Category Archives: Il punto di vista

Si, si certo, lo dicono tutti, a Bruxelles hanno tutti tantissimo da fare, tanto che sono li tutto il giorno a pensare a cosa altro trovare per meglio spendere tutti i ricavi delle centinaia di “procedure di infrazione” che infliggono agli Stati membri di questa Unione (Finanziaria) Europea. Oltre a pagare gli stipendi extralusso dei dipendenti, trovano anche il modo di farsi fare un bell’oggettino su internet con un potentissimo motore di statistica, con raccolta dati proveniente da qualche bel repository Big-Data. Si, so già che state pensando “Ma Cappuccio in che lingua parla? Cos’è sta roba?” Scusatemi mi sono lasciato prendere da qualche termine tecnico del mio quotidiano, ma che vado a spiegarvi in estrema sintesi. In pratica, oggi ero incuriosito dall’articolo di Agricolae del 07/01/2016 che parla dell’ennesima statistica Europeista ed utopistica, che spiega quanto sia bello l’agroalimentare e dalla incredibile fiducia che l’intera Comunità ripone in essa (e…

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Quando si parla di agricoltura, si è portati a pensare esclusivamente al mondo legato all’attività agricola ma, in realtà, il mondo dell’agricoltura è invece decisamente più vasto, e parlando di territorio, non si può prescindere da tutto ciò che risulta essere in sua difesa. Nel corso degli anni è risultato un errore fare, o tentare di fare, del paesaggio una scienza perchè non è interessante leggere l’ambiente o il territorio in termini scientifici, ma lo è in quanto contenitore di miti, sogni ed emozioni, in quanto accumulatore di metafore per capire le contraddizioni e i problemi del nostro tempo, e per queste sue qualità nel campo delle rappresentazioni e nel territorio dell’estetica diventa una componente necessaria per riprogettare il mondo in cui viviamo. Ciò che dobbiamo fare oggi è reinventare “una scenografia del paesaggio con attori e non semplicemente con spettatori. Il paesaggio rurale che abbiamo perso per effetto della…

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Incontriamo l’Assessore all’Agricoltura Regione Lombardia Gianni Fava per capire il suo punto di vista su due tematiche per noi di grande interesse: educazione alimentare e nazionalizzazione di Parmalat. Perché è importante l’educazione alimentare per l’assessorato regionale lombardo? “L’agroalimentare è una delle voci più importanti dell’economia lombarda, pari a oltre 13 miliardi di euro in termini agricoli, che significa un indotto vicino ai 40 miliardi per il comparto primario. La Lombardia può contare sulle più importanti Dop per valore esportato nel mondo e su una grande tradizione sulla preparazione del cibo, figlio di una cultura che ha saputo coniugare, in ogni epoca, i propri giacimenti territoriali. L’educazione alimentare è un modo di trasmettere i valori della tradizione agricola ed enogastronomica lombarda e, allo stesso tempo, di indicare ai più giovani modelli di alimentazione improntati all’equilibrio. È grazie alla varietà alimentare, alla stagionalità dei prodotti, al saper valorizzare tutti i prodotti che,…

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“Il 17 dicembre 2015 potrebbe essere un giorno che ricorderemo a lungo” fanno sapere dal direttivo dell’Aspal Lazio. Infatti, in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale presso il Comune di Velletri (Roma), tutti i Consiglieri di maggioranza e minoranza hanno deciso il superamento della delibera adottata nel 2012 relativamente alla realizzazione della centrale biogas di Lazzaria, a cavallo tra la provincia di Latina e di Roma.  Questa decisione è stata salutata con soddisfazione dal Presidente dell’Aspal Stefano Giammatteo, che nei mesi passati aveva evidenziato in commissione speciale rifiuti del comune di Velletri, attraverso una mappatura del territorio interessato, da lui consegnata alla commissione stessa; l’incompatibilità del progetto biogas della volscambiente con il nostro territorio agricolo di estremo pregio, con molte Aziende titolari di marchi prestigiosi e riconoscimenti europei ( DOC, DOP, IGT, IGP, coltivazioni biologiche ed agriturismi). “Proprio per questo motivo, oltre alla tutela della salute dei nostri cittadini, l’Aspal Lazio fu…

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Il “Progetto Sicilia”, elaborato da persone che amano profondamente l’Isola e che in essa e per essa hanno sempre profuso le energie vitali per costruire, sarà il veicolo innovativo che permetterà al popolo siciliano di continuare a vedere l’azzurrità del cielo anche dentro il proprio animo, invece di smarrirsi fra le ombre dei disastri presenti tra i vari stati dell’Europa e del mondo. Progetto Sicilia traccia un percorso di crescita e di sviluppo sostenibile, per l’Isola. Uno studio, elaborato per il benessere dei siciliani e la prosperità della Sicilia, per mettere fine al degrado, alla povertà, alla nuova migrazione, soprattutto giovanile, applicando soluzione adeguate per un immediato Rinnovamento Istituzionale, Ambientale, Economico e Sociale della Regione siciliana. La Regione, esaltando le proprie peculiarità, sarà il fattore propulsivo per raggiungere questi obiettivi non più differibili per i siciliani. Per fortuna, le prerogative intoccabili dello Statuto, legge costituzionale della Repubblica Italiana e giuridicamente…

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“Continua con perseveranza diabolica la mistificazione della realtà del Sindacato italiano che ha fatto della comunicazione una persistente campagna densa di nubi” è questa la dichiarazione del Presidente di Insieme per la Terra Nicola Gozzoli che ha fatto nell’incontro organizzativo di fine anno. “La vita di noi agricoltori oltre ad essere piena, anzi strapiena di problemi quotidiani, ti impone di sentire e di leggere gli assurdi articoli di persone che vivono in ufficio e che magari hanno visto un’Azienda Agricola solamente in cartolina. Ti senti dire che il nostro reddito reale è talmente aumentato tanto da posizionarci tra i primi in Europa. Le possibilità sono due: o qualcuno non vede la realtà drammatica che persiste nelle nostre Imprese o qualcuno si fa una birra di troppo quando legge fantomatiche statistiche.” Nell’anno di Expo il reddito reale per lavoratore degli agricoltori europei è diminuito del 4,3% ma in Italia si registra…

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Questo pomeriggio, prendiamo un caffè con il nostro Segretario Generale Mauro Cappuccio e ci facciamo spiegare da lui le ragioni di questa scelta di “Insieme per la Terra” Buongiorno Mauro, lei di cosa si occupa nella vita? Sono un sistemista informatico da quasi 25 anni e lavoro per un grande provider internet, mi sono sempre occupato di computer e sono appassionato di motori, di ogni forma e tipologia. Vivo della mia famiglia che pongo al primo posto della mia vita, ma adoro il mio lavoro, è la cosa che so fare meglio e che faccio con grande dedizione e passione. Come ha fatto un sistemista informatico ad appassionarsi di agroalimentare? Banalmente sono stato introdotto attraverso conoscenze, in primis con una associazione più grande, che però non mi ha dato quello che cercavo ed alla fine, s’è deciso di fare come pensavamo fosse giusto fare, cioè a modo nostro ed abbiamo…

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Quello di Cerea è solo l’ultimo caso di malagestione dei mercati a km 0 che sono presenti in molte Città. Si tratta di posti dove devono essere venduti solo prodotti agricoli italiani, provenienti dai territori regionali e quindi rigorosamente a km zero. «Dispiace», esordisce il sindaco Paolo Marconcini, «che un’importante opportunità data alle aziende agricole, come quella dei mercati a chilometro zero, sia sfruttata impropriamente». «Continueremo a vigilare sui prodotti venduti», prosegue il primo cittadino, «per tutelare i consumatori». Soddisfatto per l’intervento dei vigili anche Giorgio Bissoli, consigliere comunale con delega all’Agricoltura e presidente dell’associazione «Azione Rurale» che ormai da qualche anno si batte per la difesa del made in Italy. «Ai venditori del banchetto controllato dalla polizia locale», spiega Bissoli, «più volte in passato era stato detto di non vendere frutta che non proviene dal nostro territorio». Il grande guadagno associato agli scarsi controlli fanno si che non sia…

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Stavolta ci siamo, i piani di distruzione di massa del nostro settore primario sono in essere, è inutile cercare di guardare oltre perché oramai abbiamo capito che è questo lo scopo del Governo; azzerare l’agroalimentare italiano per spianare la strada alla globalizzazione che arriva fortissima dalle ben note multinazionali del cibo, che oltre a distruggere il Pianeta (l’unico che abbiamo) con un’agricoltura OGM intensiva becera ed infame, farcita di pesticidi e fertilizzanti chimici, pensano solo al profitto sfrenato e quando trovano un ostacolo, lo schiacciano. Come? Quello che sta succedendo non può che esserne un esempio! Avete letto l’articolo scritto dal nostro Presidente Nicola Gozzoli? Ve lo riporto qui. Avete presente quale immane distruzione può causare un simile Decreto? Cosa può creare un Decreto che DEPENALIZZA chi truffa il consumatore? Ecco un esempio: producono l’olio d’oliva e lo marchiano come italiano, ma di italiano c’ha solo il nome ed il 15%…

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Forse vi sembrerà ridicolo o paradossale scrivere una lettera a Babbo Natale ma, vista la situazione italica, non sappiamo a che santo appellarci! Su tutti i giornali ci raccontano, in stile rotocalco rosa, della favola del ritorno dei giovani in agricoltura quando solo l’11% degli addetti al settore primario ha meno di quarant’anni. Non parliamo dei tanto acclamati PSR: la Coldiretti ha annunciato che grazie a questi piani, da lei fortemente voluti, nasceranno 20.000 posti di lavoro. Peccato che oltre ad aver dimenticato di parlare delle spese burocratiche pagate anticipatamente alla presentazione della pratica dal sindacato, abbiano trascurato anche l’immensità dei paletti posti nei bandi tanto da rendere difficile l’accesso reale. Sicuramente da questi PSR trarranno vantaggio i giovani che subentreranno formalmente al ritiro dall’attività del padre senza la formazione di nuovi posti. L’UE ti dice quando e cosa devi coltivare e quando concimare. Vacche da mungere quotidianamente con l’unica…

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