Quale futuro per l’#agricoltura?
E’ la domanda che si sono posti gli operatori del primario al teatro Verdi di Buscoldo di Curtatone (MN). Autorevole ed eccezionale la presenza di relatori illustri come Gianni Fava, Assessore all’Agricoltura della Lombardia, il Sen. Luigi Gaetti, Vicepresidente della Commissione Agricoltura al Senato, e l’On. Marco Carra, componente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati. Riportiamo un breve riassunto degli interventi: Gianni Fava “Non entro nel merito del prezzo sottoscritto fra alcuni sindacati agricoli e la rappresentanza industriale, anche se non posso non sottolineare che se avessimo chiuso l’accordo a fine luglio in Lombardia, applicando la tabella indicizzata che poi il governo ha fatto propria, oggi avremmo un accordo a 38,5 centesimi, senza bisogno di ricorrere ai fondi pubblici, che avrebbero così potuto sostenere anche la crisi della suinicoltura e delle carni bovine. Se gli allevatori sono contenti, sta bene anche a me”. L’assessore lombardo ha voluto però spiegare…
Quando un #decreto suicida può spazzare via un intero settore
Stavolta ci siamo, i piani di distruzione di massa del nostro settore primario sono in essere, è inutile cercare di guardare oltre perché oramai abbiamo capito che è questo lo scopo del Governo; azzerare l’agroalimentare italiano per spianare la strada alla globalizzazione che arriva fortissima dalle ben note multinazionali del cibo, che oltre a distruggere il Pianeta (l’unico che abbiamo) con un’agricoltura OGM intensiva becera ed infame, farcita di pesticidi e fertilizzanti chimici, pensano solo al profitto sfrenato e quando trovano un ostacolo, lo schiacciano. Come? Quello che sta succedendo non può che esserne un esempio! Avete letto l’articolo scritto dal nostro Presidente Nicola Gozzoli? Ve lo riporto qui. Avete presente quale immane distruzione può causare un simile Decreto? Cosa può creare un Decreto che DEPENALIZZA chi truffa il consumatore? Ecco un esempio: producono l’olio d’oliva e lo marchiano come italiano, ma di italiano c’ha solo il nome ed il 15%…
Xylella, il boomerang alla fine è arrivato in testa a noi italiani
Chi leggerà i nostri articoli, o i miei nello specifico, potrebbe pensare ad un disco rotto, invece è solo un ripetersi della stessa solfa: l’Unione Europea non fa altro che chiedere soldi, soldi, soldi!! Sembra che non vedano l’ora che uno sbagli… TACK! ecco pronto il verbale! Proprio come un messo comunale di paese che si nasconde dietro al cipresso del cimitero, in attesa del nugolo di ragazzini che, con gli scooter truccati, spuntino da dietro l’angolo per poter ‘cazziare’ li giovini disturbatori della pubblica quiete!! Alla fine, la bega è finita in tasca nostra, oltre al danno degli ulivi già tagliati (forse e solo per far passare un gasdotto), del danno economico e d’immagine, ecco che i nostri “amici” bruxellesi ci multano per non averne tagliati abbastanza! Vedi Articolo EUNews Probabilmente il progetto del gasdotto deve partire in terra italica e questi alberacci rinsecchiti sono ancora li a rompere le uova…
Popolo Partite Iva, Gozzoli: il consumatore deve essere informato
Per la prima volta nella storia un allevatore ha partecipato in qualità di ospite al congresso di un partito politico. Ad infrangere questo tabù politico è stato il nostro Presidente Nicola Gozzoli che ieri ha partecipato al primo congresso nazionale del movimento Popolo Partite Iva – Autonomi e Lavoratori Uniti all’hotel Bellambriana a Roma. L’intervento di Gozzoli si è incentrato sulla descrizione dell’attuale situazione agroalimentare italiana indicata semplicemente “il Paese del Mulino Bianco”: uso del latte in polvere nei formaggi, prosciutto crudo realizzato con suini stranieri, arance rosse siciliane sostituite da quelle marocchine. Forte accento è stato dato dal presidente sui pericoli salutistici dal consumo di prodotti provenienti da Paesi extra UE dove sono tollerate sostanze vietate in Europa oltre – sostiene Gozzoli – all’aspetto economico “chi consuma prodotti stranieri uccide le nostre Imprese”. Il Presidente ha illustrato sinteticamente le recenti attività svolte da Insieme per la Terra sul territorio…
MIPAAF: Al via campagna istituzionale di promozione prodotti Dop e Igp… e gli altri?
Stasera vi riportiamo l’avvio della campagna istituzionale di promozione dei prodotti DOP e IGP da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Le parole del ministro Martina: “avanti con piano strategico per le nostre Ig favorendo il rilancio dei consumi interni e la produzione alimentare di qualitá” Ecco l’articolo del MIPAAF: Al via campagna istituzionale di promozione prodotti Dop e Igp Ed ecco lo spot su youtube: Una sola domanda alla quale mi piacerebbe che il Ministro Martina potesse rispondere: “Ministro, tra le regole del TTIP c’è anche la rimozione di ogni contrassegno di qualità come DOP e IGP poichè porrebbe dei criteri di concorrenza sleale verso le aziende transoceaniche che esporteranno nel nostro Paese, a che serve fare una campagna per una cosa che saremo obbligati a rimuovere?” Altra domanda: Ma… gli altri? Tutte le altre salatissime certificazioni di qualità ben accette dal’EU e dallo Stato italiano? Quelle non…
Insieme per la Terra: un amplificatore di voci
State cercando di dare voce ad una vostra protesta o a diffondere un sopruso ricevuto, oppure avete un’idea che volete condividere per migliorare la vostra condizione e di chi fa il vostro lavoro? Oppure semplicemente volete scrivere un messaggio alle tante genti che ci seguono e non sapete come fare? Chiedetelo a noi! Noi siamo qui per voi, abbiamo costituito un punto di diffusione di notizie che ogni mese raggiunge e supera le 25.000 visite uniche, con oltre 1.000.000 di hits… e siamo solo all’inizio! Ora, grazie a questo network, le tue parole verranno pubblicate da questo sito, simultaneamente su questi Social Network e ripetitori di notizie: Su fai.informazione.it Su InTopic – Forum su inTopic Su Facebook Su Twitter Su Pinterest Su Tumblr Su Google+ come Community Su Google+ come Pagina Su Likedin e stiamo preparando: WikiPedia Google News ed altro ancora… Perché non approfittare gratuitamente di tutto questo? Affidaci il tuo…
Il rilancio dell’agroalimentare passerà attraverso la GDO
Il rilancio dell’agroalimentare italiano passerà molto probabilmente per la Grande Distribuzione Organizzata; ne è pienamente convinto il Presidente dell’Istituto di Ricerca Prout Tarcisio Bonotto. Iniziamo per gradi! Pochi giorni fa il Presidente della nostra Associazione Nicola Gozzoli ha avanzato alla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica l’ipotesi di “imporre alla GDO (supermercati, ipermercati, catene commerciali) la definizione di una zona all’interno della parte alimentare del supermercato, con un nome specifico di fantasia da definire uguale per tutta la GDO, di dimensioni non inferiore ad un terzo della superficie destinata all’alimentare, concepita come corpo unico ben distinguibile e visibile da parte del consumatore, dove poter trovare esclusivamente prodotti italiani certificati (BIO, DOP, DOC, IGP, De.C.O., ecc) escludendo tutti i prodotti private label (a marchio del supermercato)“. Il Presidente Bonotto ritiene “la proposta di tutelare e valorizzare le produzioni locali destinando una parte specifica della superficie alimentare…
Scandalo olio: si allarga l’inchiesta, nuove ipotesi di reato in altre provincie italiane
Stamattina leggiamo sul sito de Il sole 24 ore che lo scandalo del falso olio d’oliva, che sta rischiando di rovinare il mercato oleario italiano, si sta allargando molto tra le nostre provincie: Si allarga lo scandalo del falso olio extravergine: nuove ipotesi di reato e fascicoli trasferiti a Firenze, Genova, Spoleto e Velletri Ragioni conservative o protezionistiche non ve ne sono in tutto questo discorso, il problema non è discriminare le qualità dei prodotti esteri, che non vogliamo classificare come migliori o peggiori di quelli italiani, il problema invece consiste quando si preparano prodotti con contenuti al 85/90% di provenienza estera, tagliandoli con quelli italiani (per il restante 10/15%) e si applica l’etichetta “Olio italiano”, questo vuol dire truffare il consumatore e danneggiare il nostro prodotto, perchè chi l’acquista pensa di essere di fronte ad un prodotto ma ne ha un altro, senza contare che, magari, cataloga come italiano un prodotto…
Caporalato, repressione in luogo di una facilitazione contributiva
Non c’è dubbio, il Ministro Martina e il Ministro Orlando devono aver preso esempio dai sistemi dei colleghi a Bruxelles, repressioni, multe e confische. Leggiamo l’Articolo su Terra e Vita e troviamo solo repressione, indennizzi per le vittime, confische e maggiore vigilanza. Capiamo perfettamente che il caporalato va represso, nessuno dice il contrario, ma invece che ammazzare l’agricoltore, andrebbe, secondo il nostro punto di vista, messo in condizione di assumere a tassazione MOLTO inferiore, anzi addirittura andrebbe detassata, visto che comunque l’azienda agricola già paga tasse spropositate rispetto al reale guadagno che resta in cassa, senza contare che il Governo Renzi ha ben seguito la logica del taglio indiscriminato di agevolazioni, rimozione della detassazione su gasolio agricolo e IMU agricola che sarà da pagare. Quando uno Stato va contro i propri più semplici compiti, tra cui la tutela del lavoro (Articolo 1 della Costituzione), perché di lavoro si tratta, sia da parte del…
A cosa servono 31 milioni? Sarebbe più utile rendere concorrenziale il nostro mercato
Giusto il tempo di parlare, a grandi linee, della questione “aiuti” nel nostro ultimo articolo sulla coerenza tra i dati ISTAT e l’andamento del mercato Agroalimentare, sono arrivati dei denari (il nostro Presidente, Nicola Gozzoli, aveva già introdotto questa tematica) che andranno distribuiti tra chi ne ha bisogno… BRUXELLES – La Commissione europea ha deciso di rimborsare oltre 31 milioni di euro agli agricoltori italiani. I fondi sono quelli corrisposti ogni anno dalle stesse imprese agricole per alimentare la cosiddetta ‘riserva di crisi’. Si tratta di una deduzione effettuata sui pagamenti diretti, applicata a partire dal 2014, che interessa tutti i Paesi Ue ad eccezione di Bulgaria, Croazia e Romania. Nonostante il periodo di difficoltà vissuto dai mercati, nel 2015 la riserva di crisi per gli agricoltori a Bruxelles non è stata impiegata. Di qui il via libera dell’esecutivo Ue al rimborso di un totale di 410 milioni di euro,…