Il tricolore usato nel #logo della LIDL. Vi sembra giusto?
L’abuso dell’utilizzo del tricolore nell’agroalimentare è oramai cosa ampiamente risaputa. Non di rado capita che si garantisca sulle confezioni l’italianità del contenuto quando magari del Belpaese non ve traccia. Oggi vorremmo parlare con voi dell’iniziativa che la nota catena straniera della grande distribuzione organizzata LIDL. Nel logo della nota Azienda è stato introdotto il nostro tricolore, facendone un elemento chiave nelle variopinte campagne pubblicitarie televisive e cartacee. Sicuramente l’iniziativa di carattere puramente commerciale ha l’obbiettivo di attribuire alla catena distributiva una caratteristica di famigliarità oltre a trasmettere una forte sensazione di sicurezza alimentare al proprio consumatore. Fino a qui non avremo nulla da obbiettare, indipendentemente che la proprietà non sia italiana, se non fosse che molti prodotti venduti sono stranieri. Come giudicare quindi l’introduzione del tricolore nel logo? Guardate la situazione con la prospettiva che ritenete migliore, ma a mio giudizio stiamo parlando di un vero e proprio abuso commerciale…
Chi non vuole una seria #etichettatura
Gettiamo la maschera una volta per tutte! Gli unici a volere veramente una seria etichettatura, comprensiva dell’origine del prodotto, sono i consumatori ed i singoli produttori. Il consumatore, a meno che non si organizzi in no profit o faccia manifestazioni spontanee eclatanti, verrà sempre accontentato con promesse da parte di ogni colore politico o magari con le solite buone intenzioni raccontate dal personaggio televisivo del momento. I singoli produttori vedono nell’etichettatura l’unico modo per uscire dal vero e proprio pantano in cui si trovano. Prodotti svenduti o addirittura regalati all’industria ed alla grande distribuzione. Azzeramento del proprio futuro e quello dei propri figli. Debiti da pagare senza entrate perchè il prezzo dei propri prodotti è inesistente. Gli industriali, spesso con carta identità straniera, vogliono fare il bello ed il cattivo tempo. Grazie a vuoti legislativi ed a buone campagne di marketing è possibile trasformare un prodotto straniero in uno italiano,…
Le nostre #proposte per rilanciare immediatamente il #prezzo
In questo marasma di politici e pseudo-tecnici incapaci a gestire la grave crisi economica e produttiva delle nostre eccellenze agroalimentari la nostra Associazione si prende la responsabilità, davanti a tutti voi, di fare delle proposte serie e concrete per rilanciare il prezzo. L’unico parametro che le sindacali e il mondo politico dovrebbero considerare è quello del prezzo dei prodotti alla campagna; solo se c’è un’adeguata remunerazione ci potrà essere attività imprenditoriale e futuro occupazionale. In sintesi ecco le nostre proposte: ETICHETTATURA -Definire obbligatoriamente l’origine del prodotto sia davanti alla confezione sia sul retro della confezione stessa; -Definire obbligatoriamente se il prodotto ha origine da un semilavorato (cagliata, concentrato) straniero; -Impedire l’utilizzazione del tricolore sulle confezioni del prodotto straniero; -Stabilire anni 5 di reclusione e chiusura dell’attività per chi ricorre alle truffe e contraffazioni alimentari. BORSA MERCI Modifica dei regolamenti delle quotazioni dei prodotti agricoli. In caso di mancato accordo tra…
Anche gli Studenti Forestali votano SI al #referendum sulle #trivelle
L’AUSF Italia, ovvero la Confederazione delle Associazioni Universitarie Studenti Forestali d’Italia, nata per riunire e coordinare su scala nazionale tutte le associazioni studentesche di indirizzo forestale degli Atenei italiani ha preso una netta posizione a favore del referendum delle trivelle del 17 aprile. Abbiamo da sempre avuto a cuore il nostro territorio, consapevoli di quanto sia importante tutelare e favorire la buona gestione delle risorse naturali. Per questo motivo anche AUSF Italia ha aderito al comitato nazionale per sostenere il Sì al Referendum Abrogativo del 17 Aprile. Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra
Pagamenti PAC e PSR, gli #agricoltori sardi dicono “basta” !
Caso unico e raro le associazioni sindacali sarde si sono unite per sollecitare le Istituzioni affinchè provvedano urgentemente a pagare PAC e PSR. Sorge spontanea una domanda: perchè in Italia i Sindacati non uniscono i propri intenti ed il proprio agire ma navigano separatamente sprecando risorse ed energie? CAGLIARI – “Le imprese agricole solo sull’orlo della disperazione per i mancati pagamenti dei premi comunitari. Confidiamo in un vostro autorevole e risolutivo intervento, e annunciamo già da ora lo stato di mobilitazione in caso di mancate soluzioni”. È quando scrivono in una lettera-ultimatum indirizzata al presidente della Giunta regionale e all’assessore all’Agricoltura Coldiretti Sardegna, Cia, Copragri e Confagricoltura per i mancati pagamenti del Premio Unico e del Psr. La missiva è indirizzata ai vertici regionali per evidenziare e rimarcare ancora una volta la disperazione che si sta vivendo nel mondo della campagne. “Riceviamo quotidianamente centinaia di chiamate da imprese sull’orlo della…
Benincasa, ConfColtivatori Calabria: basta #perforazioni pazze, votiamo SI al referendum del 17 aprile
Non ha alcun dubbio Giovambattista Benincasa, Responsabile Regione Calabria di ConfColtivatori relativamente al referendum sulle trivellezioni che si svolgerà nel Belpaese il 17 aprile. “Con gli articoli 37 e 38 del Decreto “Sblocca Italia”, voluto dal Governo Renzi, si vuole facilitare la strada alle trivellazioni selvagge nei nostri mari. L’ art. 38, poi, spiana letteralmente la strada all’estrazione degli idrocarburi, facendo ritorno alla competenza esclusiva dello Stato nelle materie di “produzione, trasporto e distribuzione dell’energia”, togliendo agli enti locali la possibilità di veto su ricerca di petrolio e trivellazione. Siamo contrari a questa legge per i seguenti motivi: a) si imbruttirebbe il paesaggio; b) aumenterebbe la produzione di nuovi rifiuti pericolosi con conseguente inquinamento dell’acqua e dell’aria con ricadute negative sull’intero ecosistema; c) si creerebbero indiscriminatamente strutture invasive con conseguente disturbo alla pesca ed ai pescatori; d) infine si correrebbe il serio rischio di aumentare la sismicità dei territori interessati.…
Soldi UE agli Allevatori che chiudono. La fine del #latte italiano
Saranno delle voci di corridoio, semplici dicerie, o verità in arrivo? Il tam tam mediatico che si è generato non è di certo cosa di poco conto. L’indiscrezione trapelata dai gruppi degli allevatori autoconvocati di whatsapp parla di un contributo medio dell’UE di 3.800 euro per vacca abbattuta nel caso che l’allevatore cessi l’attività. Sarebbe questa quindi la soluzione adottata dalla nostra amata Europa per chiudere definitivamente le piazze rivoltose essendo il latte pagato al di sotto del prezzo di costo. Con un solo colpo di spugna si chiederebbe il problema dell’eccessiva produzione di latte, dello stoccaggio di burro e formaggi, dei ricorsi legali, dei litigi politici. Giocare sulla disperazione degli Allevatori, se tutto dovesse essere confermato, rappresenterebbe un disprezzo indecente verso i sacrifici di vita e di lavoro realizzati magari da generazioni. Quanti di noi non prenderebbero la calcolatrice in mano per fare quella moltiplicazione mai immaginata prima? Quanti…
Aspal Lazio, Giammatteo: i #coltivatori sono al collasso
La posizione, per noi assolutamente condivisibile, del Presidente Aspal Lazio Stefano Giammatteo, assunta nell’incontro sull’agroalimentare laziale è stata perfettamente descritta nell’articolo apparso su LatinaQuotidiano. Solo qualche settimana fa il Governatore Zingaretti e l’assessore Hausmann a Latina hanno presentato il Piano di Sviluppo Rurale realizzato con i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. E all’Unione Europea arriva il duro attacco da parte del presidente di Aspal Lazio, Stefano Giammatteo, intervenuto nel corso del convegno dedicato alle problematiche del settore agroalimentare organizzato nei giorni scorsi da Noi con Salvini. “Quella che doveva essere la panacea per il nostro settore, è stata invece ciò che ci sta dando il colpo di grazia”, ha esordito Giammatteo, elencando tutte le criticità di cui a suo avviso è responsabile l’Unione Europea. Un altro attacco è stato riservato alle istituzioni italiane: “All’inizio degli anni duemila, abbiamo iniziato con l’accordo Green Corridor tra Italia ed Egitto, che ancora…
E’ evidente che ci #trattano alla stregua di #bambini o #idioti
Si, deve essere per forza così, perchè altrimenti non si spiega come si può fare proclami sull’abbassamento delle tasse e poi in silenzio ti applicano un aumento dell’IVA. Oggi L’Eco di Bergamo in prima pagina nella Newsletter titola “Tasi, le famiglie risparmiano 60 milioni E Bergamo non aumenta le tasse”, certamente, perchè il Governo sopperirà ai mancati introiti dei Comuni. Ma secondo voi, lo faranno “gratis”? Sicuramente!! Si ringrazia Simone Cecchin per l’immagine Ecco pronta la Clausola di Salvaguardia per recuperare quanto generosamente “regalato” a questo popolo di smemorati cronici! Ma cosa sono le clausole di salvaguardia? Ma cosa sono le clausole di salvaguardia? Si tratta di un meccanismo che scatta in automatico in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di bilancio. Detto in termini più semplici: se prevedo che nell’anno x otterrò y e questo non avviene, allora scattano le clausole per rientrare nella previsione. E si tratta, in soldoni, di…
La “Marcia delle Vacche”. La #CIA esce dal letargo
La CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, ha deciso, prima in ordine sindacale, di organizzare in piazza una protesta a sostegno del comparto zootecnico. Auspichiamo vivamente la realizzazione di una manifestazione dove vengano fatte delle proposte costruttive che diano respiro a tutto il settore lattiero caseario oramai sul baratro. Attendendo che venga realizzata un’unica protesta agricola nazionale con tutte le bandiere sindacali riunite nella stessa piazza, auspichiamo che la situazione volga velocemente verso soluzioni concrete e non di chiacchiere. Con questo prezzo alla stalla e tutte le difficoltà del comparto zootecnico, migliaia di aziende sono a rischio fallimento. Per questo la Confederazione organizza, il 7 marzo a Carmagnola (To), una manifestazione per denunciare la situazione insostenibile del settore e avanzare le proprie proposte per uscire dalla crisi. La zootecnia italiana vive una fase drammatica. Per questo La Cia-Agricoltori italiani ha deciso di manifestare, promuovendo la “Marcia delle Vacche”. Un atto simbolico che…