Avete ritirato e speso il contributo avuto grazie al bando del biologico siciliano? Tenetevi pronti a restituirlo!
Un pasticcio da 180 milioni. Lo chiama così l’azzeramento del bando per il biologico l’edizione di Repubblica Palermo in edicola ad inizio anno. Si trattava del bando per i fondi per incentivare le coltivazioni biologiche del 2012, in graduatoria nel 2013, che è stato bocciato da TAR a causa di criteri poco chiari nella redazione e che secondo il Tribunale amministrativo prevedeva finanziamenti a pioggia senza alcun tipo di differenziazione della coltura biologica.
Ad ottenere i fondi sono state circa ottomila imprese, un migliaio le escluse che hanno presentato il ricorso chiedendo di potere ricevere le somme residue con lo scorrimento dalla graduatoria.
A fine anno, infine, è arrivata una diffida da parte delle ricorrenti che chiede alla Regione di “recuperare tutte le somme illegittimamente erogate”. Ovvero di chiedere alle ottomila imprese di restituire i fondi ricevuti. Una grana che metterebbe in crisi anche la chiusura della programmazione e le premialità previste, secondo l’edizione di Palermo di Repubblica in edicola.
“Pronto a chiedere i danni ai burocrati che hanno creato questo pasticcio”, dice invece Alessandro Chiarelli, alla guida della Coldiretti siciliana. Ecco che ci abbiamo messo il cappello (o vista l’origine, dovremmo dire la coppola?) sopra anche a questo, così Coldiretti prenderà le redini (e le commissioni) per il rimborso sulla “cassata siciliana”.
Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra