L’insulto di #Saviano: “tenete la cocaina negli ovili”
Cosa non si farebbe per vendere una copia in più dell’ultimo libro scritto? E’ il quesito che sinceramente ci poniamo dopo aver letto l’articolo apparso su Libero Quotidiano. Che dire? All’inizio siamo rimasti sconcertati per poi passare ad un sentimento di vera e propria indignazione. “Dopo Paolo Villaggio anche Saviano offende i sardi”. Lo ha detto Fortunato Ladu, uno dei leader del Movimento Pastori Sardi, insieme a Felice Floris, in merito alle dichiarazioni rilasciate a Nuoro dallo scrittore Roberto Saviano. Lo scrittore napoletano, in Barbagia proprio all’indomani dell’arresto per traffico di droga dell’ex primula rossa del Supramonte di Orgosolo (Nu), Graziano Mesina, ha detto nel corso di un incontro promosso da una libreria nuorese: “Sappiate che e’ solo la punta dell’iceberg, il narcotraffico ce l’avete in casa. Le montagne, gli ovili sono gli abituali punti di stoccaggio della coca che arriva dalla Spagna”. “Il redditizio settore del petrolio bianco –…
Consigli tecnici per ridurre l’abbandono dei #terreni agricoli mentre la #politica vende “fumo”
Ai buoni consigli ovviamente non rinunceremo mai, perchè, nella vita, c’è sempre qualcosa di utile e importante da imparare. Il Nuovo Agricoltore, nell’articolo che sotto troverete, parla di un approccio lavorativo diverso così da contenere i costi delle lavorazioni. Avvicendamenti più lunghi possibili (si evitano la stanchezza del suolo e la nascita di infestanti difficili), massimo divario tra Produzione Lorda Vendibile e costi (e non massima PLV e basta), scelta mirata delle varietà in funzione del luogo di coltivazione. Sono le tre regolette di base per frenare l’abbandono dei terreni agricoli in collina e ritornare a fare reddito anche in queste zone; un aspetto vitale per un paese come il nostro che ha la maggior parte delle terre coltivabili in aree interne difficili. La scienza e la tecnica ci sono di conforto in questo ragionamento ed Enrico Bonari, accademico di lungo corso con una formidabile esperienza pratica sulle difficili aree…
I consigli di Matteo: Dipendenze silenti? Lo zucchero!
Questo breve articolo non vuole porre l’attenzione sullo zucchero, bensì su di un concetto spesso affrontato dalla psiconeuroendocrinoimmunologia, ossia l’interazione tra cibo, modifiche interne all’organismo e mente. Spesso leggiamo notizie tristi riguardanti dipendenze da droga, alcol, gioco, meno spesso parliamo di dipendenze vere e proprie da cibo, ed in questo caso dallo zucchero. Ho parlato per voi con uno dei più grandi psicologi dello sport chiedendo come arginare questo problema. Prima di dirvi la risposta fatevi le domande sotto riportate: – Mangi i dolci di nascosto? – Quando inizi a mangiarne fai fatica a limitarti nella quantità? La fetta di torta è sempre troppo poca? – Provi frustrazione e sensi di colpa dopo aver mangiato i dolci? – Non riesci a controllare l’impulso di mangiare un dolce? Se la tua risposta è si devi lavorare solo su di una cosa, l’unica vera forza che tutti abbiamo ma per pigrizia o…
Le #banche italiane non amano le start-up nostrane. Lettera aperta a Insieme per la Terra
Come sapete da tempo, la nostra associazione da voce a chi non ha voce, ossia a tutti coloro che vogliono raccontarci la propria esperienza ma non riescono per vari motivi a raccontarla. Oggi parliamo di Francesco (nome di fantasia che abbiamo deciso di usare) che ha un grande sogno, quello di creare una piccola azienda commerciale che tratta solo eccellenze di nicchia agroalimentare. Prima della lettura vi consigliamo un’abbondante dose di valeriana, giusto per rimanere calmi! La banca è la XXX (preferiamo omettere il nome dell’Istituto) che, come ormai tutte le banche di finanzia, preferisce perdere i soldi foraggiando ciò che gli ordina il governo di turno (vedi Alitalia, grandi opere, editoria, armi, petrolio, ecc..) piuttosto che sostenere la piccola economia. La mattina del 26 Aprile 2017 (praticamente ieri) mi rivolgo presso il responsabile attività e imprese della banca al quale spiego la mia piccola-piccolissima idea imprenditoriale: creare un logo…
Accordo Prandini – Gesmundo per la divisione dei “pani” e dei “pesci”
Vi ricordate del nostro articolo “Coldiretti: il #diavolo veste #Prada. Stipendi d’oro mentre le Aziende Agricole crepano“? Pensavate che l’argomento fosse esaurito? Ebbene NO! Il sito alimentando.info ha annunciato che sarebbe pronto un cambio di poltrone romane: Prandini, attuale Presidente coldirettiano della Regione Lombardia, potrebbe sostituire l’attuale Presidente Moncalvo. Ebbene si sa, in tempi di crisi, mentre le Aziende Agricole annaspano, o meglio, stentano ogni giorno, non c’è cosa migliore che rafforzare le proprie tasche con un buon aumento dello stipendio. Roma – Si è aperta la corsa alla successione di Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti in procinto di passare al Copa-Cogeca. In prima linea, stando a quanto scrive ItaliaOggi, ci sono Vincenzo Gesmundo, segretario generale, ed Ettore Prandini (foto), giovane presidente di Coldiretti Lombardia e vicepresidente nazionale. Due candidati diversi: più riservato e attento alle relazioni Gesmundo; più comunicativo e vicino alla base Prandini. Ma pare che il dualismo…
Come si fa a investire se i #prezzi sono bassi?
Apri una rivista del settore o guardi una trasmissione televisiva e subito ti sale il “sangue” al cervello. Tutti parlano di innovare, sia che parliamo di metodi di lavorazione sia che parliamo di attrezzature utilizzate. Per innovare serve appunto tempo e, sopratutto, grandi risorse economiche. Ma se il prezzo dei nostri prodotti copre (forse) a malapena i costi di produzione come possiamo pensare di affrontare nuovi percorsi? Non è questione di prudenza o di voglia di fare, ma bensì di mancanza di risorse economiche. L’articolo di Roberto Bartolini è sicuramente condivisibile relativamente ad un continuo miglioramento a cui deve essere rivolta l’attività dell’agricoltore, ma del tutto economicamente irrealizzabile sul lato pratico. Dice Carlo Panettieri: «Se non aumentano i prezzi, tutte queste mappature non servono a niente». Ribadisce Nicola Riccardi: «Se continuiamo con questi prezzi, altro che mappature…». Sono solo due commenti al post su Facebook relativo al nostro articolo sui…
Quanti #sussidi riceve l’agricoltura italiana? Chi conteggia gli #sprechi?
A leggere i dati pubblicati dal Parlamento Europeo sinceramente ci sarebbe da farsi venire qualche turbolenza emotiva. L’Italia, anche se è un membro dell’Unione Europea particolarmente generoso nel pagare le sue competenze a Bruxelles, incassa “modesti” sostegni all’agricoltura rispetto alla Francia e alla Germania. Ancora una volta i nostri politici nostrani hanno dimostrato di non sapere che sostenere l’agricoltura vuol dire difendere imprese famigliari ossia tutto un territorio. La salvaguardia delle tradizioni agricole ed agroalimentari locali e la tutela della salute dei cittadini italiani dovrebbero essere considerate priorità nell’agenda dei nostri politici; ancora una volta si è perso l’occasione di essere seri! Ma quanto contiamo in Europa? Nulla, o comunque ben poco secondo l’analisi effettuata da #truenumbers: La commissione Europea ha intenzione di liberare nuove risorse economiche per l’agricoltura. Si tratta di un pacchetto supplementare di 6.3 miliardi di euro, oltre quelli già allocati, da destinare all’agricoltura. Queste risorse dovranno…
Qual’è lo scopo della attuale politica europea? Fame al popolo e capitali accentrati sui pochi
Ma se rivisitiamo la politica Europea degli ultimi 20 anni cosa troviamo ? Io ho analizzato le Leggi, le direttive e la linea d’azione e mi ritrovo sempre con lo stesso obiettivo: AFFAMARE I CITTADINI. Hanno iniziato con i contributi per l’abbandono dei terreni seminativi, le quote di produzione nazionali, l’estirpazione dei vigneti, la forestazione produttiva al posto della produzione alimentare, i contributi alle colture energetiche, fino adesso ad imporci la coltivazione degli OGM, un cavallo di Troia per l’ambiente e per le colture dei territori DOC, DOP, IGT etc. La politica Europea è progettata per ridurre alla fame ed ammalare i popoli Europei ed è finalizzata all’incremento del consumo di farmaci e prodotti alimentari delle multinazionali che provengono da aree del mondo sottomesse tramite la BANCA MONDIALE alle lobby della finanza ed a politicanti senza scrupoli. Vogliono eliminare qualsiasi informazione territoriale dalle etichette per fare il loro sporco gioco.…
Adozione Agnelli: Cara Presidente Boldrini …
In Italia le istituzioni non sono imparziali e, soprattutto, non conoscono la realtà agricola nelle varie articolazioni. Che fare? Sicuramente serve una maggiore sensibilizzazione non solo di tutte le forze politiche ma anche di tutto l’apparato burocratico sottostante. Il caso emblematico dell’adozione di due agnelli da parte della Presidente Boldrini è stato trattato da L’Unione Sarda, quotidiano della Regione detentrice del 40% degli allevamenti nazionali di pecore. “Gentile Presidente Boldrini, tornare a casa con l’unico pensiero di rispondere anche a Lei come ho già fatto con il Signor Silvio Berlusconi mi creda, non era il massimo delle mie aspirazioni. Avevo in programma una bella doccia per lavarmi di dosso un po’ della puzza di pecora che ho addosso ma a casa mia sono avvezzi a questo odore e dovranno sopportarmi”. Inizia così la lettera che Fortunato Ladu, pastore originario di Desulo ma con azienda nella zona del Medio Campidano, ha…
Cara agricoltura ti auguriamo che tu possa rinascere, ora non domani
Spesso leggiamo sui nostri quotidiani cartacei delle lettere aperte a personaggi più o meno famosi. Noi oggi vogliamo non solo festeggiare i nostri primi 800 articoli ma vogliamo fare qualcosa di più. Quante volte siamo stati derisi, etichettati, beffati, accusati di difendere troppo il nostro settore primario. Forse sarà perchè siamo inebriati dal profumo della libertà, dal profumo dei nostri campi nelle prime ore del mattino, dalla nostre piccole gioie quotidiane come la nascita di un animale nella nostra stalla. La Pasqua è sicuramente il simbolo cristiano della rinascita, sia che siate credenti o meno. Provate a pensare come potrebbe rinascere il nostro agroalimentare invece di lamentarvi nel bar della situazione. Sedetevi, focalizzate le vostre idee magari su un pezzo di carta ed inviateci i vostri pensieri. Se le nostre aziende potessero rinascere aiuteremo tutto il territorio attorno a noi. Non nascondiamoci dietro alla verità; rimbocchiamoci le maniche ed iniziamo…