Sognando il Made in Italy per un’Italia che fa bene agli italiani
La presente crisi investe ogni settore della nostra società ed economia. Non è una crisi puntiforme ma di sistema e come tale dovrebbe essere trattata e risolta. La Globalizzazione Economica introdotta in Italia dal 2001, se dapprima ha disgregato il sistema produttivo, con la liberalizzazione del commercio, l’apertura incondizionata delle frontiere, la delocalizzazione delle aziende italiane, l’iniqua concorrenza con paesi a diverso livello di sviluppo e standard di vita, recentemente ha provocato la sua completa degenerazione. Dal 2001 ad oggi infatti hanno chiuso, secondo Cerved, 270.000 aziende agricole e 600.000 imprese produttive e commerciali. Si può perciò parlare di ripresa senza la riattivazione delle attività produttive? Ci si chiede perciò quali misure dovremmo intraprendere per la ripresa socio-economica del nostro paese, e fornire i mezzi per la sussistenza e lo sviluppo. Sappiamo che è possibile ristabilire gli equilibri perduti con un progetto integrato e una visione lungimirante. Dal dibattito è…
Le Banche hanno il sorriso di chi non prova vergogna
Lontani i tempi in cui gli Istituti di credito sostenevano le nostre aziende per cadere oggi in un’amara realtà. Vi ricordate quando chiedevamo mutui ipotecari o chirografari e le banche vi “proponevano” il contemporaneo acquisto di azioni e/o obbligazioni dello stesso Istituto? Assenza di controlli degli Enti preposti, imperava solamente una prateria di omissioni e di truffatori con la cravatta. L’importante è ed era portar via tutto il patrimonio del cliente con il sorriso di chi non prova vergogna. Dalla competenza degli uffici agrari presso gli Istituti siamo passati alla totale incompetenza studiata appositamente per non costruire nessun dialogo con chi lavora. Meglio la finanza, meglio la fantasia piuttosto che sostenere l’economia poco redditizia di chi ha dedicato la propria vita al suo lavoro. Davanti alla vostra dissoluzione noi venderemo tutte le azioni, obbligazioni e fondi in nostro possesso perché non vi lasceremo godere del nostro sudore. Che Dio possa…
I giovani agricoltori pagheranno l’IMU
Anche se ci sembra di parlare di una classica telenovela sudamericana, tra l’indignato e lo sconcerto, oggi riportiamo l’articolo di Ruminantia trattante l’IMU agricola. La presidente dell’associazione “under 40” della Cia, Maria Pirrone, lancia un appello alla commissione Bilancio della Camera: “Prevedere, al comma 11 dell’art.1 della legge di Stabilità, la deroga al pagamento dell’Imu per i terreni condotti da giovani, sia affittati che dati in uso”. Dopo averla ricevuta dal Senato, la Camera dei Deputati si appresta ad approvare la Legge di Stabilità per il 2016. Escludendo la commissione Agricoltura di Palazzo Madama, purtroppo né la commissione Bilancio del Senato né la Commissione Agricoltura della Camera hanno accolto la richiesta di esenzione dei terreni dall’applicazione dell’Imu laddove vengano affittati o dati in uso ai giovani imprenditori agricoli. Riteniamo questa scelta una mancata occasione per rendere coerente il prezioso percorso fin qui svolto sia dalle Camere che dal Governo sul…
Il rilancio dell’agroalimentare passerà attraverso la GDO
Il rilancio dell’agroalimentare italiano passerà molto probabilmente per la Grande Distribuzione Organizzata; ne è pienamente convinto il Presidente dell’Istituto di Ricerca Prout Tarcisio Bonotto. Iniziamo per gradi! Pochi giorni fa il Presidente della nostra Associazione Nicola Gozzoli ha avanzato alla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica l’ipotesi di “imporre alla GDO (supermercati, ipermercati, catene commerciali) la definizione di una zona all’interno della parte alimentare del supermercato, con un nome specifico di fantasia da definire uguale per tutta la GDO, di dimensioni non inferiore ad un terzo della superficie destinata all’alimentare, concepita come corpo unico ben distinguibile e visibile da parte del consumatore, dove poter trovare esclusivamente prodotti italiani certificati (BIO, DOP, DOC, IGP, De.C.O., ecc) escludendo tutti i prodotti private label (a marchio del supermercato)“. Il Presidente Bonotto ritiene “la proposta di tutelare e valorizzare le produzioni locali destinando una parte specifica della superficie alimentare…
Ripartiamo con un Piano Agricolo Nazionale
In un periodo di totale smarrimento sociale, di assenza di tutele sindacali, di predominio e sopruso delle multinazionali agroalimentari e della grande distribuzione organizzata, la nostra Associazione ha deciso di elaborare una serie di linee guida non solo per focalizzare gli attuali problemi ma anche per accendere una luce in fondo a questo interminabile tunnel. Questa bozza di linee guida abbiamo deciso di chiamarla Piano Agricolo Nazionale. Vogliamo parlare di: -Biodiversità; -Regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l’istituzione della Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.); -Green Economy; -Organismi Geneticamente Modificati (OGM); -Giovani; -Imprenditoria agricola femminile; -Principio della Localizzazione; -Mercati contadini; -Tutela idrogeologica del territorio; -Sburocratizzazione ed informatizzazione; -Riduzione costi aziendali; -Crif, Equitalia / Agenzie o Enti con attività similare e Tribunali; -Banche; -Mass Media; -Grande Distribuzione Organizzata (GDO); -Consorzi Agrari; -Politica Agricola Comune (PAC); -Pagamenti agricoli; -Terremoti e calamità naturali; -Ministero delle Politiche Agricole; -Comitato Agricolo…
Latte: i 37 centesimi dell’indecenza
Ricoperti di ridicolo, sbeffeggiati ad oltranza e percorsi da un brivido d’indecenza. E’ quello che noi allevatori abbiamo provato oggi pomeriggio nell’appendere la notizia Ansa relativa al prezzo del latte. (ANSA) – ROMA, 26 NOV – Al Mipaaf è stato siglato anche l’accordo di filiera tra Ministero delle politiche agricole e organizzazioni agricole, cooperative, industria e Gdo per il sostegno al settore lattiero. Da quanto apprende l’ANSA, è previsto l’impegno del Ministero a utilizzare i 25 mln di euro europei direttamente a favore degli allevatori con un impatto di 1 centesimo in più per litro venduto nel prossimo trimestre. Si possono raggiungere così i 37 cent al litro. (ANSA) Le promesse sindacali di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri di non firmare accordi sotto i 40 centesimi al litro si sono volatilizzate come burro sciolto al sole. Siamo fermamente contrari a questo accordo che porterà al suicidio di molte Aziende Agricole…
Te lo do io il Made in Italy, Degl’Innocenti: qualità vera e verificata, accorciamento della filiera, programmazione della produzione
Pubblichiamo la versione integrale del discorso del Nutrizionista – Dottore in Ricerca Daniele Degl’Innocenti fatto alla manifestazione “Te lo do io il Made in Italy” di Verona. La manifestazione di oggi sancisce il malessere del settore agricolo. Si tratta di una malattia il cui sintomo è la mancanza di un reddito dignitoso per chi fa l’agricoltore e, soprattutto, per quegli agricoltori che producono prodotti di qualità. Come quelli del vero Made in Italy, delle produzioni sostenibili e biologiche del territorio. Il sintomo di una malattia di lungo corso, cronica, pluridecennale. Il 26 gennaio 2013 a Veronamercato, nella Tavola rotonda tra esperti ed il Ministro di allora, Catania, organizzata dal Consorzio Ortofrutticolo Padano, emergevano le seguenti considerazioni da parte di Fausto Bertaiola, presidente del Consorzio Ortofrutticolo Padano,: “Le priorità su cui dovrebbero concentrasi gli sforzi del comparto ortofrutticolo e della politica sono la competitività delle aziende agricole in un mercato europeo…
Proposte per sostenere i prezzi delle nostre eccellenze agroalimentari
Oggi pubblichiamo due proposte inviate 15 giorni fa ad alcuni esponenti di diversi partiti della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica con l’obbiettivo di adottare misure atte a sostenere i prezzi delle nostre eccellenze agroalimentari. La prima proposta riguarda i derivati del latte: vietare espressamente che nello stesso sito produttivo possano essere ottenuti prodotti certificati DOP (per es: Grana Padano) e prodotti similari (senza tutela e controlli del Consorzio, fatti principalmente con latte straniero) così da evitare la concorrenza sleale sul latte e sul formaggio. Molti industriali approfittano di questo vuoto legislativo per produrre nello stesso stabilimento questi due diversi prodotti usando anche gli stessi magazzini di stoccaggio e la stessa catena distributiva. Con questo “stop” gli industriali sarebbero costretti di fatto ad usare solo latte italiano evitando di produrre “patacche”. La seconda proposta riguarda la Grande Distribuzione Organizzata: imporre alla GDO (supermercati, ipermercati, catene…
Cercasi funzionario comunale onesto
Diciamoci la verità! Lo specchio della nostra Società, causa anche alla crisi economica, è costellato da un vuoto morale e civico, non solo istituzionale nazionale, ma anche a livello locale. La storia del Sindaco Mauro Riccioni e di tutti i Consiglieri della cittadina di Gagliole (Macerata) che rinunciano alle indennità, ai rimborsi spese ed ai telefoni cellulari per devolvere tutto in beneficenza appare come un caso raro, soprattutto alla luce delle continue indagini sui vari furbetti che, nel pubblico impiego, timbrano e vanno a farsi i cavoli loro, forse anche forti di una protezione sindacale che non ha eguali nell’impiego privato. Eppure non viviamo in un Paese dove il numero delle Associazioni operante nel sociale rappresentano una realtà da primato in Europa? Anche noi nel nostro piccolo vogliamo conoscere e parlare di Amministratori con la “A” maiuscola che rinunciano del loro per pagare la mensa dei bambini, per aiutare i nostri disabili o i…
Appello nazionale a tutti i Consumatori. Sostenete il latte italiano al 100% #boicotLactalis
Tutelare il latte italiano è per noi allevatori non una moda o un passatempo ma bensì darci la possibilità di poter pretendere un futuro migliore per noi e per i nostri figli. Il Gruppo Lactalis che detiene la quota maggioritaria di mercato è un Gruppo industriale che preferisce non remunerare la qualità del nostro latte con la conseguenza della chiusura delle nostre stalle, frutto di sacrifici di generazioni di lavoro famigliare. Dal nostro latte, detentore del maggior numero di controlli sanitari nell’UE, nascono derivati d’eccellenza conosciuti in tutto il mondo. Ogni giorno in Italia chiudono tre stalle perchè il prezzo di mercato del latte, deciso da Lactalis, è al di sotto dei costi di produzione (stimati sono attorno ai 10 centesimi al litro superiori al prezzo del latte alla stalla, che attualmente è di circa 32/34 centesimi). Se vuoi difendere la qualità del latte italiano, se vuoi sostenere i nostri…