Category Archives: Insieme per la Terra

Nel silenzio e nell’indifferenza politica, sindacale e culturale le produzioni d’eccellenza delle nostre campagne spariscono inesorabilmente. Silenzio solo silenzio. Si ha l’impressione di vivere in una società surreale dove la realtà supera l’immaginazione. Identità perduta, tradizioni perdute. L’articolo della Stampa descrive come la scarsa redditività delle produzioni di arance, limoni e mandarini abbia portato ad una forte cementificazione. Sono il manifesto estetico della Sicilia, il profumo sensuale vagheggiato da poeti e viaggiatori, il luccichio tra i rami evocato da pittori e romanzieri, il vanto dei sollazzi arabi. Fecondi, gravidi di succo, luminosi. Gli agrumi. «Le arance dell’Isola sono simili a fiamme brillanti tra rami di smeraldo, e i limoni riflettono il pallore di un amante che ha trascorso la notte in lacrime per il dolore della lontananza», scrive nel 1160 il poeta siculo-arabo Abd ar-Rahman. «Splendon tra le brune foglie arance d’oro», gli fa eco sette secoli dopo Goethe, uno…

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Vogliamo dare voce a queste ultima protesta e richiesta di boicottaggio dell’ennesimo sgambetto degli industriali nei confronti di chi produce latte italiano: Oggi è scoppiato lo scandalo nelle Valli Genovesi. La Parmalat, a scadenza del contratto, ha deciso di non rinnovare il contratto con gli allevatori delle Valli Genovesi, preferisce comprare dalla Francia…. e dalla Cina….. Quindi il latte Oro non contiene più latte ligure, forse nemmeno italiano. NON COMPRATE PIU’ PRODOTTI PARMALAT E FATE GIRARE LA NOTIZIA. Gli allevatori sono due giorni che buttano il latte nei prati, con danni ingenti ! Tra questi ci sono molti giovani che avevano rifatto le stalle anche con impianti fotovoltaici, indebitandosi con mutui stellari e ora? Il Municipio di Sestri Ponente si è già mobilitato per vendere i prodotti caseari che produrranno gli allevatori. Ma non è sufficiente perché nelle Valli genovesi c’è la più grande concentrazione di allevamenti bovini della Liguria. Bisogna…

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Cambiare mentalità, cambiare impostazione lavorativa, cambiare la nostra vita quotidiana. Tutto è possibile per noi giovani agricoltori che crediamo nell’uso delle tecnologie. Mettersi in discussione per migliorarsi e per migliorare il lavoro a cui abbiamo dedicato tempo e passione. Le linee tracciate dall’articolo di Giampaolo Colletti guardano senza esitazione al futuro. Lavorare la terra con smarphone e tablet. Perché la generazione dei nuovi contadini oggi è sempre più hi-tech. Lo sa bene Francesca Nadalini, 36enne imprenditrice agricola di Sermide, in provincia di Mantova. Il suo lavoro di coltivazione di angurie e zucche mantovane di alta qualità è fatto anche di tanta tecnologia. Grazie al digitale monitora costantemente il grado zuccherino dei meloni, quelli che poi esporta per il 30% in Inghilterra, Francia, Svizzera, Austria, Germania. «Oggi chi lavora la terra deve sapere anche di agronomia, economia, logistica. Tracciabilità e sicurezza alimentare sono alla base del nostro lavoro perché perseguiamo la…

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Continua il palesarsi del lavoro di distruzione dell’Unione Europea sul nostro (invidiato) agroalimentare, poche ore fa TUTTI gli emendamenti all’Articolo 1 sono stati bocciati ed il nostro Senato ha supinamente approvato, quindi il titolo del nostro articolo è più che motivato. L’etichetta ha visto sparire la provenienza delle olive, quella dell’olio ottenuto ed ora anche la data di scadenza. Nelle bottiglie sugli scaffali potrebbero metterci anche l’olio dei motori delle auto che tanto sarebbe la stessa cosa! La Senatrice Elena Fattori del Movimento 5 Stelle, in una nota scrive: “Un altro passo verso la morte del mercato dell’olio nazionale è stato fatto oggi in Senato, dove in Commissione Politiche UE è stato approvato l’articolo 1 della Legge Europea 2015 che prevede la liberalizzazione in etichetta della data di scadenza dell’olio di oliva. Non sarà più necessario rispettare i vincoli, tutti italiani, che finora ne hanno garantito le proprietà alimentari. È una…

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Cercate casa? Magari siete nella lista d’attesa per una casa popolare? Questo di certo non è un problema che attanaglia i pensieri degli eminenti porporati romani. L’articolo del Corriere ci lascia assolutamente sgomenti per non dire indignati. Ufficialmente si professa la carità e la povertà ma in privato regna l’abbondanza. ROMA- «Ci sarà una trentina di cardinali che vive in appartamenti anche più grandi del mio…», ha detto, sfogandosi venerdì col Corriere della Sera, l’ex segretario di Stato Tarcisio Bertone. Sarà vero? All’immenso patrimonio immobiliare della Santa Sede, il giornalista Gianluigi Nuzzi, sotto processo per Vatileaks, ha dedicato un capitolo del libro «Via Crucis», con un elenco di inquilini eccellenti, perlopiù cardinali, che a canone zero godrebbero di appartamenti. Uno di questi è il cardinale Ennio Antonelli, 79 anni: secondo «Via Crucis» vivrebbe in una casa — nel Palazzo di San Callisto a Trastevere — la cui superficie lorda è…

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Le buone notizie spesso non vengono riportate dai media, in questo caso davvero inspiegabilmente ed allora lo facciamo noi, che abbiamo comunque un buon bacino di lettori. L’Italia ancora una volta è in cima al mondo intero con le proprie eccellenze, riportiamo la cartella stampa dell’amico Matteo Bernardelli, Ufficio stampa Assessore all’Agricoltura Ragione Lombardia (Milano, 4 aprile) “Mi congratulo con Giovanna Gettuli dell’Azienda Agricola Citari di Desenzano del Garda, che con il Garda Doc Classico Chiaretto 18 e Quarantacinque 2015 si è aggiudicata il Trofeo 2016 come miglior vino rosato del mondo, e con tutti i produttori lombardi che hanno meritato la qualifica di 5 Star Wines, a conferma della grande qualità nel panorama internazionale della nostra grande regione”. È questo il commento dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, sui risultati del nuovo Premio enologico internazionale di Vinitaly, che si è concluso ieri sera a Veronafiere dopo la tre giorni di valutazione…

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Il perchè mangiare sano è importante, non è tanto per diventare come la bella signorina nell’immagine in evidenza, ma perchè siamo quello che mangiamo, mangiando male poi non viviamo bene, in un modo o nell’altro introduciamo alimenti che hanno un basso valore nutritivo e portano con se, magari, componenti tossici che si sono aggregati durante la maturazione sulla pianta. Ricordiamoci che a Bruxelles hanno appena firmato il via libera alla seconda tranche di “aiuti” alla Tunisia permettendo l’ingresso totale di oltre 90.000 tonnellate di olio a dazio zero. Quando andiamo a comprare dell’olio, ricordiamoci che, in Tunisia ben 56 trattamenti chimici che in EU sono vietati, li possono essere tranquillamente utilizzati, cosa che sarà sicuramente stata fatta anche sulle olive dal quale hanno spremuto l’olio in oggetto, quindi leggetevi qui sotto cosa fa l’olio extra vergine BUONO (magari italiano) al nostro corpo e cercate di avvalervi di produttori locali se…

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La bilancia misura la massa totale corporea ma non ci dice di quanto grasso e quanto muscolo siamo costituiti. Come possiamo capire se stiamo dimagrendo (grasso) o deperendo (muscolo)? Possiamo sottoporci a periodici test: ? Antropometria ? Impedenza bioelettrica ? DEXA Questi sono gli strumenti più diffusi per l’analisi della composizione corporea. Ricordatevi che il muscolo è più denso del grasso. Se ad esempio peso un Kg di paglia ed un Kg di ferro noterò che i 2 materiali hanno volumi molto differenti! Dr. Matteo Pincella

L’articolo di Fabio Marcelli, Giurista internazionale, apparso su Il Fatto Quotidiano non lascia alcun dubbio: il Governo racconta un sacco di bugie oltre ad avere forti comportamenti antidemocratici sul referendum delle trivelle. Vi ricordate quando Bettino Craxi invitò gli italiani a disertare il Referendum? Fu sonoramente punito! E se accadesse anche in questo caso il Governo cosa farà? La nostra impressione è che il Premier tema una sonora sconfitta per non dire un disastro politico. Noi di certo andremo a votare “gridando” il nostro SI ! Va dato atto a Michele Emiliano, dirigente del PD e governatore della Puglia, di aver messo il dito nella piaga. Il vero problema posto dal referendum sulle trivelle è quello della politica energetica, ovvero dell’assenza della stessa (come di molte altre politiche degne di questo nome) da parte del governo Renzi, che campa alla giornata, fa il gioco delle tre carte e recepisce esclusivamente…

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L’Azienda di Collecchio si trova in un vero caos. Dopo i risultati positivi del boicottaggio realizzato dai consumatori forti sostenitori del latte italiano, oltre ad una parte del mondo politico, è la volta della discesa in campo dei lavoratori e degli azionisti di minoranza. I francesi hanno deciso di trasferire la sede legale a Milano tradendo il progetto iniziale promesso al momento della scalata ossia quello di costruire un grande polo del latte fresco a Collecchio. Promesse tradite da chi è abituato a fregarsene dei consumatori. Il Fatto Quotidiano descrive una situazione caotica. La Collecchio del miracolo del latte, culla storica della Parmalat fondata e poi affondata da Calisto Tanzi, quindi rinata durante il commissariamento di Enrico Bondi e poi comprata dai francesi di Lactalis, perderà la sua valenza legale per il gruppo. Nel 2011 l’offerta di del gruppo della famiglia Besnier per l’acquisizione prometteva di trasformare il distretto parmense…

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