Il triste tira e molla del Corpo Forestale
Siamo molto vicini agli amici del Corpo Forestale dello Stato sulla loro sorte ancora molto incerta, proprio qualche giorno fa, leggevamo sul sito del MIPAAF che era stato deciso definitivamente l’accorpamento all’arma dei Carabinieri, oggi vogliamo amplificare il messaggio dal sito ufficiale della protesta: Ecco l’articolo in originale: Il decreto che cancella la Forestale è ancora un mistero Si è consumato, nella notte tra il 20 e il 21 gennaio, il tentato assassinio del Corpo Forestale dello Stato. Gli indiziati del delitto sono Renzi, il ministro Martina e la ministra Madia. Restano ignoti (e oscuri) i mandanti. Di certo nessuno (a parte i tre indiziati) finora aveva dichiarato pubblicamente che il Corpo Forestale dello Stato fosse un problema per l’Italia. Nessun gruppo organizzato o categoria sociale si erano espressi pubblicamente per promuovere il piano omicida. Al contrario una grandissima parte della società civile si è espressa a favore del potenziamento del CFS…
Assente il “Made in Italy” nel panorama dell’#agroalimentare internazionale
Mentre la nostra attenzione è stata distratta dalla realizzazione dell’Expo 2015, mentre ci “illudiamo” di essere dei grandi produttori agroalimentari, mentre svendiamo, o meglio regaliamo, le nostre Aziende agli stranieri, il Made in Italy scompare definitivamente dal quadro internazionale dell’alimentazione. Dopo il caso simbolo dello scandalo Parmalat, Azienda “regalata” dall’ex Ministro Tremonti ai cugini francesi, la perdita dei marchi nel lattiero caseario è diventata una vera e propria emorragia: Invernizzi, Locatelli, Cademartori, Galbani, Vallelata e chi più ne ha più ne metta! Mentre il Paese della “Liberté, Égalité, Fraternité” acquistava nel completo silenzio, o meglio accondiscendenza, del sistema politico, l’Italia perdeva non solo parte della propria straordinaria storia imprenditoriale e di lavoro famigliare ma anche parte della propria dignità. La nostra associazione è assolutamente convinta che solo la presenza di operatori italiani forti a livello internazionale possano difendere la nostra unicità e capacità agroalimentare evitando così l’avanzata del processo di…
Cercheremo la #PAC sulla luna ?
Nella giornata di lunedì il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina ha incontrato a Bruxelles il Commissario Europeo all’Agricoltura Phil Hogan. L’argomento principale del giorno è stata la PAC. Ecco il comunicato diffuso dall’Ufficio Stampa del Ministero: Al centro del confronto c’è stato il tema della semplificazione della Pac, con particolare riferimento agli adempimenti del greening e sul regime di gestione del rischio. Il Ministro ha poi sottolineato la necessità di un ulteriore monitoraggio dell’andamento del mercato del latte a livello europeo e l’urgenza di ulteriori interventi. A tale proposito il Commissario Hogan ha comunicato che verranno ripartite a breve anche a favore dell’Italia le quote residue dello stoccaggio privato di formaggi che non sono state utilizzate dagli altri Paesi. “Abbiamo chiesto ad Hogan – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – di andare avanti con decisione sul fronte della semplificazione della Pac. I nostri agricoltori hanno…
#Latte, un accordo molto amaro
Accordo trionfale sul prezzo del latte o bufala mediatica? Grazie al comunicato ministeriale possiamo fare il punto della situazione. Andiamo per ordine. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi a Roma la prima riunione del Comitato consultivo previsto dall’accordo di filiera per il sostegno al comparto lattiero caseario siglato al Ministero a novembre. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell’industria, delle cooperative e della grande distribuzione. Particolarmente controverso è proprio questa parte del comunicato dove non si comprende con esattezza le parti presenti; infatti fino a pochi giorni fa un qualsiasi rappresentante che non partecipava e sottoscriveva gli accordi stabiliti, approfittava della sua assenza per rinnegare quanto sottoscritto dalle altre parti partecipanti. Credete che tutte le parti siano accorse volontariamente ed appassionatamente al Ministero? Vorrebbe dire che qualcosa sicuramente non funziona! È stato definito il sistema base di indicizzazione del…
I consigli di Matteo: alla #ricerca della #fonte della giovinezza
Troppo spesso la ricerca della salute passa attraverso la ricerca di prodotti dal nome misterioso, altrettanto spesso in molti cercano rimedi miracolosi per banale pigrizia o per buona fede nei confronti di qualche millantatore. Alla luce di questa considerazione consiglio di rivolgersi ad esperti del settore alimentare per trovare soluzioni adatte ai propri bisogni. Un consiglio per il mese di gennaio? Aumentate il consumo di Crucifere (cavolfiori, verza, cavolo romano, broccoli ecc…) in quanto contengono glucosinolati, successivamente assorbiti dal nostro corpo anche come sulforafano, sostanza che può essere utile alla prevenzione del cancro. Dr. Matteo Pincella
Lambruscos espagnolo? Martina ci difende!
Oggi arriva una bella notizia: I cantucci e l’Asparago di Cantello diventano IGP, ma per non farci sentire troppo felici, si sente subito vociferare che il nostro Lambrusco si sarebbe potuto fare anche in Spagna. In pratica, una DOP ed una specialità ed una caratteristica di un vitigno centenario (ma ne sarebbero seguiti subito anche altri) sarebbero potuti essere prodotti anche in altri Paesi EU, senza alcuna tutela ne riferimenti a quello originario. Per fortuna, il nostro Ministro Maurizio Martina ha difeso uno delle più importanti bandiere italiane nel mondo, il vino appunto e nello specifico, i nostri vitigni, con il Commissario Europeo Phil Hogan (non è quello delle scarpe!) in questo Comunicato Stampa sul sito del MIPAAF. La domanda che sorge spontanea è: ma allora è vero che ce l’hanno con noi? Perchè l’EU tenta continuamente di smontarci tutte le nostre eccellenze per renderle comuni all’Europa? Vuole forse globalizzare o appiattire…
PD e FI portano l’#olio tunisino sulle nostre #tavole e firmano la morte dell’olivicoltura italiana
Come già precedentemente anticipato nel nostro articolo dal titolo “L’olio tunisino porterà alla tomba l’olio italiano” nella giornata di ieri si è concretizzato quanto temevamo. Mentre in Italia i maggiori partiti raccontano e promettono nei veri comizi di difendere ad oltranza in Europa l’agroalimentare italiano, a Bruxelles, invece, fanno prevalere il senso degli affari sulla quotidianità reale. Con il voto compatto di tutto il Partito Democratico, di Forza Italia e dei vari gruppi del Partito Popolare Europeo, la Commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo ha approvato l’importazione, senza alcun dazio, di una quota annua di 35.000 tonnellate di olio d’oliva tunisino. Questa ulteriore quota si aggiunge alle 56.700 tonnellate annue già previste dall’accordo di associazione UE-Tunisia e sarà in vigore per due anni. Questo schema suicida per l’economia del nostro meridione, così come dimostrato dai precedenti accordi con il Marocco che hanno contribuito a distruggere la produzione di arance nel…
#Latte: il 2016 sarà l’anno dei 25 cent ?
L’articolo di Quale Formaggio descrive la grande difficoltà del settore lattiero caseario e delle pessime prospettive per l’anno in corso; sinceramente gli allevatori non sanno se buttare tutto il lavoro di generazioni nelle ortiche o vedere il bicchiere mezzo pieno. Le istituzioni romane quando comprenderanno la necessità di predisporre un vero e proprio piano di rilancio del lattiero caseario italiano? È già trascorso un mese e mezzo dall’annuncio sul nuovo prezzo del latte (37 centesimi di euro al litro) fatto dal ministro Martina al termine del tavolo interprofessionale del 26 novembre, presso il Mipaaf. Un accordo dal respiro corto, come lo definimmo allora, che scadrà il 28 febbraio, data oltre la quale le prospettive si fanno davvero oscure per gli allevatori italiani. Come già lo sono nel resto d’Europa. Mentre da noi non si va oltre le nuove accuse che l’assessore lombardo Gianni Fava muove al ministro Martina (leggi qui),…
Bando Biologico, prima danno il #contributo poi lo rivogliono indietro
Avete ritirato e speso il contributo avuto grazie al bando del biologico siciliano? Tenetevi pronti a restituirlo! Un pasticcio da 180 milioni. Lo chiama così l’azzeramento del bando per il biologico l’edizione di Repubblica Palermo in edicola ad inizio anno. Si trattava del bando per i fondi per incentivare le coltivazioni biologiche del 2012, in graduatoria nel 2013, che è stato bocciato da TAR a causa di criteri poco chiari nella redazione e che secondo il Tribunale amministrativo prevedeva finanziamenti a pioggia senza alcun tipo di differenziazione della coltura biologica. Ad ottenere i fondi sono state circa ottomila imprese, un migliaio le escluse che hanno presentato il ricorso chiedendo di potere ricevere le somme residue con lo scorrimento dalla graduatoria. A fine anno, infine, è arrivata una diffida da parte delle ricorrenti che chiede alla Regione di “recuperare tutte le somme illegittimamente erogate”. Ovvero di chiedere alle ottomila imprese di…
#Agriturismi al bivio
Molte Aziende Agricole hanno trasformato totalmente o magari solamente integrato la propria attività introducendo l’agriturismo su una parte degli edifici rustici posseduti. Le associazioni sindacali, prima promotrici della realizzazione dell’alta specializzazione monotematica produttiva aziendale per poi convertirsi nella promozione della diversificazione aziendale, hanno visto nel settore agrituristico la carta vincente per il rilancio economico del primario. Vuoi la crisi economica che attanaglia l’intero stivale, vuoi l’eccessiva burocrazia o addirittura lo sviluppo e radicamento di fenomeni malavitosi, la presenza turistica ha segnato un drastico calo in ogni regione. Nel solo 2015 in Maremma hanno chiuso più di 70 agriturismi registrando il peggior risultato in tutta la Toscana. Nell’articolo di Cristiano Bernacchi si delinea il quadro di una situazione veramente difficile: “C’era una volta il boom degli agriturismi, trainato in Toscana dal Senese e dalla Maremma.” “La “bella” formula. Immersione nella natura, quiete, cibo genuino e prezzi modici. È questa l’alchimia degli…