Latte: #Parmalat impone prezzi da fame anche in #Australia
Nella giornata di oggi siamo venuti a conoscenza che la nostra “amata” multinazionale Parmalat sta imponendo prezzi da fame anche in Australia (con l’articolo di Parma Quotidiano); ci siamo voluti documentare un pò più approfonditamente ed abbiamo dovuto ammettere che è tutto vero! Prendiamo l’articolo della Agenzia di stampa ABC australiana (a dire il vero l’articolo è datato Febbraio 2016) ed apprendiamo che il metodo è lo stesso, ovviamente ben collaudato in Italia, perchè non usarlo anche in Australia? “Parmalat is reluctant to discuss it with farmers other than to say, ‘These are the arrangements and you sign or you don’t!’” La frase in se dice già il tipo di approccio monopolista “Parmalat è riluttante a discutere con gli allevatori: ‘Questi sono gli accordi e tu puoi firmarli o meno’” – Se volessimo dare esplicita traduzione: se ti va bene è così, altrimenti è così lo stesso. Poi ancora: “But…
Tassa medievale sui #terreni agricoli. Il Comune batte cassa, gli #agricoltori si ribellano
Non parliamo di fantacalcio o di un gioco della vostra playstation. L’incredibile vicenda della terra asolana, famosa per la Battaglia di Asola dipinta dal Tintoretto, lascia non solo sconcertati ma rappresenta il classico esempio di come la burocrazia rende impossibile la nostra vita quotidiana. Ovviamente davanti a queste assurdità le Istituzioni scompaiono, nascondendosi tra i “non so” e i “lavoreremo” con buona pace degli agricoltori locali. L’importante è pagare, per il futuro si vedrà. Il “livello” è un contratto agrario, nato con l’impero romano (IV sec.) voluto dagli imperatori Valentiano e Valente che, nati poveri, così promossero l’uso delle terre incolte. Se ne fece largamente uso nel Medioevo e rimase in vigore praticamente fino all’Unità di Italia. Prevedeva la concessione – a termine o perpetua – di un terreno, a fronte del pagamento di un canone (spesso in natura, consistente in una parte del raccolto). Almeno fino all’inizio dell’800, essendo…
Facce da #latte italiano 100%!
Con questa pubblicazione, la nostra associazione “Insieme per la terra”, ha deciso di iniziare una campagna di sensibilizzazione per il consumo del nostro latte italiano. Stiamo invitando tutti i nostri contatti, i nostri amici, conoscenti o simpatizzanti a partecipare a questa iniziativa. Bere latte italiano fa bene a noi e alla nostre aziende! Fa bene ai nostri bambini, li fa crescere sani e noi siamo sicuri di quello che consumano! Aiuta il nostro mercato, protegge il nostro Made in Italy e permette ai nostri allevatori di non essere schiavi delle multinazionali che ci vorrebbero sempre assoggettati ai loro voleri. Volete far parte di questa iniziativa? Queste sono le semplici e divertenti indicazioni da seguire: 1. recatevi presso il vostro distributore di latte crudo o presso il vostro allevatore di fiducia; 2. fatevi un bel selfie (non è obbligatorio che ci sia necessariamente il vostro bel faccino, a noi basta anche un braccio…);…
Dalle #vacanze egiziane a quelle nostrane
Dopo i numerosi attentati terroristici in Africa ed Europa gli italiani, e non solo, hanno spostato le proprie scelte vacanziere su mete nazionali. Dopo lo svuotamento di Sharm ash Shaykh, avvenuto dopo il caso Regeni, e dei villaggi tunisini dopo i blitz di gruppi dell’Isis, il popolo turistico ha massicciamente rispolverato la tradizione turistica. La nostra vita quotidiana densa di stress emotivi ci ha portato alla ricerca di luoghi dove potersi riposare e degustare buoni piatti della tradizione locale. Imperativo staccare la spina ed allontanarsi dai “pensieri” giornalieri. Campagna, semplicità, rapporti umani; questa è la spiegazione del perchè in questo ponte e durante la prossima estate la meta più ambita sarà l’agriturismo. Molto spesso abbiamo visto luoghi esotici ma non ci siamo resi conto delle bellezze culturali ed artistiche di cui è tappezzato il nostro territorio. Magari siamo andati sull’Everest ma non abbiamo mai visto le opere d’arte racchiuse nel…
Il #pomodoro, dal 1899 lo chiamano Mutti
Dopo la nostra inchiesta sul latte UHT a marchio Coop abbiamo deciso di conoscere meglio la qualità dell’Azienda regina delle conserve italiane: Mutti Lo spot dice “sole, terra, acqua e tempo“. Ma sarà veramente così? La qualità del prodotto riguarda solo il marketing o anche la provenienza del prodotto e l’aspetto analitico? Da alcuni anni l’Azienda fondata da Marcellino e Callisto Mutti nel 1899 ha decisamente virato verso una produzione di alta qualità. Il passato è considerato ampiamente superato tanto che tutta la politica aziendale è incentrata verso la leadership nazionale e non solo. La cura dei minimi dettagli lascia impressionati: origine del prodotto totalmente italiana, nessun utilizzo di pomodori o concentrati stranieri, produzione concentrata in poche province adiacenti allo stabilimento, rapido trasporto e lavorazione per esaltare i sapori, eccellente controlli chimico- fisici dalla raccolta alla lavorazione, buona comunicazione attraverso i media. L’unico punto che come associazione ci siamo permessi…
Tre piatti di #pasta su dieci hanno #grano estero
Mentre in Italia si opera una forte speculazione sul prezzo del grano grazie ad importazioni indiscriminate calcolate a tavolino, il mondo sindacale e politico operano il disinteresse più totale sulla tematica. Avete mai sentito proposte autorevoli in merito? Vige la filosofia di Confindustria: realizzare il massimo profitto con materie prime straniere da usare per creare il Made in Italy. Scompare la trasparenza con il consumatore. Profitto per gli amici industriali e crisi drammatica sul prezzo remunerato agli agricoltori italiani. L’Italia dell’indecenza e dell’ingordigia non finisce mai di stupire. Punto di discussione il granaio italiano, da difendere dall’invasione estera secondo gli agricoltori, non sufficiente per la produzione made in Italy a parere dei pastai. Insomma la situazione è a un punto di stallo. Quello che è sicuro però che la pasta rimane l’orgoglio italiano nel mondo e il veicolo migliore -secondo il parere di autorevoli esperti- per far conoscere tutti gli…
Insieme per la Terra entra nella #classifica di Fai Informazione
“Con un lavoro informativo straordinario di tutto il Gruppo associativo la nostra Associazione entra a gran voce nella classifica delle notizie più lette di Fai Informazione“. A dare l’annuncio è il Presidente di Insieme per la Terra Dr. Nicola Gozzoli. “Non avremo mai immaginato di raggiungere in questi pochi mesi di attività un obbiettivo così importante a cui dedichiamo molto del nostro tempo libero”. Pochi giorni fa gli articoli sono entrati tra le prime cento notizie lette; oggi con oltre 14.500 punti la no profit si colloca al 47° posto. “Ci aspetta sicuramente ancora un grande lavoro ma la nostra passione verso l’agricoltura e l’agroalimentare italiano è stata ampiamente premiata. Grazie a tutti coloro che credono in noi e grazie a tutto il gruppo che ha permesso tutto ciò”. Mauro Cappuccio Segretario Generale Insieme per la Terra
Allarme #cibi contaminati: #broccoli cinesi, #prezzemolo vietnamita e #basilico indiano
Mentre le importazioni agroalimentari continuano indiscriminatamente, vuoi per finto buonismo politico, vuoi per l’affarismo confindustriale, la salute del consumatore viene messa a grave rischio. Seppur i risultati analitici dei campionamenti effettuati fanno rabbrividire chiunque, non sono state impedite in alcun modo le importazioni o comunque non sono stati previsti controlli su tutte le forniture giunte in dogana. Nessuna misura straordinaria, tutto in silenzio. Prima gli affari degli amici, poi, forse, la salute del consumatore. E le Autorità sanitarie dove sono? Roma– Sono i broccoli provenienti dalla Cina il prodotto alimentare meno sicuro, ma a preoccupare è anche il prezzemolo del Vietnam con il 78% di irregolarità e il basilico dall’India che è fuori norma in ben 6 casi su 10. E’ quanto emerge dalla “Black list dei cibi piu’ contaminati” realizzata sulla base delle analisi condotte dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) illustrate nel Rapporto 2015 sui Residui dei…
I consigli di Matteo: Monitoraggio dell’andamento dello #stato #nutrizionale dello #sportivo e del soggetto #sedentario
Per interpretare correttamente l’effetto prodotto da un programma nutrizionale è utile il monitoraggio con strumenti che indaghino la composizione corporea. Le metodiche di indagine comunemente utilizzate sono in grado di stimare la composizione corporea, anche la DEXA ha mostrato dei limiti di indagine su soggetti molto muscolosi. Non mi dilungo oltre, volevo solo mostrarvi cosa vorremmo vedere quando si parla di dimagrimento. Questa è una signora che sta lavorando molto bene (Dati Impedenza bioelettrica): – Linea verde peso – Linea gialla muscolo – Linea rossa Grasso Dr. Matteo Pincella