Category Archives: Il punto di vista

In questi ultimi anni stiamo subendo un’ondata di acquisizioni delle nostre aziende da colossi stranieri, così come di nostri marchi che spostano la produzione all’estero. L’invasione di prodotti stranieri a basso costo (e probabilmente anche di bassa qualità) sta facendo preferire quelli provenienti dai mercati esteri ai prodotti nazionali. La legislatura europea in più, spinge proprio per eliminare ogni forma di “preferenza” forzando la mano sullo slogan dell’unità del vecchio continente, alla libera circolazione delle merci nonchè alla libera concorrenza. La nostra politica nostrana non aiuta in questo senso, ponendo una tassazione imbarazzante ed un groviglio di leggi e burocrazia che farebbe spazientire il biblico Giobbe, le politiche agricole sono più che mai “uccel di bosco” quando c’è da portar l’acqua al proprio mulino infine, le associazioni di categoria oramai s’è ben capito che fanno il gioco di chi le sostiene e le loro proteste sono spesso un modo per far vedere che…

Read more

Va bene guardare il bicchiere mezzo pieno, ma a volte l’esagerazione supera l’immaginazione. In questi giorni i vari mass media hanno raccontato e giustificato il crollo del prezzo del latte come un risultato dell’eccessiva produzione italiana. L’Agenzia Ansa scrive: “Il mercato del latte vaccino è sempre più complesso e concorrenziale. E nell’Europa a 28 l’aumento della produzione, fra l’11 e il 13%, si abbina a un calo della domanda, con conseguente discesa dei prezzi“. Tra il dire ed il non dire, tra uno studio di qualche illuminato o della profezia del personaggio del momento, la colpa del crollo del prezzo risulta sempre ad esclusivo carico dell’agricoltore. Il principio cardine è che la piccola impresa deve morire mentre deve sopravvivere l’agricoltore di grande dimensioni, senza debiti, magari amico dell’amico. Nel leggere l’agenzia Ansa infatti troviamo un’ottima supposta: “A fotografare la crisi delle stalle e degli allevatori è, oggi a Roma, il…

Read more

Gli Allevatori sono rimasti soli senza nessun rappresentante governativo che possa ascoltare e capire la drammatica situazione che il lattiero caseario sta vivendo. Sinceramente mai avremmo voluto parlare in questi toni perchè auspicavamo che si raggiungesse un accordo soddisfacente, o comunque basilare, a sostegno del comparto per tutelare non solo le eccellenze agroalimentari prodotte ma anche la stessa occupazione. Senza il raggiungimento di un accordo nazionale chiaro e trasparente tra Governo e Regioni le stalle chiuderanno in massa. Agli allevatori rimarranno solo i debiti da pagare frutto di investimenti infrastrutturali e tecnologici fatti negli anni oltre agli acquisti di quote latte. Riportiamo integralmente il comunicato pubblicato sul sito dell’Assessore Regione Lombardia Gianni Fava. (Roma, 25 febbraio) “Esprimo tutta la mia insoddisfazione alla luce del fallimentare incontro sul latte al ministero delle Politiche agricole, a cui hanno partecipato le Regioni. Con la politica del governo non si andrà da nessuna parte,…

Read more

Tutti al bar siamo concordi a protestare con toni variabili da persona a persona, da argomento ad argomento. Poi tutto tace. Come per miracolo spariscono i problemi e si danno soluzioni “abbaiando alla luna”. L’Italia agricola non funziona ma pochi, anzi pochissimi, di noi hanno il coraggio di alzare i toni, hanno la forza di dire la verità nel bene e nel male, qualunque essa sia. Provate a dirmi un prodotto agricolo che permetta un’adeguata remunerazione a noi agricoltori. Sui mezzi d’informazione continua a bypassare il messaggio che l’agroalimentare, grazie anche ad Expo, è in continua fase crescente. Pochi sanno che l’industria non c’entra nulla con noi, anzi è proprio lei che, insieme alla GDO, ha sottratto ogni possibilità di futuro a noi agricoltori. Forse è arrivato il momento di lanciare una grande iniziativa, ossia una grande manifestazione agricola mai fatta in Italia. Finalmente potrebbe essere possibile incontrare in un’unico…

Read more

Amici di Insieme per la Terra iniziamo l’anno 2016 parlando del sistema Grano comunale grazie all’illustrazione del progetto con 13 slide. Come non aderire al Progetto Sicilia?   Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra    

I questi anni la presa di coscienza dell’agricoltore sta aumentando sempre di più, anche se il Sindacato adotta ogni strategia per confondere ed ingannare l’associato di turno. Tutti ci siamo domandati a cosa servono i Sindacati, una casta intoccabile, potente, autoritaria, ben addentrata nelle stanze dei bottoni. Facciamo il punto della situazione. Il Sindacato è assolutamente indifferente agli agricoltori ossia ai custodi del territorio. Se dovesse essere abbandonata l’attività agricola il territorio rimarrebbe incustodito con una conseguente alta probabilità di disastri naturali dai costi umani ed economici non sostenibili da qualsiasi Paese. Purtroppo l’agricoltore o meglio il socio è considerato un numero nella massa con nessuna voce in capitolo. Il Sindacato procede inesorabilmente a soffocare la qualità dei nostri prodotti. Il prodotto estero non è controllato come quello italiano. Siamo il Paese che fa più controlli sanitari nel settore alimentare di tutta l’Europa, grazie all’attività dell’ASL e grazie anche all’attività…

Read more

Veritiera, puntuale e condivisibile è l’analisi di Roberto Bartolini pubblicata su Il nuovo agricoltore. Il recente fatto di cronaca del mancato pagamento dell’acconto Pac 2015 per moltissimi agricoltori non ha trovato nemmeno una minima citazione in alcun giornale o servizio televisivo. E dire che si tratta di quattrini promessi e dovuti a molti cittadini e non recapitati dalla Pubblica Amministrazione nei tempi stabiliti, per mancanza di fondi, per i soliti intoppi burocratici o non si sa per quale altro motivo. Fatto sta che se una cosa del genere, che riguarda migliaia di persone, avesse interessato qualsiasi altro settore diverso dall’agricoltura, ne avremmo sentito parlare per giorni. Ma si sa, purtroppo, anche se ci sediamo regolarmente a tavola più o meno tre volte al giorno, tutti danno per scontato che ciò che mangiamo c’è e ci sarà sempre, come l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo. Così ben pochi si preoccupano…

Read more

Cara ENI fatti un’esame di coscienza e vedi di mettere mani ai tuoi portafogli. E’ questo che probabilmente hanno pensato alcuni parlamentari che hanno presentato una interrogazione relativa alla drastica riduzione del prezzo dei carburanti al distributore. Nell’eventualità che ciò dovesse avvenire anche il gasolio agricolo, tanto necessario alla nostra attività quotidiana, avrebbe una sensibile riduzione. GALGANO, MATARRESE, VECCHIO, LIBRANDI, BOMBASSEI, CATALANO, OLIARO, FITZGERALD NISSOLI, PINNA, CATANIA, LOCATELLI, QUINTARELLI, SOTTANELLI, MOLEA, VARGIU, VEZZALI, CAPUA, D’AGOSTINO, BARADELLO e DAMBRUOSO. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Per sapere – premesso che: nonostante il crollo del costo del petrolio registrato negli ultimi tempi, i prezzi della benzina in Italia non sono diminuiti in proporzione in quanto a gravare in maniera decisiva sui prezzi alla pompa sono soprattutto le imposte; considerate le quotazioni attuali del greggio, il cui costo è sceso del 19 per cento rispetto al 2008, il prezzo del carburante…

Read more

In questi giorni ci siamo sentiti ribadire, in tutte le salse, che i problemi del prezzo del latte erano risolti dopo l’incontro romano per la definizione del paniere di voci utilizzate nel nuovo meccanismo ideato dal Ministero. Oggi si scopre che il braciere è ancora caldo, anzi letteralmente bollente. Secondo Agricolae in queste ore si sta verificando una situazione paradossale. Si rimette tutto in discussione per il prezzo del latte alla stalla. Lactalis sembra disdica l’accordo per evitare che si rinnovi automaticamente. L’industria del latte avrebbe inviato infatti – da quanto apprende AGRICOLAE – una lettera alle aziende fornitrici per comunicare che dal primo di aprile ritratterà sul prezzo del latte. Il contratto verrebbe dunque in questo caso disdettato per evitare che si rinnovi automaticamente a 36 centesimi (cifra non riportata nella lettera). La Lactalis è comunque disponibile a rinegoziare l’accordo – si legge – e invita a mettersi in…

Read more

Una settimana fa, nell’occasione della visita di Rohani in Italia, è stato messo in evidenza l’atteggiamento che la politica ha nei confronti dell’eccellenza italiana. Si, la nostra tanto decantata Patria, madre di Leonardo da Vinci, di Raffaello Sanzio, di Guglielmo Marconi, “la culla della cultura” così siamo identificati in tutto il mondo, messa alla gogna dal vil denaro. Roma che una volta era la dove la cultura nasceva e cresceva, capitale di un Paese potente e fiorente in tutto il mondo conosciuto, è diventata una nazione accattona e servile. Svendiamo la nostra essenza per paura di sprofondare tra le macerie di quello che siamo stati, perchè adesso il nostro patrimonio storico ineguagliabile nel mondo, è diventato un peso, un costo e per la politica anche un intralcio. Tutti gli altri Paesi che hanno uno straccio di storia, innalzano musei e ne cantano le lodi, a noi invece da fastidio, tanto da…

Read more

140/175