Riduzione #prezzo del kiwi, sempre brutte notizie per i nostri #agricoltori
“Non è possibile andare avanti cosi – dice il presidente dell’Aspal Stefano Giammatteo – Dopo l’uva da vino, l’olio d’oliva, la verdura e la frutta di stagione, anche il kiwi ha fatto registrare un evidente crollo del prezzo del prodotto al campo. Ma perché quando andiamo nei supermercati o varie rivendite al dettaglio, il nostro kiwi viene pagato dai consumatori almeno 2 euro al chilo ? A cosa sono dovute queste voragini sul prezzo, dal campo al consumo? Chi è che specula sul nostro lavoro, di noi agricoltori?” È ora, sempre secondo il direttivo dell’Aspal, che ci siano dei controlli e delle regole all’interno della filiera agro-alimentare, affinché ci sia trasparenza nei vari passaggi e si stabilisca un costo di produzione per ogni prodotto agricolo al campo, al di sotto del quale non si deve scendere con il prezzo, altrimenti di questo passo le nostre aziende continueranno a chiudere o…
Lancio di un secchio di #letame sul Presidente Regione #Toscana Enrico #Rossi
Verrebbe da ridere ad immaginare la scena di come venga ricoperto di letame un noto politico renziano se non fosse il livello di esasperazione in cui è stata gettata la gente comune che lavora. Ancora una volta è chiaro che il malessere ed il disagio dei cittadini non è ne ascoltato ne percepito dai palazzi del potere. Sarà un caso isolato? Dubitiamo! Ci vorranno giorni perché il fetore del letame passi dalla tappezzeria della festa dell’Unità di San Miniato, nel Pisano. Dal canto suo, il presidente della Toscana, Enrico Rossi, avrà portato i suoi abiti in un inceneritore. Proprio l’aspirante anti-Renzi è stato il bersaglio di un secchio di letame lanciato sul palco da un imprenditore della macellazione halal, Giovanni Cialdini. L’uomo ha dichiarato guerra alla norma della regione Toscana che limita il numero di animali da macellare, una legge che naturalmente danneggia la sua attività. Sul palco era appena…
Pascolo, a rischio ben 26 milioni di euro di #fondi agricoli comunitari
Se il Governo nazionale non interviene immediatamente, ben 26 milioni di euro di fondi comunitari, di cui 4 milioni per la Calabria, annualmente dal 2014 al 2020, verranno sottratti ad allevatori e proprietari e restituiti a Bruxelles. La possibilità del pascolamento per conto terzi è stata introdotta con la revisione della PAC 2006. Il suo obiettivo era, ed è, quello di favorire, non solo gli allevatori, ma anche gli agricoltori proprietari che, a prescindere dalla produzione, garantiscono la tutela del patrimonio paesaggistico. Questa pratica è stata regolata dal 2006 al 2013, ma a causa di una circolare di Agea con la quale si era deciso di sostenere solo il pascolamento diretto in modo da colpire pochi disonesti, c’è stato un blocco per l’anno 2014. Dal 2015 il pascolamento per conto terzi è stato nuovamente reintrodotto, ma il blocco legislativo causato per il 2014 (l’anno di riferimento per la formazione dei…
Il Manifesto di “Fare” accoglie le richieste dell’#agricoltura italiana
Durante la presentazione del “Manifesto delle Idee” del partito politico Fare del Sindaco di Verona Flavio Tosi, sabato 23 luglio a Roma, si è parlato di agricoltura. Politiche per il credito agevolato a favore delle imprese agricole e per favorire il ricambio generazionale, l’innovazione e la tecnologia; Contrasto all’abbandono delle aree montane attraverso incentivi fiscali e no “tax area”. Incentivi e assistenza burocratica per l’export; Difesa e tracciabilità totale delle produzioni “Made in Italy”; Contrasto all’ “Italian sounding” con investimenti in comunicazione e marchio di garanzia; Investimenti in cultura e informazione sulla sana alimentazione; Creazione di un sistema organizzato per attrarre turisti in percorsi che valorizzino le nostre produzioni locali, il patrimonio artistico e culturale. E’ stata recepita completamente l’attività di consulenza della nostra no profit. Obbiettivo di Insieme per la Terra è e sarà quello di riportare al centro dell’attività della politica italiana tutti i problemi e tutte le…
DL Enti locali – Ecco le 5 #azioni di #Martina e C. che serviranno a poco
Il 25/07/2016 è stato approvato alla Camera il DL Enti Locali (Comunicato Stampa MIPAAF) che dovrebbe aiutare il comparto suinicoltura, lattiero caseario e cerealicolo. Ma analizzando punto per punto, non si vede un reale effettivo progetto di rilancio. Come avevamo detto nei nostri precedenti articoli, si tratta sempre e solo di aiuti a pioggia che aiutano nel momento, ma che non spingono il mercato… è un pò come dare del vino ad un alcoolizzato, lo farai “star bene” per un paio d’ore, ma poi tornerà in crisi d’astinenza esattamente come era prima. Analizziamo quindi ognuno dei 5 punti principali che sono stati approvati (gli articoli sono stati presi direttamente dal comunicato stampa di cui sopra): LE AZIONI PRINCIPALI: 10 MILIONI PER PROGRAMMAZIONE VOLONTARIA OFFERTA LATTE C’e’ l’attivazione della programmazione produttiva volontaria dell’offerta per il settore lattiero con un finanziamento ad hoc di 10 milioni di euro in base alla normativa europea.…
#Latte, 14 centesimi per comprare il #silenzio degli #allevatori
Come avevamo abbondantemente anticipato da tempo il Ministro Martina ha finalmente svelato la bozza di intervento a sostegno degli allevatori italiani. Non parliamo di una riforma strutturale, cosa assai sconosciuta sia a Roma che a Bruxelles, ma di un contentino tanto per comprare temporaneamente il silenzio degli allevatori. L’Informatore Agrario riporta così la notizia: Gli incentivi agli allevatori europei per tagliare o sospendere la produzione dovrebbero essere di 14, forse 15 centesimi di euro per kg di latte prodotto, come chiesto dai rappresentanti dei produttori tedeschi. Questo è uno dei primi dettagli che emergono dalla discussione in corso a Bruxelles tra esperti della Commissione europea e dei Paesi membri sui dettagli del piano di aiuti straordinario da 500 milioni di euro per l’allevamento annunciato il 18 luglio. Ci vorrà però un altro incontro, fissato il 25 agosto, per approvare definitivamente le misure. Il pacchetto proposto dal commissario all’agricoltura Phil Hogan…
#facceDaLatte100x100 – 3 mesi di successi a sostegno del nostro latte
A quasi tre mesi dall’inizio della campagna #faccedalatteitaliano100x100 possiamo affermare che sia stato un successo! Un successo per il nostro Made in Italy, un successo per coloro che usano, utilizzano e consumano il nostro latte. Lasciamo però lo spazio ai numeri: 56.994 visualizzazioni per le immagini di noi consumatori che preleviamo il latte dai distributori di latte crudo sparsi per l’Italia o che mostriamo, orgogliosi, i bicchieri e le tazze per la colazione o per veloci spuntini con il nostro latte italiano 100%. Una media di 1.460 visualizzazione a foto con picchi massimi di 4.340 accessi per il quale ringraziamo la faccia da latte italiano 100 x 100 di Carlo. Non ci resta, pertanto, che ringraziavi per la possibilità che ci avete dato, inviandoci le vostre foto e permettendoci di pubblicarle per mostrare a tutti che chi apprezza il latte italiano ne va orgoglioso e lo mostra anche in questo modo. La nostra campagna…
La #speculazione finanziaria sul #grano è criminale
Comunicato stampa 14/07/2016: La speculazione finanziaria sul grano è criminale, la Regione Sardegna si attivi per tutelare l’oro sardo Il prezzo del grano è crollato negli ultimi mesi, questo mette a rischio il lavoro e le produzioni di agricoltori italiani e sardi che, coraggiosamente, hanno deciso di coltivare un prodotto primario e fondamentale per la vita di tutti. Il mercato e il sistema capitalista-monopolistico dei grandi produttori (sardi e italiani), con questa operazione di cartello, sta mettendo in ginocchio migliaia di realtà agricole in tutta la penisola, al pari d’una alluvione o d’una invasione di cavallette. La politica ha il dovere di proteggerci da lobby criminali, il cui unico scopo è l’accumulo della ricchezza, e di tutelare i nostri beni comuni, tra cui il grano, da cui derivano beni di primissima necessità. Noi crediamo che la Regione debba proporre premi de minimis a favore degli agricoltori che coltivano principalmente grano,…
Alcune puntualizzazioni sulle ragioni del #NO al #referendum
Tra coloro che sostengono il No, nel referendum sulla riforma costituzionale, vi sono alcuni che, volendo assumere una posizione equidistante, non pongono in risalto i due motivi fondamentali per i quali bisogna votare No. Il primo motivo consiste nel fatto che lo spostamento dei poteri in Costituzione in favore dell’Esecutivo, unitamente alla legge elettorale “Italicum”, trasforma la forma dello Stato da parlamentare a presidenziale (l’”Italicum” condiziona il premio di maggioranza al raggiungimento del quorum del 40% al quale, allo stato dei fatti, nessuna forza politica può arrivare, con una vera e propria furbata: il ballottaggio tra le prime due liste, in modo che il capo della lista, indicato obbligatoriamente, vincendo le elezioni, anche con il 25% dei votanti, e quindi con circa il 15% degli aventi diritto al voto, si senta investito della sovranità popolare, come giustamente fa notare la costituzionalista Carlassare). Il secondo motivo è che questa trasformazione è…
L’attività sindacale #agricola è inesistente, inutile #tesserarsi
Una volta li chiamavano sindacati agricoli, ora sindacati politici. Una volta si occupavano dell’attività agricola ed agroalimentare, tutelando il lavoro e le aziende associate; ora, invece, l’occupazione preferita è la sondaggistica per definire quanti turisti partono per le vacanze e quanti panettoni gli italiani mangeranno a Natale. Grazie ad un colpo di spugna i noti sindacati agricoli si sono dimenticati della crisi economica che vivono i propri associati; poche chiacchiere e poco tempo dedicato al problema della svalutazione dei prezzi dei prodotti in campagna oltre alla realizzazione di un finto interesse mediatico all’argomento del momento. Per il mantenimento dei privilegi e degli emolumenti milionari si è resa necessaria l’obbedienza al Governo del momento, culminata con l’adesione al “SI” referendario di ottobre. Agli associati, trasformati in numeri progressivi nei propri registri, rimangono le salate fatture dei servizi sindacali da pagare; la crescita delle tariffe negli ultimi anni è stata talmente elevata…