Category Archives: Insieme per la Terra

Chi la ama, chi la odia. Chi la ritiene una voce fuori dal coro, chi la giudica sprezzante dei sindacati e della politica. Potete guardarla da ogni angolazione ma sta di fatto che l’associazione no profit “Insieme per la Terra” è diventata di fatto un vero fenomeno editoriale nel campo agricolo ed agroalimentare. Parlano chiari numeri: oltre 11.500.000 accessi, 900.000 pagine viste, 500.000 numeri di visite, 400.000 visitatori diversi, senza considerare i quasi 12.000 “Mi piace” sulla pagina Facebook ufficiale. La difesa del Made in Italy viene posto davanti a tutto e a tutti in barba alle consuete riverenze che normalmente assistiamo. Se la politica sbaglia nei contenuti ecco arrivare la scure di Insieme per la Terra senza usare toni parsimoniosi tipici dei tesserati di turno. L’associazione voluta e fondata dal mantovano Nicola Gozzoli, che ricopre la carica di Presidente nazionale, non solo sta costruendo una fitta rete con altre…

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Senza sosta, senza scrupoli, l’Italia dell’informazione agricola distorta continua a raccontare illusioni e bugie. Per commentare l’articolo del Corriere useremo le parole di Alessandro Riganelli, fondatore di Fitowell: “le visioni distorte, alterate, la lettura dei dati affidate a giornalisti impreparati, che non sanno leggere l’altro lato della medaglia. Una lettura trimestrale del pil in agricoltura. Come pesarsi solo dopo ferragosto. L’importante è il messaggio che si vuol far passare, condirlo con retorica e oscurare la situazione disastrosa delle imprese. Venghino signori, venghino.” Due indizi non fanno ancora una prova. Tuttavia cominciano a denotare una tendenza. L’Italia sta registrando una crescita per volumi, valori e posti di lavoro nell’agricoltura. In un secondo trimestre asfittico (a segno zero) l’Istat contabilizza una crescita del settore primario che unito a quello dei servizi compensa le difficoltà dell’industria. Un mese fa l’istituto di statistica aveva segnalato una convinta ripartenza del Meridione attribuendola, dopo sette anni…

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Cari titolari di Aziende Agricole, cercate di non morire o almeno resistete fino a quando in Agea non si faccia maggiore chiarezza sulle procedure da seguire per il passaggio della titolarità agli eredi. Più la burocrazia è farraginosa e maggiore saranno i costi a carico degli eredi; in un epoca di vacche magre magari sarebbe auspicabile un drastico snellimento delle procedure. Con la circolare AGEA.2016.16382 vengono individuate le procedure da attivare per il subentro degli eredi nel caso di decesso del titolare di diritti all’aiuto nell’ ambito dei pagamenti PAC. La procedura indicata nella circolare si applica esclusivamente in caso di decesso della persona fisica titolare dell’azienda e del fascicolo aziendale (non riguarda quindi i casi di “affitto col morto” che hanno creato problemi talvolta rilevanti nel recente passato). La medesima procedura può essere eseguita esclusivamente dall’erede legittimo o testamentario, persona fisica, o dalla comunione ereditaria composta da tutti gli…

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L’articolo di Roberto Bartolini pubblicato su Il Nuovo Agricoltore boccia senza ombra di dubbio l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). Come sempre la realtà è ben diversa dalle chiacchiere ministeriali. Gli agricoltori italiani sono ormai ben consapevoli che devono garantire, oltre ai prodotti che ci servono per vivere, anche alcuni benefici ambientali a fronte di pagamenti specifici previsti dalla nuova Pac. «I veri problemi degli agricoltori nascono però dall’incertezza delle norme e dalle inefficienze informatiche di Agea», tuona Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, che riporta tre esempi di ciò che non funziona e che qualcuno al Ministero dovrebbe mettere a posto in vista della domanda 2017. La questione dell’erba medica Dal 2016 l’erba medica e le leguminose foraggere sono “coltura” e non sono classificate come “erba o altre piante da foraggio”. Questo cambiamento ha finito per penalizzare molto l’Italia, soprattutto nelle zone di produzione del Parmigiano Reggiano e dei…

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“Chiederò alla commissione antimafia di intervenire, perché qui accadono fatti gravissimi, sui quali bisogna indagare a fondo”. Luigi Gaetti, senatore dei 5stelle e vice presidente della Commissione parlamentare Antimafia, ha visitato i beni confiscati a Maiano di Sessa Aurunca, gestiti dalla cooperativa “Al di là dei sogni”, quelli dove il 6 luglio andarono in fumo 4 ettari di alberi di noci per un incendio doloso. Gaetti, accompagnato da Sergio Nazzaro, consulente della Commissione Antimafia, ha voluto rendersi conto di persona di quello che è accaduto. “Mi sembra più che evidente che l’incendio sia doloso – ha commentato il senatore – il fuoco è stato accompagnato nel suo percorso. Vedere questi campi bruciati in maniera così vergognosa non si può non provare una grande sofferenza, soprattutto quando conosci coloro che su questi beni stanno dando l’anima per cambiare la propria terra”. Secondo i carabinieri che hanno fatto i primi sopralluoghi subito…

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Sole si, ma con misura Arriva il divertimento, il buon umore sotto il solleone ma attenzione a scottature e colpo di sole! Aspettiamo l’estate e le ferie per un po’ di tintarella, la maggior abbronzatura possibile in poco tempo…. ma sappiamo bene ormai che dobbiamo evitare i pericoli di un’ esposizione troppo intensa e repentina e nei momenti più afosi del periodo. Arriviamo da un periodo in cui la nostra pelle era ancora molto coperta dai vestiti e non è abituata al sole cocente. Per questo motivo è consigliato esporsi con attenzione, gradualmente, utilizzando adeguati filtri solari, evitando gli orari troppo rischiosi e mantenersi idratati sia internamente che esternamente. Numerose le controindicazioni da ricordare…dalla più semplice couperose, l’inestetismo cutaneo conseguente ad una vasodilatazione del microcircolo sottoepidermico, all’eritema, ai più importanti colpo di calore e di sole. Il nostro organismo riesce a mantenere una temperatura costante, che si aggira intorno ai…

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Si sa la protesta agricola è assolutamente intermittente. Da ottobre a febbraio potete vedere gli agricoltori e gli allevatori a manifestare in piazza, a far presidi ai caselli autostradali e/o in riunioni interminabili con o senza le associazioni di categoria. I sindacati, che ben conoscono questa realtà, sanno ben usare e sfruttare questi comportamenti ovviamente a proprio vantaggio; bastano promesse vaghe, bastano finte proposte di settore, bastano tanti sorrisi e faccia tosta per “zuccherare” il clima avvelenato del momento. Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri sanno benissimo che una volta superata la data del 30 di settembre in Lombardia o il 30 di ottobre nel resto della penisola non potrà essere data disdetta da parte dell’associato di turno. E il gioco è fatto! Il duro lavoro estivo, l’impegno quotidiano necessario nell’allevamento, l’intermittenza del sostegno alla protesta dei Mass Media oramai vicini alle sindacali, permettono di spegnere ogni focolaio acceso nel Belpaese.…

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Non ci siamo… Ancora siamo fuori obiettivo, non è con l’inasprimento delle pene che possiamo fermare la mafia, ancora questo non l’hanno capito in quel di Roma Capitale, leggiamo insieme questi passaggi e commentiamoli: Fonte articolo: Mipaaf – Il Senato approva il disegno di legge contro il caporalato in agricoltura LE PRINCIPALI NOVITA’ DEL DDL  INASPRIMENTO DEGLI STRUMENTI PENALI: CONFISCA DEI BENI E RESPONSABILITA’ DEL DATORE DI LAVORO Con l’intervento normativo si stabiliscono nuovi strumenti penali per la lotta al caporalato come la confisca dei beni come avviene con le organizzazioni criminali mafiose, l’arresto in flagranza, l’estensione della responsabilità degli enti. In Senato è stato introdotto l’allargamento del reato anche attraverso l’eliminazione della violenza come elemento necessario e che rendeva più complessa l’applicazione effettiva della norma. La nuova legge prevede anche la responsabilità del datore di lavoro, il controllo giudiziario sull’azienda che consentirà di non interrompere l’attività agricola e la semplificazione…

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All’alimentazione dei nostri bambini stiamo ovviamente molto attenti. Quanti di voi si sono recati ai supermercati COOP per acquistare dei prodotti alimentari della prima infanzia? Armati di cellulare abbiamo deciso di recarci in un classico punto vendita Coop per capire l’origine degli alimenti che somministriamo ai nostri figli nei primi mesi di vita. In un primo momento non vi neghiamo la nostra contentezza nel leggere “biologico” sulle confezioni di omogeneizzati, semolino, latte in polvere, creme e nettare di frutta; infatti per il comune consumatore tale dicitura da la percezione di prodotto naturale senza chimica ottenuto in loco o comunque nostrano. Non a caso il biologico è sempre associata l’idea di un prodotto che rispetta l’ambiente e quindi con un trasporto assai contenuto. Sul retro della confezione invece scopriamo che questi prodotti non solo non vengono dall’Italia ma bensì da altri Paesi europei come Germania, Francia e Croazia. Le nostre Aziende…

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Mentre gli allevatori e gli agricoltori non sanno come sbarcare il lunario visti i sotto-prezzi dei propri prodotti, i sindacati agricoli pensano a munirsi di secchielli e palette per costruire castelli di sabbia lungo le nostre coste italiane. Avete una pratica urgente o avete bisogno di gasolio agricolo causa il troppo caldo? Nessun problema, basta rinviare il tutto dopo il rientro graduale nei comodi uffici dei sindacalisti nostrani! Mentre la bile annebbia la nostra lucidità ed altera la nostra pazienza, i sindacalisti si vedranno costretti ad affrontare bagni interminabili, passeggiate in lungomare, sport estremi sotto l’ombrellone. Finalmente per alcuni giorni, come durante gli europei di calcio o durante le olimpiadi, i problemi quotidiani del settore primario spariranno come per incanto; poco contano poi il loro ritorno, magari ancora più accentuati a causa del passare del tempo. L’Italia delle prese in giro sindacali continua … Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per…

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