Category Archives: Insieme per la Terra

Non c’è dubbio, il Ministro Martina e il Ministro Orlando devono aver preso esempio dai sistemi dei colleghi a Bruxelles, repressioni, multe e confische. Leggiamo l’Articolo su Terra e Vita e troviamo solo repressione, indennizzi per le vittime, confische e maggiore vigilanza. Capiamo perfettamente che il caporalato va represso, nessuno dice il contrario, ma invece che ammazzare l’agricoltore, andrebbe, secondo il nostro punto di vista, messo in condizione di assumere a tassazione MOLTO inferiore, anzi addirittura andrebbe detassata, visto che comunque l’azienda agricola già paga tasse spropositate rispetto al reale guadagno che resta in cassa, senza contare che il Governo Renzi ha ben seguito la logica del taglio indiscriminato di agevolazioni, rimozione della detassazione su gasolio agricolo e IMU agricola che sarà da pagare. Quando uno Stato va contro i propri più semplici compiti, tra cui la tutela del lavoro (Articolo 1 della Costituzione), perché di lavoro si tratta, sia da parte del…

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Pubblichiamo la versione integrale del discorso del Nutrizionista – Dottore in Ricerca Daniele Degl’Innocenti fatto alla manifestazione “Te lo do io il Made in Italy” di Verona. La manifestazione di oggi sancisce il malessere del settore agricolo. Si tratta di una malattia il cui sintomo è la mancanza di un reddito dignitoso per chi fa l’agricoltore e, soprattutto, per quegli agricoltori che producono prodotti di qualità. Come quelli del vero Made in Italy, delle produzioni sostenibili e biologiche del territorio. Il sintomo di una malattia di lungo corso, cronica, pluridecennale. Il 26 gennaio 2013 a Veronamercato, nella Tavola rotonda tra esperti ed il Ministro di allora, Catania, organizzata dal Consorzio Ortofrutticolo Padano, emergevano le seguenti considerazioni da parte di Fausto Bertaiola, presidente del Consorzio Ortofrutticolo Padano,: “Le priorità su cui dovrebbero concentrasi gli sforzi del comparto ortofrutticolo e della politica sono la competitività delle aziende agricole in un mercato europeo…

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Poche ore fa Teatro Naturale ha fatto sul suo sito gli auguri di buon compleanno alla varietà di frumento più famosa al mondo. “Ha 100 anni, ma non li dimostra il grano duro più celebre d’Italia: la varietà Senatore Cappelli. Frutto del genio di Nazareno Strampelli, fu rilasciata nel 1915 e deve il suo nome a Raffaele Cappelli, il senatore che mise a disposizione dello scienziato per le sue attività di ricerca e sperimentazione la “Masseria Manfredini” a Foggia. Proprio lì, nel 1919, l’Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura avrebbe costituito formalmente la Stazione Fitotecnica per le Puglie, oggi Centro di Ricerca per la Cerealicoltura del CREA. La varietà Cappelli è stata selezionata per linea pura (cioè con le piante migliori) dalla varietà locale tunisina “Jean Rhetifah” e si caratterizza per un contenuto proteico elevato. Molto diffusa sul territorio fino agli anni sessanta e largamente utilizzata negli incroci, è…

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Giusto il tempo di parlare, a grandi linee, della questione “aiuti” nel nostro ultimo articolo sulla coerenza tra i dati ISTAT e l’andamento del mercato Agroalimentare, sono arrivati dei denari (il nostro Presidente, Nicola Gozzoli, aveva già introdotto questa tematica) che andranno distribuiti tra chi ne ha bisogno… BRUXELLES – La Commissione europea ha deciso di rimborsare oltre 31 milioni di euro agli agricoltori italiani. I fondi sono quelli corrisposti ogni anno dalle stesse imprese agricole per alimentare la cosiddetta ‘riserva di crisi’. Si tratta di una deduzione effettuata sui pagamenti diretti, applicata a partire dal 2014, che interessa tutti i Paesi Ue ad eccezione di Bulgaria, Croazia e Romania. Nonostante il periodo di difficoltà vissuto dai mercati, nel 2015 la riserva di crisi per gli agricoltori a Bruxelles non è stata impiegata. Di qui il via libera dell’esecutivo Ue al rimborso di un totale di 410 milioni di euro,…

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Per la prima volta nella storia la Piazza Bra, salotto della Verona che conta, è stata invasa dai trattori dei nostri agricoltori. Stanchi della mancanza di una programmazione seria da parte del nostro Ministero, stanchi del silenzio assordante delle istituzioni locali e regionali, stanchi di produrre sotto costo, stanchi dell’invasione dei prodotti stranieri, agricoltori ed artigiani si sono uniti per difendere quello che noi chiamiamo Made in italy, chiedendo regole certi e chiare. Coldiretti e Confagricoltura Verona hanno messo in campo una vera e propria task force per bloccare questo evento: sconcertanti ed indecenti mail a tutti i sindaci veronesi per non sostenere “i facinorosi” di Azione Rurale, oltre a telefonate varie a tutti i possibili partecipanti e/o sostenitori con azione estremamente dissuasiva. L’unica bandiera in cui si è riconosciuta la Piazza che sventolava sia su ogni trattore sia in tutta la piazza era quella del tricolore. Il Sindaco Tosi ha…

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Oggi pubblichiamo due proposte inviate 15 giorni fa ad alcuni esponenti di diversi partiti della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica con l’obbiettivo di adottare misure atte a sostenere i prezzi delle nostre eccellenze agroalimentari. La prima proposta riguarda i derivati del latte: vietare espressamente che nello stesso sito produttivo possano essere ottenuti prodotti certificati DOP (per es: Grana Padano) e prodotti similari (senza tutela e controlli del Consorzio, fatti principalmente con latte straniero) così da evitare la concorrenza sleale sul latte e sul formaggio. Molti industriali approfittano di questo vuoto legislativo per produrre nello stesso stabilimento questi due diversi prodotti usando anche gli stessi magazzini di stoccaggio e la stessa catena distributiva. Con questo “stop” gli industriali sarebbero costretti di fatto ad usare solo latte italiano evitando di produrre “patacche”. La seconda proposta riguarda la Grande Distribuzione Organizzata: imporre alla GDO (supermercati, ipermercati, catene…

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Sull’articolo di oggi di Agricolae relativo ai dati ISTAT si evince una crescita molto forte del settore Agroalimentare, non coerente con l’andamento del settore primario italiano, che invece è in contrazione. Se la matematica non è un’opinione, se il mercato Agroalimentare sale e il naturale fornitore che rifornisce questo mercato è il Primario, dovrebbe crescere anch’essa, invece questo non accade… Riassumendo, stanno dicendo che l’Agroalimentare ha subito una impennata nelle vendite all’estero in USA di oltre il 26% e in Europa è andata oltre i 10 miliardi di euro (si parla di un effetto Expo… beh…) Ora mi chiedo, ma dove sono finiti tutti sti soldi? Da quale filiera arrivano questi prodotti se il settore primario è alla canna del gas? Non è che di italiano c’è solo il nome di chi lavora le materie prime ma la provenienza di queste ultime è (forse) estera? Scusate ma dove sbaglio? Cosa mi sono perso?…

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L’Italia che vuol dire BASTA ha deciso di incontrarsi venerdì 20 novembre in Piazza Brà a Verona per proporre e costruire una nuova identità chiamata TE LO DO IO IL MADE IN ITALY. In una importante conferenza stampa nella sede del palazzo comunale della Città scaligera in presenza del Sindaco Tosi gli organizzatori della manifestazione hanno annunciato l’evento a tutela dei prodotti agricoli, agroalimentari ed artigianali italiani. Le Associazioni no profit Azione Rurale con Giorgio Bissoli e Vanni Stoppato, Insieme per la Terra con Nicola Gozzoli, Comitato no-imu della Marcia del Riscatto, l’Istituto di Ricerca Prout ed il Sindaco di Angiari Vincenzo Bonomo hanno illustrato le motivazioni e la struttura della manifestazione. Un corteo di almeno cinquanta trattori con bandiere italiane e slogan della manifestazione giungerà verso le 10-10.30 in Piazza Brà; in testa al corteo ci sarà il carro con i Sindaci che aderiranno alla manifestazione. Davanti alla Casa…

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E allora il nostro Ministro Martina finalmente ha preso in mano la situazione latte, finalmente! Etichettare potrebbe essere il primo passo per la salvaguardia della nostra produzione, ma sarà importante anche fare i giusti controlli per evitare falsi e bufale (non il bovino, ovviamente). “È fondamentale la tutela dell’anello più debole di questa filiera, vale a dire i produttori. Su questo fronte il Governo resta in campo per salvaguardare il reddito dei 35 mila allevatori italiani” Peccato che contanto sforzo sia arrivato solo dopo che i fallimenti sono raddoppiati negli ultimi mesi, rispetto allo scorso anno, peccato che non se ne sia accorto prima, eppure i nostri Ministri sono sempre così solerti a prendersi i meriti quando le cose vanno bene… Beh, vediamo di non essere pessimisti e negativi e speriamo che DAVVERO stavolta si stia remando nella direzione di chi, può fare la differenza tra prodotto di qualità e……

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Spesso riusciamo a superare noi stessi perché nella vita quotidiana vediamo e parliamo di tutto ciò che porta negatività. Non riusciamo a vedere ed a distinguere ciò che è buono, magari innovativo, da quello opaco perché magari vogliamo tendenzialmente premiare fatti da scalpore ma con poca notizia sostanziale. Un allevatore mantovano ed un sistemista informatico bergamasco hanno saputo unire le loro capacità e potenzialità per dare vita ad un’associazione che parla di agricoltura, agroalimentare e territorio. Quello che agli occhi di molti poteva sembrare inverosimile, per non dire assurdo, si è trasformato in un esempio da seguire a carattere nazionale. Stiamo parlando di Insieme per la Terra la no profit voluta e fondata da Nicola Gozzoli, agricoltore polironiano, e da Mauro Cappuccio; infatti nei primi tre mesi di attività del sito associativo il web ha premiato il lavoro svolto dai fondatori con oltre quattro milioni di accessi. Semplicità e schiettezza…

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