Liti furiose in Agea, Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura. La situazione informatica ed organizzativa interna sembra fuori controllo tanto che in queste ore si paventa un secondo rinvio per la presentazione delle domande PAC. Il clima tra i vari dirigenti in stile “avanti tutta ma separatamente” è accolto nella totale indifferenza del Ministro Maurizio Martina, troppo occupato sulla legge elettorale, e dalle sindacali, troppo occupate in questi giorni a fare cassa con gli UNICI.
L’Italia della burocrazia riesce talmente a condizionare la realtà perchè nessuno fa il proprio dovere, lavorativamente parlando, e nessuno si assume delle responsabilità, piccole o grandi che siano.
Molto probabile, vista la tempistica, che i pagamenti, anche in acconto, della PAC non saranno effettuati, come spesso accadeva, nell’anno in corso; mentre gli agricoltori e gli allevatori annegano nelle difficoltà quotidiane i dirigenti di Agea sono intenti a litigare.
Come si può lavorare in queste condizioni? Il caos interno è stato ulteriormente aumentato anche per i distinguo tra i vari Enti pagatori regionali.
Con una semplice determina la Regione Emilia Romagna (Agrea atto n. 371 del 26.05.2017 Bologna) dopo aver evidenziato i problemi informatici di Agea, ha stabilito che con una semplice manifestazione d’interesse fosse sufficiente a risolvere tutti i problemi relativi alla presentazione delle varie domande 2017. Della serie ognuno pensa a se stesso!
Sorge spontanea una domanda: perché AGEA deve renderci la vita impossibile con circolari indecifrabili e procedure che alla fine mettono solo in difficoltà gli operatori CAA e a rischio di sinistri assicurativi per danni provocati ai produttori?
Ci sarà qualcuno che potrà darci lumi in merito magari riordinando l’organizzazione lavorativa negli uffici romani?
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra