#Latte: #Incentivi UE in base al peso politico, Italia prende un terzo della #Germania
Le parole dell’Assessore all’Agricoltura della regione Lombardia Gianni Fava non lasciano dubbi: “Ancora una volta l’Unione europea si rivela lontana dalle esigenze della zootecnia. Non una parola per la suinicoltura, minacciata da listini inadeguati e dal blocco alle esportazioni russe. Quanto alla proposta del secondo Pacchetto Latte, avanzata oggi dal commissario europeo Phil Hogan, contestiamo un intervento economico del tutto insufficiente e inadeguato a incidere sulle quotazioni della materia prima”. Aggiunge poi: “Manca organicità agli interventi – accusa Fava – e non si è tenuta in minima considerazione la capacità produttiva e i fabbisogni interni ai singoli Stati, mentre non è stato fatto alcun cenno all’Ocm latte”. Infine: “All’Italia vengono destinati 20,9 milioni di euro – annota Fava – contro i 22 della Polonia, i 30 del Regno Unito, i 49,9 della Francia e i 57,9 milioni della Germania. Non mi pare si possa definire un grande successo negoziale, ma…
Olio: #Multa scontata per i truffatori dell’#olio
L’avevamo detto noi di Insieme per la Terra che sarebbe finita a “Tarallucci e vino”, anzi, qui è finita a “fetta di pane con olio e sale” oseremmo dire, almeno ci calza bene! Leggiamo con immane sconforto l’articolo sul sito di “Repubblica” denominato Falso olio extravergine, multe dell’Antitrust per Carapelli, Lidl, Sasso e Bertolli, ai tempi della pubblicazione della truffa sull’olio extra vergine d’oliva italiano che di italiano non aveva manco il tappo. Avevamo già bello che immaginato che le Multinazionali avrebbero preso la “multina”, tanto per far vedere che la magistratura avrebbe fatto (finta) di fare il loro lavoro, e difatti eccola qui! 550.000 € per Lidl e 330.000 € per Deoleo!! Briciole rispetto al gravissimo danno che hanno fatto all’Italia, non ci paghiamo nemmeno i consulenti, le spese legali e d’istruttoria. Manco un milione di euro per un pesante danno ad uno dei nostri più blasonati baluardi all’estero, pensiamo…
Boom di #import, crolla il #prezzo del #latte ovino
Questa è un chiaro esempio di cosa significa Europa: povertà e svalutazione del nostro sudore e dei nostri prodotti. Quando capiremo che il settore primario italiano sarà completamente eliminato da Bruxelles ? L’articolo di Agronotizie non lascia dubbi in merito. Ovviamente le Istituzioni tacciono ! Tempi duri per il latte ovino, entrato in una spirale di prezzi bassi che sembra emulare la difficile situazione del latte vaccino. Il forte aumento dell’export registrato nel 2015, con uno straordinario più 23%, ha consentito al latte di raggiungere quotazioni che sino a pochi mesi fa superavano in alcuni casi i 100 euro per ettolitro, un euro al litro. Un aumento che per il latte ovino prodotto in Sardegna ha sfiorato il 16% in più rispetto all’anno precedente. Poi da marzo di quest’anno i prezzi hanno iniziato a precipitare senza sosta. Per il latte prodotto in Lazio Ismea riporta il 17 giugno quotazioni di…
ASPAL pronta a scendere in #piazza proponendo #proposte concrete
Recentemente l’Associazione dei Produttori Agricoli laziali (AS.P.AL.) si è riunita nell’assemblea dei soci in un incontro in cui sono state presentate le rivendicazioni e le prossime strategie. Queste le richieste sulle quali Aspal è pronta a dare battaglia, sottoscritte insieme ad altri movimenti e associazioni autonome del settore agricolo di altre regioni italiane: 1. Applicazione ed estensione delle clausole di salvaguardia nelle importazioni, così come scritto nel trattato Euro – Marocco, per la tutela dei produttori e consumatori locali; 2. Nuove regole sul commercio che diano equilibrio e trasparenza a tutta la filiera agro-alimentare; misure urgenti contro l’indebitamento delle nostre aziende, da concordare in Europa con la deroga ai vari trattati; 3. Garanzia che la spesa pubblica gestita da Regioni e Stato vada veramente a finire nelle tasche dei produttori veri, sostenendo il reddito e il lavoro degli stessi (Agea, PSR regionali e indennizzi contro la batteriosi del kiwi nel…
#Gasolio agricolo, riprende la corsa al #rialzo
A dicembre 2015 il nostro “caro” gasolio agricolo agevolato aveva toccato il minimo storico, grazie al prezzo del petrolio sceso ai minimi storici, toccando i 67 centesimi al litro (fonte Borsa Merci di Modena, per carichi fino a 5000 lt). Ovviamente, in vista dell’estate e dello statistico picco della domanda per le partenze degli italiani per le ferie, ecco che puntualmente il prezzo del petrolio, e di conseguenza dei derivati, riprende a crescere molto rapidamente. Il mercato del petrolio è uno dei pochi che si permette di aumentare i prezzi ancor prima che la domanda inizi a crescere, solo basandosi su fini statistici, storici e lo fa indistintamente su ogni tipologia di prodotto derivato. Detto in soldoni, una regolamentazione del mercato, magari concordando una linea di prodotto il sui prezzo rimanga pressoché stabile anche al variare del prezzo del petrolio, proprio non s’è “pensato” di farla. Per esempio, l’Autority per…
Invasione di #pecorino taroccato, la rivolta dei produttori
Continuano gli antipasti del TTIP. Ora tocca al pecorino. Come fanno i nostri politici a non vedere la distruzione delle nostre eccellenze agroalimentari? Il menefreghismo verso le produzioni del primario, condito da incapacità amministrativa, ha trasformato la politica nostrana in una vera e propria barzelletta. Perchè il nostro Ministero, attraverso le ambasciate, non opera un’azione di controllo e di tutela del Made in Italy nel mondo? A voi la risposta, a noi la certezza della vergogna. Grazie all’articolo de Il Giornale potremmo appendere uno scorcio sulla realtà delle patacche. Sulla busta il nome “pecorino” e una mucca sorridente a fare da accompagnamento. Cosa c’entri un bovino con il pecorino romano, non si capisce. Ma è quello che si vede sulle confezioni dei prodotti “taroccati” negli Usa, in Cina e nell’Est Europa e poi venduti come italiani. Anche se di nostrano non hanno nulla. Pecorino, il made in italy in ginocchio Oggi…
Gasolio #agricolo: da luglio la trafila si allunga, gli #agricoltori dovranno #aspettare!
UCAS: Ufficio Complicazione Affari Semplici Così dovremmo chiamare l’ufficio lombardo che ha partorito un tale decreto! Si, perchè da luglio, la presentazione della domanda per l’ottenimento del gasolio agricolo a prezzo agevolato, non passerà più dai CAA in formato elettronico, ma andrà richiesta in formato CARTACEO (evviva l’innovazione!!), questo ovviamente non potrà che allungare i tempi di rilascio dei buoni che potrà arrivare anche a 20 giorni! Di seguito cosa cambierà (fonte: Ufficio Stampa CONFAI Lombardia) Cosa cambia. Con le nuove regole, dal 1° luglio prossimo la presentazione della domanda di carburante agevolato e delle relative schede giustificative non saranno più inoltrate dai CAA (Centri di assistenza in agricoltura) in formato digitale, ma si ritornerà alla compilazione cartacea. Confai appunto ribadisce: “Comprendiamo i motivi alla base del cambiamento – afferma Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai – ma siamo preoccupati per il possibile allungamento dei tempi di assegnazione del carburante,…
Amato, #agrumi siciliani d’eccellenza
Oggi facciamo quattro chiacchiere con un giovane imprenditore siciliano: Sebastiano Amato. L’impegno e la passione per il proprio lavoro hanno reso questa Azienda un esempio d’eccellenza siciliana. Può parlarci sinteticamente di questo territorio? “AranciAmato nasce a Ribera, piccolo centro dell’agrigentino che vanta una lunga tradizione nella coltivazione agricola. L’eccellenza delle nostre arance è stata riconosciuta e premiata nel 2011 con il marchio D.O.P.” Che prodotti offre la sua Azienda? “AranciAmato offre ai suoi clienti prodotti di prima qualità. Ne è la prova la bontà delle nostre arance, succose come solo quelle siciliane sanno essere, e del nostro olio, perfetto sia in cottura che da gustare a crudo.” Perché un consumatore dovrebbe scegliervi? “La tradizione sbarca sul web: noi di aranciAmato abbiamo deciso di affiancare nuovi modelli di comunicazione e commercializzazione alle tradizionali tecniche di coltivazione agrumicola. Ciò ci consente di mantenere inalterata la genuinità dei prodotti e di garantire ai…
La #corsa al recupero dei #grani antichi
L’articolo di Marco Angelillo permette di aprire una finestra importante sul recupero della nostra biodiversità. Salute, recupero delle tradizioni, ambiente, sono sicuramente gli elementi alla base di questa importante ed impegnativa attività imprenditoriale. In Sicilia gli agricoltori e i consumatori sono uniti nella stessa scelta. Tornano i grani antichi in Sicilia. Tornano a riempire i campi, ricostruiscono paesaggi, arricchiscono la biodiversità di un’agricoltura che da decenni ha ridotto a poche specie super selezionate il frumento dell’isola che fu uno dei granai dell’Impero romano. Ufficialmente sono solo 500 ettari, ma c’è chi parla di 3.000. I contadini che stanno passando al biologico e al recupero delle sementi locali crescono di anno in anno, si associano, mettono in piedi filiere alimentari e fanno cultura, oltre che coltura. “Ho convertito 100 ettari dell’azienda familiare a grano locale” confessa Giuseppe Li Rosi, uno dei più convinti sostenitori del ritorno all’antico in agricoltura, “e sono…