Category Archives: Insieme per la Terra

Poche giorni fa gli allevatori suinicoli hanno ufficialmente ed amaramente preso atto dell’alleanza tra il Ministero delle Politiche Agricole guidato da Maurizio Martina e gli industriali titolari dei macelli. Pubblichiamo un articolo sconcertante apparso sul quotidiano Gazzetta di Mantova. Assemblea animata ieri in Borsa merci, con i suinicoltori di Confagricoltura riuniti per cercare una via d’uscita alla situazione di stallo che la Cun (Commissione unica nazionale) sta vivendo, situazione che di fatto ostacola la normale definizione del prezzo di vendita al chilo della carne suina. Il problema nasce perché i macellatori non hanno ancora nominato il loro rappresentante in seno al comitato dei garanti, cosa che impedisce alla Cun il regolare funzionamento. E ieri è arrivata anche una comunicazione dal Ministero delle politiche agricole, contattato telefonicamente dagli allevatori, che non ha dato notizie positive: «Se gli allevatori non entrano in commissione per protesta – questa la sintesi della telefonata –…

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Ed alla fine, ce l’abbiamo fatta anche noi! E’ finalmente iniziato il tesseramento della nostra Associazione, da oggi potrete effettuare formale richiesta di tesseramento per entrare a far parte del nostro gruppo e perchè no, del nostro staff se lo vorrete! Si, perchè siamo alla costante ricerca di persone che non si fermano solo alle parole, ma portano idee, amici, aziende agricole, allevatori e di tutte le persone che vorranno INSIEME cercare di cambiare questo mercato infame che ci è stato imposto, oltre al dare la possibilità al consumatore di comprare cibo SANO, perchè è questo che sappiamo fare! Tutti insieme possiamo fare la differenza e lo abbiamo dimostrato a Verona, abbiamo parlato ed hanno parlato di noi, perchè dunque non fare la differenza e unirsi formalmente? Fare parte di un qualcosa che vive di questo, vuole migliorarlo e vuole farlo conoscere anche a chi, di questo settore non sa…

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Quello di Cerea è solo l’ultimo caso di malagestione dei mercati a km 0 che sono presenti in molte Città. Si tratta di posti dove devono essere venduti solo prodotti agricoli italiani, provenienti dai territori regionali e quindi rigorosamente a km zero. «Dispiace», esordisce il sindaco Paolo Marconcini, «che un’importante opportunità data alle aziende agricole, come quella dei mercati a chilometro zero, sia sfruttata impropriamente». «Continueremo a vigilare sui prodotti venduti», prosegue il primo cittadino, «per tutelare i consumatori». Soddisfatto per l’intervento dei vigili anche Giorgio Bissoli, consigliere comunale con delega all’Agricoltura e presidente dell’associazione «Azione Rurale» che ormai da qualche anno si batte per la difesa del made in Italy. «Ai venditori del banchetto controllato dalla polizia locale», spiega Bissoli, «più volte in passato era stato detto di non vendere frutta che non proviene dal nostro territorio». Il grande guadagno associato agli scarsi controlli fanno si che non sia…

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Dopo mesi di polemiche politiche, manifestazioni di piazza davanti ai Comuni e davanti ai palazzi romani, quando ormai si erano perse ogni speranza della tutela del diritto con un provvedimento importante il TAR del Lazio ha giudicato incostituzionale la norma relativa all’IMU perché la stessa basa l’esenzione parziale o totale solo in funzione dell’elenco Istat dei Comuni. Il Decreto Legge in questione è il n. 4/2015 avente ad oggetto “Misure urgenti in materia di esenzione IMU”. Il Tribunale ha disposto la sospensione del giudizio e l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale. Prima ti fanno pagare, poi rettificano ed infine la politica se ne frega ! Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra

Nel totale silenzio dell’informazione e della politica nostrana continua, non solo la produzione sottocosto del latte nelle nostre stalle, ma anche la presa in giro nei confronti dei consumatori. Come? Se in questi giorni avete avuto l’occasione di recarvi al supermercato avrete sicuramente visto novità in casa Granarolo. Il latte parzialmente scremato più giorni presente sugli scaffali è aumentato di prezzo passando da 1,49 Euro/litro a 1,70 Euro/litro. Sarà stato un caso la coincidenza con la trattativa del prezzo del latte, dove è stato riconosciuto un incremento del prezzo alla stalla di 2,1 cent/litro, oppure solo frutto di incredibili coincidenze? Come può essere giustificato al consumatore un incremento sullo scaffale di 21 cent/litro? Oltre al fatto, come produttori, di essere rimasti sconcertati e allibiti davanti a questi comportamenti commerciali, rimaniamo perplessi sull’assenza di controlli concreti da parte delle Autorità preposte. Ancora una volta l’allevatore viene paradossalmente indicato come il “male” davanti ai…

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MC: Questa sera Vi riportiamo una interessantissima iniziativa di ConfLavoro alla quale vogliamo dar voce: MARCHIO UNICO NAZIONALE E CERTIFICAZIONE D’ORIGINE E TIPICITA’ ITALIANA CONFLAVORO PMI da il via al rilancio del made in Italy Rilanciare l’economia nazionale e sostenere lo sviluppo e l’export dei prodotti, delle produzioni e del globale dell’offerta nazionale garantendo nel contempo una importante ricaduta in termini occupazionali. Per il perseguimento di questi strategici obiettivi finalizzati a favorire la più rapida ripresa economica nel nostro paese viene dato il via alle iniziative legate all’introduzione del Marchio Unico Nazionale e della Certificazione d’Origine e Tipicità Italiana. Quanto da più parti auspicato e sostenuto, quale imprescindibile passo per la valorizzazione e tutela dell’offerta nazionale, trova concreto riscontro in questi nuovi strumenti derivati direttamente dal programma primo classificato al bando Industria 2015 sul Made in Italy del Ministero dello Sviluppo Economico. Con l’odierno accordo la CONFLAVORO PMI Confederazione Nazionale delle Piccole…

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E’ la domanda che si sono posti gli operatori del primario al teatro Verdi di Buscoldo di Curtatone (MN). Autorevole ed eccezionale la presenza di relatori illustri come Gianni Fava, Assessore all’Agricoltura della Lombardia, il Sen. Luigi Gaetti, Vicepresidente della Commissione Agricoltura al Senato, e l’On. Marco Carra, componente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati. Riportiamo un breve riassunto degli interventi: Gianni Fava “Non entro nel merito del prezzo sottoscritto fra alcuni sindacati agricoli e la rappresentanza industriale, anche se non posso non sottolineare che se avessimo chiuso l’accordo a fine luglio in Lombardia, applicando la tabella indicizzata che poi il governo ha fatto propria, oggi avremmo un accordo a 38,5 centesimi, senza bisogno di ricorrere ai fondi pubblici, che avrebbero così potuto sostenere anche la crisi della suinicoltura e delle carni bovine. Se gli allevatori sono contenti, sta bene anche a me”. L’assessore lombardo ha voluto però spiegare…

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Stavolta ci siamo, i piani di distruzione di massa del nostro settore primario sono in essere, è inutile cercare di guardare oltre perché oramai abbiamo capito che è questo lo scopo del Governo; azzerare l’agroalimentare italiano per spianare la strada alla globalizzazione che arriva fortissima dalle ben note multinazionali del cibo, che oltre a distruggere il Pianeta (l’unico che abbiamo) con un’agricoltura OGM intensiva becera ed infame, farcita di pesticidi e fertilizzanti chimici, pensano solo al profitto sfrenato e quando trovano un ostacolo, lo schiacciano. Come? Quello che sta succedendo non può che esserne un esempio! Avete letto l’articolo scritto dal nostro Presidente Nicola Gozzoli? Ve lo riporto qui. Avete presente quale immane distruzione può causare un simile Decreto? Cosa può creare un Decreto che DEPENALIZZA chi truffa il consumatore? Ecco un esempio: producono l’olio d’oliva e lo marchiano come italiano, ma di italiano c’ha solo il nome ed il 15%…

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Forse vi sembrerà ridicolo o paradossale scrivere una lettera a Babbo Natale ma, vista la situazione italica, non sappiamo a che santo appellarci! Su tutti i giornali ci raccontano, in stile rotocalco rosa, della favola del ritorno dei giovani in agricoltura quando solo l’11% degli addetti al settore primario ha meno di quarant’anni. Non parliamo dei tanto acclamati PSR: la Coldiretti ha annunciato che grazie a questi piani, da lei fortemente voluti, nasceranno 20.000 posti di lavoro. Peccato che oltre ad aver dimenticato di parlare delle spese burocratiche pagate anticipatamente alla presentazione della pratica dal sindacato, abbiano trascurato anche l’immensità dei paletti posti nei bandi tanto da rendere difficile l’accesso reale. Sicuramente da questi PSR trarranno vantaggio i giovani che subentreranno formalmente al ritiro dall’attività del padre senza la formazione di nuovi posti. L’UE ti dice quando e cosa devi coltivare e quando concimare. Vacche da mungere quotidianamente con l’unica…

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Quando pensiamo di aver visto tutte le cose più brutte nella nostra vita dobbiamo costantemente e puntualmente ricrederci. L’articolo di Alberto Grimelli pubblicato su Teatro Naturale lascia totalmente increduli coloro che hanno fatto del sacrificio in campagna il proprio stile di vita. Si attendeva da tempo che il governo varasse il decreto legislativo con le sanzioni per violazioni del regolamento 29/2012, relativo alle norme di commercializzazione dell’olio di oliva. Non si attendeva però che il governo, dopo le polemiche sull’Italian sounding e le recenti inchieste giudiziarie, depenalizzasse il reato di contraffazione del Made in Italy. Vediamo cosa dice esattamente la bozza di decreto legislativo attualmente all’esame delle Camere che dovranno esprimere il proprio parere sul provvedimento. Articolo 4 (Designazione dell’origine) Salvo che il fatto non costituisca reato, chiunque non indica nell’etichetta degli “oli extra vergini di oliva” e degli “oli di oliva vergini” preimballati e nei documenti commerciali di detti…

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