Category Archives: Il punto di vista

La  nostra terra… E’ tempo che noi tutti ci svegliamo dal torpore in cui viviamo da troppi anni e cominciamo a pensare a quanto ci rimane ancora della nostra amata terra. Per quanto continueranno a resistere i nostri contadini, agricoltori, allevatori, prima di perdere tutte le proprie risorse affettive, tramandate da generazioni e man mano sempre più vessate, tassate, inquinate, espropriate, per costruire sempre più , per inquinare sempre più , per distruggere quel poco che ancora ci resta e che ci fa chiamare ancor per poco ahimè “Il bel Paese”. E’ tempo che tutti i cittadini e tutta la popolazione italiana si interroghi su che fine farà la nostra terra, su che fine faremo noi, invasi da popolazioni barbariche e distruttrici, che cosa si possa mai fare per non soccombere, per non vivere con l’ansia, la paura ed i timori che ogni temporale potente, ogni tromba d’aria, ogni manifestazione…

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Il Nuovo Agricoltore pubblica un articolo di Roberto Bartolini che, a qualcuno, può dare la senzazione del provocatorio. Cosa ne pensate? I media ci sono cascati un’altra volta, dando la notizia del matrimonio tra Bayer e Monsanto, che segue la fusione Dow-DuPont e l’acquisizione più recente di ChemChina-Syngenta. Purtroppo, quando si deve parlare seriamente di agricoltura “professionale”, emergono sempre più l’assoluta mancanza di preparazione “tecnica” dei giornalisti dei quotidiani e delle televisioni, insieme alla loro perdurante incapacità di informarsi da chi conosce le cose in maniera obiettiva. E così il consumatore, anche lui ben poco informato su come si lavora realmente nei campi tutti i giorni, continua a considerare gli imprenditori agricoli, eccezion fatta per quelli che fanno biologico o biodinamico, degli impenitenti “inquinatori” alla mercè delle multinazionali della chimica e delle sementi. Cosa abbiamo letto nei giorni scorsi su due quotidiani Citiamo alcuni passi letti in questi giorni, cominciando…

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Non siete stanchi delle solite maschere e dei soliti sotterfugi? Forse è giunto il momento di dare forza ai noi stessi ed alla nostra vita. E’ quindi assodato che gli imprenditori agricoli devono cambiare marcia, ma come? Innanzitutto smettere di dare deleghe in bianco alle sindacali agricole gravemente compromesse con gli industriali, con la GDO e con la politica. Procedere inesorabilmente ad aggregarsi in strutture di offerte dando vita a realtà economicamente rilevanti, sinonimo di “voce in capitolo”. E’ ovvio che queste strutture vanno dirette da persone capaci e non “dipendenti” dal sindacato di turno e dal politico del momento. Ovviamente molti agricoltori con incarichi nelle piccole strutture dovranno rinunciare alla comoda poltrona, cosa assai difficile conoscendo l’animo di molti amministratori. Le attuali sindacali agricole, nel rispetto del motto “divide et impera”, tenteranno ogni strada per impedire aggregazioni, in quanto per loro simbolo di decadenza di potere e perdita economica.…

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L’agricoltore, si sa, sopporta male le critiche e tanto meno i rimproveri, ma come si dice… “Quando ci vuole, ci vuole”. E Angelo Frascarelli, in un editoriale comparso nel mese di luglio sull’Informatore Agrario, da profondo conoscitore del mondo agricolo non è andato tanto per il sottile. Una critica da interpretare come forte stimolo Frascarelli ha scritto, in conclusione del suo articolo: Gli imprenditori e la politica devono impegnarsi per un’agricoltura più produttiva, più innovativa, aperta al cambiamento, con più aggregazione, con filiere più organizzate, con più capacità tecniche e gestionali. Gli imprenditori agricoli hanno la più grande responsabilità, si lasciano strumentalizzare e preferiscono non guardare la realtà fino in fondo, perché non hanno la forza di un cambiamento radicale di mentalità, di intraprendere un percorso di nuovo protagonismo sui mercati e si limitano alla lamentela. Bisogna prendere atto della realtà e darsi da fare. E tutti devono cambiare, dagli…

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Sappiamo delle due vignette pubblicate da Charlie Hebdo riguardanti il terremoto del 24 agosto avvenuto in centro Italia e ci chiediamo dove stia il confine tra satira e cattivo gusto, oppure anche di educazione, rispetto degli altri, rispetto del pensiero altrui e possiamo aggiungerne ancora degli altri se volete. Anche in questa occasione dobbiamo chiederci quanto costa la nostra tanto decantata intellettualità, la nostra educazione, la nostra civiltà, davanti a quasi 300 morti, un migliaio di sfollati, danni per centinaia di milioni, lavoro perso per centinaia di persone del luogo, animali delle aziende agricole perduti o sbranati dai lupi e questi “giornalai” si permettono di speculare e sfottere? Si, speculare! e lo ripeto anche, perchè immaginavano la nostra reazione e hanno volutamente forzato la mano per avere visibilità, per vendere copie e per riportare un pò le luci della scena su questo giornalucolo da 4 soldi. La satira è bella quando…

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Egregio Dott. Giorgio Barba Navaretti, Prendo l’occasione del suo articolo del 31 agosto su Il Sole 24 Ore, a titolo “Sul trattato transatlantico (TTIP) troppi calcoli elettorali“, per sottolineare certo come sia in Germania sia in Francia avviate alle prossime elezioni ciò possa essere vero, ma ci sarebbe certamente un valido motivo. Le conclusioni a cui lei giunge “Fa onore alla Commissione Europea procedere con il negoziato e al Governo italiano stare lontano da posizioni così ottuse“. Riferendosi alle dichiarazioni del Ministro tedesco dell’Economia, Sigmar Gabriel, che attesta: “I negoziati con gli USA sono falliti perchè noi europei non abbiamo voluto sottometterci alle richieste americane. Sulla stessa linea il Ministro al Commercio Estero francese, Matthias Fekl“, sembrano prive dei contenuti necessari per confermarle. Due possono essere le possibilità, o non ha mai letto nulla del Trattato TTIP, oppure è solo propaganda in favore degli USA e delle Multinazionali che l’hanno…

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Che lo Stato “lucri” sui cittadini non è cosa di oggi, abbiamo diversi esempi di come racimoli ingenti somme dai nostri vizi come il gioco, dagli antichi Totocalcio, Totip, Tris et similia, per arrivare ai moderni Gratta e Vinci milionari da 15€ al colpo ed il sempreverde Lotto. Altro vizio ben sfruttato dall’avido sistema è anche legato alle accise sul fumo e sugli alcoolici, interessante come lo Stato recepisca un utile immediato, per poi pagare le spese mediche ai colpiti da tumori, malattie cardiovascolari, dal recupero degli alcoolizzati in strutture specifiche o coloro che sono caduti nella rete del gioco patologico, con le varie macchinette mangiasoldi vedi Videopoker. Certamente i capitoli di spesa saranno differenti: il Ministero dell’Economia e della Finanze (ora AAMS) si incarica di raccogliere il gettito, chi poi raccoglierà le vittime del primo è il “povero” Ministero della Salute che dovrà ricostruire quel che ne resta. Ebbene, ulteriore “scempio e raccolto” in…

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Si sa che c’è chi ha passato la vita a far sacrifici sulla propria terra e chi invece non avendo pagato un cent di tasse viene comodamente ospitato in comodi alberghi a 30 euro al giorno. Le due Italie, di fatto nel presente ma anche nel futuro. Anziani, ammalati, giovani, operai, casalinghe, agricoltori, impiegati, allevatori, tutti accomunati da un unico destino: la comoda tenda della Protezione Civile. Lasciamo perdere le solite etichettature politiche usate come strumenti per avvalorare la propria ragione o per demonizzare l’altro interlocutore. La triste realtà che purtroppo si manifesta allo stato attuale è questa, piaccia o non piaccia. La nostra segnalazione non vuole essere vista come una scusa per fare polemica, ma bensì per denunciare un problema e quindi trovare un’urgente soluzione. Cari politici, preferite nascondervi dietro a delle chiacchiere inutili, dietro a dei paraventi del momento o preferite affrontare il problema tal quale? Dr. Nicola…

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È veramente incredibile che si possa manipolare così l’informazione per proprio tornaconto, per dimostrare che le proprie politiche ed operato (vedi Coldiretti) siano in linea con le aspettative del Popolo, non che questo fosse un ostacolo per questo Governo di “marionette”. Tutto questo in barba all’intelligenza di chi legge ed in barba alla equità e giustizia nell’informazione. A questo punto la domanda che ci sorge spontanea è: Qual’è il prezzo della dignità, della professionalità di un giornalista che si fa comprare per fare un “favore” ad un amico politico? Forse per schieramento o forse perchè il giornale per il quale scrive, gli “forza” la mano sull’elogio di un tal fatto. Come puoi renderti zerbino e chinare la testa, mettere la firma su un articolo che sai non corrispondere a verità, la dove, la prima regola del giornalismo è appurare la veridicità della notizia prima di pubblicarla. Puoi far finta di…

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INVITO AL MINISTRO MARTINA Sign. Ministro, condivido le sue parole che da pugliese mi toccano in special modo, anzi aggiungerei anche che il caporalato è quanto di più spregevole possa avvenire nei confronti di chi, per necessità, accetta qualsiasi lavoro (e già sul fatto che molta gente è con le pezze al culo e accetta qualsiasi lavoro le avrei da ridire qualcosa!). Tutto vero, tutto reale. Ora però Sign. Ministro l’invito che le faccio è quello di rilevare un campo di pomodori (quindi faccia uscire dei soldini dalla sua tasca!), coltivarli e poi raccoglierli con dipendenti in regola, con ferie e contributi in regola. Lei vedrà che le COOP glieli pagheranno a 7 cent al Kg; questo infatti è quello che gli agricoltori ricevono dalla grande distribuzione organizzata. Vorrei proprio vedere quanto durerebbe la sua attività. Però faccia una cosa, accetti la sfida, così mi smerderebbe davanti a tutti. E’…

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