MIPAAF – 2018 Anno del cibo #italiano e poi varano il #CETA
Tutti conoscono il proverbio “Il mattino ha l’oro in bocca” e con questa spinta, oggi il nostro solerte Ministro Maurizio Martina ha dichiarato quanto segue: “Grazie ad Expo Milano abbiamo rafforzato la promozione della cultura del cibo, inteso come strumento di democrazia e di uguaglianza, come chiave per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile del nostro Pianeta. Dedicare il 2018 al cibo italiano, quindi, è una scelta tutt’altro che banale. Significa porre ancora una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza che rendono unici i nostri prodotti. Significa valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari. Il mondo ha fame d’Italia. Ce lo dimostrano i dati dell’export in continua crescita, che ha superato i 38 miliardi di euro, e i risultati positivi della prima edizione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo’ promossa in collaborazione con il Ministero degli Esteri e…
Quando la PAC va sui conti correnti di soggetti estranei, non degli agricoltori
Sarebbe il caso di dire che la “carne è debole”, anzi noi diremo che è “debolissima”. A cosa mi sto riferendo? Al caso PAC in Regione Veneto. Iniziamo con ordine. AVEPA, l’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura, ha chiesto di allegare copia dell’estratto conto del conto corrente degli agricoltori al fascicolo aziendale; questa necessità è nata perchè le coordinate IBAN indicate in pratica non corrispondevano con quelle dei produttori. Di chi saranno mai queste coordinate bancarie “estranee”? Considerando che le pratiche vengono realizzare negli uffici delle sindacali, a cosa saranno dovute tutte queste “sviste”? A un colpo di sole, a casi di miopia o a fenomeni paranormali? L’unica certezza è che qualche tasca di agricoltori veneti è rimasta vuota, mentre altre tasche si sono illecitamente riempite. Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra
Il MIPAAF mi scivola sulla #frutta nelle #scuole
Una delle più belle iniziative del MIPAAF e dell’Unione Europea rischia di scivolare sulla classica buccia di banana: Leggiamo con profondo dispiacere l’articolo di FreshPlaza dove viene denunciata una situazione, in Romagna (e non solo, l’immagine dell’articolo l’ho fatta io stesso da una confezione di pesche), decisamente sconveniente. Non si può dare delle pesche spagnole, raccolte 8 giorni prima (!!) ai bambini nelle scuole, quando molti produttori italiani le lasciano MARCIRE sugli alberi! Non si può perchè la filiera è TROPPO LUNGA e non permette a chi gestisce il progetto di avere dei prezzi adeguati al servizio, quindi chi vince è il produttore estero. Da capitolato si prevede l’uso di frutta che proviene da tutta la Comunità Europea, quindi nulla è andato fuori dalle regole, ma quando abbiamo già tutto qui in Italia, perchè andare a prenderle all’estero? Poi permettetemi una domanda: siamo noi così fuori mercato oppure veramente dalla Spagna arriva frutta ad…
Gli #agricoltori navigano nel fango, la #Coldiretti naviga nell’oro
Si sa tradire la fiducia ed il mandato dei propri associati va fatto a caro prezzo. In questo caso sono bastati, si fa per dire, solo 80 milioni. Soldi di noi contribuenti ovviamente, non certo quelli del monopoli! Mentre le imprese italiane aspettano da anni il pagamento dei beni e servizi erogati alla pubblica amministrazione, la Coldiretti, grazie ad una intensa operazione di lecchinaggio politico, incassa in pochi giorni milioni di euro. Due italie, quella del lavoro e quella della vergogna mista all’indecenza. Il Fatto Quotidiano svela i retroscena, taciuti ovviamente dai diretti interessati, relativamente alla ricompensa data all’adesione referendaria del principale sindacato italiano. I consorzi agrari speculano e perdono, dopo aver investito come fossero trader di Borsa, nelle banche che ballano sull’orlo del “bail in” e il governo, ringraziando, ripiana. Da quando la Coldiretti si è schierata al fianco di Matteo Renzi, in occasione del referendum costituzionale, i governi…
Perdono quota i piatti sofisticati e chef stellati
La crisi economica ha portato, secondo quanto pubblicato da agroalimentarenews.com, ad un ritorno ai piatti tradizionali, magari cucinati a casa, da parenti o in trattoria. Semplicità è la parola chiave che gli italiani vogliono “gustare” a tavola. Da sempre gli italiani associano la tavola ad un momento da passare in famiglia o comunque da passare con gli amici; lo vediamo da molti segnali come la composizione dei piatti, l’organizzazione della tavola e la diversificazione delle portate. Roma- Fusion, ultime tendenze, piatti sofisticati e chef stellati perdono quota nel cuore degli italiani che a tavola scelgono un ritorno alle origini. Il sentiment emerge dalla ricerca Doxa/Ichnusa ‘Gli italiani e la routine. Fuori dalle rotte per ritrovare se stessi’, commissionata dallo storico brand di birra sardo per esplorare gli interessi, le preferenze e inclinazioni degli italiani. Dati alla mano per l’86% vale di piu’ l’autenticita’, la ricerca di cibi genuini e i…
TTIP – Lo spettro dell’infamia sulla decisione dell’EU contro la raccolta #firme #StopTTIP
E’ inutile, alla speranza della buona fede nella gente continuiamo a crederci ed immancabilmente finiamo per doverci asciugare lacrime di delusione. Si appellano al “principio di democrazia”, come si legge dalla loro emissione, i benpensati dell’EU, che potete leggere in questo link, eccovi l’estratto più significativo: A tal proposito, il Tribunale osserva in particolare che il principio di democrazia, che fa parte dei valori fondamentali su cui poggia l’Unione, così come l’obiettivo sotteso alle iniziative dei cittadini europei (vale a dire migliorare il funzionamento democratico dell’Unione attribuendo a qualunque cittadino un diritto generale a partecipare alla vita democratica) impongono di adottare un’interpretazione della nozione di atto giuridico che includa atti giuridici come una decisione di avvio di negoziati finalizzati alla conclusione di un accordo internazionale che (come il TTIP o il CETA) mira incontestabilmente a modificare l’ordinamento giuridico dell’Unione. Il Tribunale constata, inoltre, che non è giustificata l’esclusione da tale…
Oltre un miliardo di #persone nel mondo acquistano #cibo italiano
Quando leggerete questo articolo di agroalimentarenews capirete del perchè il nostro agroalimentare sia così imitato in ogni parte del mondo. Imitazioni che riducono drasticamente la nostra forza produttiva e la nostra forza occupazionale. Tutto nel silenzio delle nostre autorità politiche, particolarmente interessate e dedicate ai propri impicci. Nel frattempo, in questa situazione incandescente, le industrie agroalimentari crescono e le campagne, invece, cadono nel baratro economico. Tutto alla luce del sole, tutto nell’indifferenza generale. L’Italia del silenzio che copre la disperazione di chi non ha lavoro. Milano- Ogni anno 1,2 miliardi di persone in tutto il mondo acquistano un prodotto dell’agroalimentare italiano, tra i quali 750 milioni sono consumatori fidelizzati. Ma dove vanno a finire i prodotti food del Made in Italy nel mondo? Come viene garantita la loro qualità nonostante lunghi viaggi per il trasporto? Chi garantisce che un latticino assaporato in Cina mantenga le proprietà organolettiche e di gusto, in…
Latte – Dagli USA la #soluzione al… problema delle #stalle!
Che gli Stati Uniti siano sempre stati “avanti” non è una novità, sappiamo che sono stati i primi ad andare nello spazio, sono arrivati sulla Luna, creano tanta tecnologia in ogni campo, hanno la Silicon Valley, le connessioni in fibra ottica in tutte le case, la TV via cavo e pure Rambo! Potevano quindi esimersi dal salvare il mercato del latte dal problema dei prezzi alla stalla? L’hanno fatto semplicemente facendo sparire… le stalle! Ebbene, cari allevatori italiani e non, eccovi la soluzione: Perfect Day, una fresca startup americana ha trovato il modo di fare il latte senza vacche! Leggetevi (e cercate di trattenere le risate per non svegliare i vicini) questo articolo di Agronotizie dove spiega che, possono ottenere latte da del lievito geneticamente modificato (aggiungendo sequenze di DNA di bovino). Preparate quindi i commercialisti alle chiusure delle vostre Aziende Agricole perchè siamo certi che a fiumi correranno a comprare del sano…
Accordo Prandini – Gesmundo per la divisione dei “pani” e dei “pesci”
Vi ricordate del nostro articolo “Coldiretti: il #diavolo veste #Prada. Stipendi d’oro mentre le Aziende Agricole crepano“? Pensavate che l’argomento fosse esaurito? Ebbene NO! Il sito alimentando.info ha annunciato che sarebbe pronto un cambio di poltrone romane: Prandini, attuale Presidente coldirettiano della Regione Lombardia, potrebbe sostituire l’attuale Presidente Moncalvo. Ebbene si sa, in tempi di crisi, mentre le Aziende Agricole annaspano, o meglio, stentano ogni giorno, non c’è cosa migliore che rafforzare le proprie tasche con un buon aumento dello stipendio. Roma – Si è aperta la corsa alla successione di Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti in procinto di passare al Copa-Cogeca. In prima linea, stando a quanto scrive ItaliaOggi, ci sono Vincenzo Gesmundo, segretario generale, ed Ettore Prandini (foto), giovane presidente di Coldiretti Lombardia e vicepresidente nazionale. Due candidati diversi: più riservato e attento alle relazioni Gesmundo; più comunicativo e vicino alla base Prandini. Ma pare che il dualismo…
Latte – In Italia MIPAAF e Sindacali #dormono mentre UE taglia le gambe agli #allevatori italiani
“E’ primavera, svegliatevi bambine” recitava la canzone Mattinata fiorentina di Alberto Rabagliati negli anni ’50, ma mai così attuale in questi giorni, andrebbe mandata in filodiffusione in tutto il MIPAAF e nei Palazzi delle varie Sindacali che… dormono… Leggendo quello che sta succedendo a Bruxelles sarebbero dovuti correre ed arrivare a Palazzo Berlaymont con la barba lunga, trafelati, urlando se fossero tutti impazziti, ed invece… dormono sereni. Com’è possibile che in estate 2016 l’UE sborsa 150 Milioni di € come sostegno al mancato guadagno, aiutando gli agricoltori e facendo uscire il settore dalla crisi che attanagliava tutto il comparto e poi inizia ad intrecciare un altro accordo di libero mercato con chi? Con la Nuova Zelanda! La memoria evidentemente è corta oppure chi ha messo i soldi in estate scorsa, vuole qualcosa in cambio o sta pretendendo il conto, altrimenti non si capisce perchè si devono creare relazioni di questo genere…