lavoro o addirittura Paese.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra