Coldiretti pensa a festeggiare il Carnevale mentre i suoi #soci chiudono
Mentre la Coldiretti pensa a festeggiare il carnevale italiano, magari con abbondanti degustazioni enogastronomiche, gli associati, travolti dalla svalutazione economica dei propri prodotti, pensano a chiudere la propria attività. D’altronde l’Italia è fatta così: c’è chi ride e chi ha perso anche il sonno perchè non sa come far quadrare i conti. Roma– Il carnevale aiuta a riscoprire le tradizioni locali e stimola il fai da te degli italiani: saranno circa 12 milioni i Kg i dolci tipici consumati in questo week di festa. A segnalare l’andamento di consumo è Coldiretti. Secondo l’organizzazione agricola quasi un italiano su tre (31%) prepara i dolci di carnevale rigorosamente in casa mentre il 41% li acquista dal fornaio o dal pasticcere di fiducia mentre solo il 2% dichiara di acquistare prodotti commerciali già confezionati. Viene segnalato inoltre che, anche per la crescente “attenzione alla forma fisica e alla dieta”, ben il 26% degli…
Le #bugie sindacali riescono a trasformare gli orti in #aziende agricole
Diciamoci la verità, quanti di voi hanno visto e letto articoli sui quotidiani o sul web che parlano di questo famoso ritorno dei giovani alla terra? La Coldiretti, in generale tutte le sindacali, hanno trasformato, grazie ai media con sete di buone notizie, una speranza in realtà. Una speranza che avrebbe significato, per le nostre amate sindacali, nuove partite iva, nuove contabilità da tenere, nuovi servizi, insomma cassa a volontà! Invece questa speranza si è fermata al palo; solo l’11% della popolazione agricola attiva in Lombardia, la regione agricola più attiva, ha meno di 40 anni. Allora è qui che accade il miracolo: parlare in modo ossessivo dei giovani che vanno a vivere in campagna, aggiungendo quel “dire non dire” così da creare lo scoop giornalistico. Praticamente riuscire a trasformare un orto in attività agricola che possa sostenere economicamente la propria famiglia. Sono sempre più numerosi i giovani che sia…
Lettera #aperta da padre a #padre
Ciao papà, hai visto cosa sta succedendo in questi ultimi anni? Il clima è impazzito, la fascia tropicale si è allargata e il pianeta continua a guadagnare gradi. Questo dicono che è per l’effetto serra che viene generato dalla continua produzione di anidride carbonica che a sua volta non permette alla Terra di “raffreddarsi” disperdendo nello spazio parte del calore proveniente dal sole. Come abbiamo fatto ad arrivare ad una tale situazione senza accorgercene? Papà, come ha fatto la tua generazione a distruggere il pianeta in questo modo, senza un minimo di attenzione, senza pensare a quello che avreste lasciato a me oggi ed alle generazioni future? Ti sei accorto che è stata proprio la tua generazione, iniziando da quella del nonno, tuo padre, ad iniziare questa discesa in picchiata? So che non è colpa tua direttamente, so che tu non hai mai avuto un gesto maleducato per ciò che…
Caro Presidente Mattarella, ma lei di #notte riesce a #dormire ?
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di una signora italiana. Signor Presidente, non so se leggerà mai questa mia lettera… oggi ho sentito questa voglia di scriverle per farle sapere quello che sto provando. Stamani mi sono svegliata nella mia bella casa al caldo, mi sono guardata intorno ed ho visto le foto dei miei figli, una casa piena di amore e ricordi. Ho fatto quello che normalmente si fa: colazione e una doccia. Mentre aprivo il rubinetto dell’acqua calda ed ho messo la mano per sentire l’acqua mi sono fermata ed ho riflettuto … mi sono domandata se anche lei lo stava facendo e se si chiedeva come me come un gesto simile normale di routine fosse così importante … perché vede Presidente in questo momento ci sono tante persone che non si svegliano più nella loro bella casa, persone che non hanno più i loro ricordi, che hanno perduto…
PAC: partita la corsa della Coldiretti per incassare più #denaro dagli agricoltori
Si sa, dove circola denaro arrivano le sindacali agricole italiane. Avete presente quando gli orsi vengano attirati dal miele? Stessa situazione accade anche nei comodi e costosissimi uffici sindacali. La notizia riportata da Il Punto Coldiretti è ricca di spunti, giusti giusti da analizzare nel dettaglio. La riforma della Politica Agricola Comune deve rispondere alle nuove sfide che deve affrontare l’Unione Europea con misure che sappiano valorizzare la distintività territoriale delle produzioni, premiare l’occupazione nelle campagne ed escludere insostenibili rendite. Lo sostiene la Coldiretti in riferimento alla Consultazione pubblica sul futuro della Politica agricola comune (Pac) lanciata dal Commissario Phil Hogan per raccogliere contributi per la definizione delle future priorità della Pac dopo il 2020 che riguardano ben 44 milioni di persone occupate nell’agroalimentare europeo di cui 22 milioni in agricoltura, tra imprenditori e dipendenti. La PAC viene sempre descritta come la riforma del secolo. Non a caso usano parole…
Coldiretti: il #diavolo veste #Prada. Stipendi d’oro mentre le Aziende Agricole crepano
Vi ricordate il film “Il diavolo veste Prada” che ha visto Meryl Streep nella parte della “cattiva” che aveva la capacità di usare le persone in funzione dei suoi obiettivi? Ebbene purtroppo questo non avviene solo sullo schermo ma anche nella realtà quotidiana del mondo agricolo. Ettore Prandini, già titolare di un cospicuo patrimonio agricolo, percepisce dalla Coldiretti uno stipendio superiore a quello del Presidente Mattarella (280.000 euro/annui), il triplo della Regina Elisabetta nonchè venti volte un normale impiegato. Vista la crisi che corre mi sembra giusto non farsi mancare nulla tra stipendi e benefict vari; mentre gli allevatori terremotati hanno visto morire il proprio bestiame, mentre le Aziende Agricole non sanno come fare a far quadrare i conti, mentre il prezzo dei prodotti in campagna subisce un continuo affossamento, mentre la burocrazia viene potenziata scientificamente, mentre i furti proseguono indisturbati, c’è chi naviga nell’oro. I conti sono presto fatti: 43.547,37 +…
Come le Industrie sementiere sfruttano gli #agricoltori. Tutti tacciono e gli affari continuano
E’ ormai pratica abituale delle industrie sementiere e degli agrofarmaci, quella di organizzare meeting sul territorio con tanto di banchetto faraonico gentilmente offerto a fine riunione. Come operatore in campo agricolo partecipo spesso e, ogni volta, sembra un remake degli incontri precedenti: stessa linea di comunicazione, stessi principi e stesso iter illustrativo. Con una situazione di forte congiuntura del mercato cerealicolo (e non solo), la preoccupazione primaria delle aziende in questione sembra quella di infondere tra noi imprenditori agricoli ottimismo su un futuro imminente, proiettando scenari plausibili con particolare attenzione al continuo inflazionarsi della denutrizione. Spiego meglio: basta un’attenta documentazione dello scenario economico e agricolo internazionale per farsi l’opinione secondo cui questa decantata sensibilità al tema della fame nel mondo di certe aziende produttrici di agrofarmaci e sementi, sia in realtà una ‘finta’ motivazione per spingere gli agricoltori a strizzare al massimo ogni singolo acro di terreno. E allora al…
Serve una rivoluzione culturale per avere una rinascita dell’#agricoltura e del #lavoro ?
Colonizzazione Economica La condizione odierna dell’Italia? Possiamo definirci un Paese colonizzato economicamente: sempre più aziende in mano a capitali esteri e sempre più prodotti di importazione che scalzano le nostre produzioni, tolgono lavoro, reddito, consumi ed entrate fiscali. Nel campo dell’agricoltura stiamo attraversando una crisi senza precedenti dal dopoguerra, migliaia di imprese agricole hanno chiuso: circa 270.000 dal 2001. Le piccole aziende soffrono In Italia il 95% circa delle aziende agricole ha un’area coltivabile inferiore ai 10 ettari. In Europa la media si attesta sui 20 ettari. Se fino a qualche anno fa ‘piccolo era bello’, si diceva che sono state le piccole imprese a fare grande l’Italia, tuttavia per molte ragioni oggi non lo sono più: costi eccessivi, reddito ridotto, produzioni specializzate a rischio. Oggi in un momento in cui si richiede maggiore efficienza produttiva per sfamare un numero sempre più crescente di popolazione mondiale queste piccole aziende vanno…
Crollano i #redditi degli #agricoltori. La #politica e le #sindacali fanno finta di non vedere e di non sapere
Si sa il motto “Io non vedo, io non sento, io non parlo” va particolarmente in voga nel mondo politico e nel mondo sindacale. L’indifferenza, l’incapacità, l’ignoranza, l’affarismo hanno sempre il sopravvento sull’allucinante realtà in cui vengono confinati i nostri agricoltori. L’Informatore Agrario ha pubblicato un sondaggio che smonta, senta tanti giri di parola, la finta euforia mediatica del nostro Ministro Maurizio Martina e della Coldiretti; le tasche degli agricoltori non sono solo sgonfie, ma completamente vuote! L’agricoltura italiana «non va bene», e i redditi agricoli sono «peggiorati» negli ultimi anni. A dirlo, i diretti interessati in un nostro sondaggio svolto negli ultimi mesi che ha raccolto i pareri di un campione di circa 500 agricoltori. Il giudizio è netto, e il malcontento raggiunge il 91,2% degli intervistati che non concordano con i toni bucolici e l’ottimismo delle dichiarazioni di politici e mass media, i quali sostengono che l’agricoltura va…
I soldi degli SMS dei #terremotati? Probabilmente andranno ad #MPS!
In questi giorni, guardare il Telegiornale è diventato paradossale, si vedono cose che sono al limite della fantascienza. Vedere quello che succede in centro Italia è paragonabile alla sceneggiatura di un film dell’orrore o un thriller alla “Shining”, ma purtroppo questo film non dura un paio d’ore, non c’è la pubblicità in mezzo e nemmeno possiamo premere lo Stop sul telecomando. E’ tutto vero, gli animali e la gente muoiono davvero sotto il peso dell’indifferenza e dell’inefficienza della politica, troppo presa a litigare sulla legge elettorale, ad applaudire nel caldo Parlamento di Roma allo stanziamento di 20 miliardi di Euro, per salvare un covo di aguzzini, mezzi carbonari di sinistra e furbetti vari, dal nome Monte dei Paschi di Siena (per gli amici MPS, come esclamò un esponente di sinistra “Abbiamo una banca!!”, durante una conversazione telefonica). Nessuno di questi sciacalli in giacca e cravatta andrà in galera, figuriamoci, loro…