Category Archives: Lavoro

Non è una notizia fresca di giornata, è datata 16 maggio quella di QualeFormaggio.it , ma dovrebbe farci riflettere su come, dalle altre parti in Europa, si pensi più alla propria economia, piuttosto che sottomettersi supinamente alle logiche di mercato, anche se queste fossero suicida. Nell’articolo di cui sopra (che Vi riportiamo: Latte: l’Ungheria sequestra autocisterne slovacche e ceche), si mette in evidenza proprio come lo Stato ungherese metta in campo alcune pratiche di alleggerimento fiscale, come abbassare l’IVA dal 27% al 5% (e scusate se è poco) per incentivare il mercato locale, oltre a cercare una forma di boicottaggio della materia prima proveniente dall’estero. In particolare da Slovacchia e Repubblica Ceca, cercando di limitarne l’importazione. Forse potrà essere discutibile il modo, certamente il boicottaggio a prescindere non è una forma di lotta al “libero mercato” e di libera circolazione delle merci, ma forse è un buon modo per non…

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L’imprenditoria italiana agroalimentare è veramente stanca dell’attuale congiuntura economica – politica vigente nel Belpaese. L’articolo di Ugo Bertone pubblicato sul quotidiano Libero non lascia dubbi sulla situazione. Imprenditori italiani massacrati dalla burocrazia e dagli scandali bancari preferiscono guardare verso nuovi orizzonti. Amarezza, grande amarezza. Il Governo Renzi continua ad annunciare l’arrivo di multinazionali straniere senza mai illustrare le condizioni economiche ad hoc che godranno questi nuovi insediamenti come per esempio sconti fiscali e contributi a tasso agevolato o addirittura a fondo perduto. Intanto i nostri imprenditori italiani che hanno fatto la storia del nostro Paese spostano o stanno per spostare parte della propria attività all’estero, verso Paesi che garantiscono normali standard lavorativi. Ma è questo il Paese in cui vogliamo vivere? È stato, assieme alla Luxottica di Leonardo Del Vecchio, il simbolo del terzo capitalismo, ruggente e innovatore, del Nord Est. Poi, nella stagione delle privatizzazioni, il gruppo Benetton è…

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In Europa, l’acquacoltura rappresenta circa il 20% della produzione di pesce, molluschi, piante e impiega circa 85.000 persone. Si tratta quasi sempre di piccole imprese costiere o di aree interne. L’acquacoltura in Europa è rinomata per la sua alta qualità, la sostenibilità e gli elevati standard per il consumatore. Na parliamo stamattina a Bruxelles con il commissario Vella a Bruxelles… Secondo me, l’acquacoltura di “qualità” riducendo la pressione sugli stock può affiancarsi alla pesca artigianale come garanzia per i consumatori e il rispetto dell’ambiente. Molto meglio di ciò che importiamo da fuori Europa (vedi miei post precedenti) di cui non conosciamo la storia ambientale e sociale, come Thailandia e Filippine, ad esempio. In Europa ricordiamoci che importiamo 4 volte i prodotti ittici che consumiamo… Da qui dobbiamo partire, ragionando sull’acquacoltura, sapendo che mangiare pesce fa bene ma bisogna mangiarlo buono e rispettando le specie e la loro sopravvivenza. Purtroppo, però,…

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Vi confessiamo che a volte ci poniamo domande a cui non riusciamo a trovare una risposta. Sarà perchè viviamo in una drammatica congiuntura economica, sarà perchè le sindacali spingono verso la nascita e la crescita di una guerra tra poveri, sta di fatto che la misura è colma. Mentre Confagricoltura sostiene la fuga lavorativa dei nostri giovani verso i rance americani, Coldiretti esulta per la decisione del Tribunale di far pagare 1 miliardo di euro al Governo nella vicenda Federconsorzi. Tutto tace sul prelievo dalle nostre tasche di ingenti somme per la revisione dei nostri mezzi agricoli. Tombale silenzio sui fallimenti delle COOP avvenuti nel Belpaese; meglio preferire l’amicizia politica che tutelare i fornitori ed gli associati coinvolti in questi crack. Questa Italia ora si chiama 3.0, giusto per essere moderni e per digerire l’olio di ricino. La GDO ricorre abbondantemente all’acquisto di prodotti alimentari stranieri, a partire da quelli…

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Con molta ironia il nostro Totò al cinema avrebbe sicuramente usato la mitica espressione “…e io pago!”. Dicono che non si tratti di un “balzello” ma bensì di un servizio; sicuramente la revisione dei nostri mezzi agricoli sarà l’ennesima mazzata alla drammatica situazione economica in cui tutta l’agricoltura italiana si trova. Ancora un volta cercano di farci digerire una nuova “tassazione” dipingendola come utile ed importante per il nostro lavoro quotidiano. La politica italiana è sempre più lontana dal settore primario mentre è sempre più vicina agli affari sindacali e/o del momento. E se facessimo invece noi il “tagliando” a questi affaristi? Vi lascio alla lettura dell’articolo di Agronotizie. A partire dal 2017 si stima che le revisioni effettuate annualmente alle macchine agricole saranno oltre 300mila. Una mole di lavoro che prevederà, secondo Vincenzo Laurendi del Dipartimento Tecnologie di sicurezza dell’Inail, intervenuto ad un incontro sul tema patrocinato dalla Regione…

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Antichi mestieri e civiltà contadina “Una generazione è tanto più ricca quanto più ha tramandato e saputo utilizzare la sapienza dei propri padri” La nostra civiltà è il frutto della sapienza di coloro che ci hanno preceduto, delle loro esperienze e del loro confronto con la natura, è quindi il risultato della nostra storia, dei saperi accumulati con l’esperienza ed il lavoro di tutti i giorni che si tramandano di generazione in generazione. In un mondo ormai globalizzato e influenzato da una cultura universale, multietnica, multi religiosa e spesso mediatica sostenuta dall’egemonia delle regole del mercato è diventata ormai inderogabile ed imprescindibile la tutela delle proprie origini e tradizioni ed in particolare di quel patrimonio immateriale formato dalla sapienza locale. “La migliore aula di scuola per un bambino è in ginocchio, ai piedi di una persona anziana” La cultura siciliana è profondamente legata all’agricoltura ed i contadini sono stati i…

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Fortunatamente c’è qualcuno che ha a cuore il mondo agricolo, uno ogni tanto. Non siamo così fortunati da avere tanta attenzione mediatica come accade per il petrolio, per le automobili, per le banche… a noi in pochi ci tengono veramente come focus della propria attività. Scontato e riduttivo sarebbe dire “Beh, è il suo assessorato, è ovvio che ci pensi lui” perchè abbiamo ben altri esempi che fanno pensare esattamente il contrario, oppure di persone che, pur non essendo tecnici o esperti del settore, siedono in posizioni importanti e legiferano sotto dettatura. Fortunatamente dicevo, noi abbiamo Gianni Fava in Lombardia che riesce a portare avanti i nostri interessi, stando dall’altra parte della scrivania rispetto a noi. Ecco l’articolo di Matteo Bernardelli (Ufficio stampa di Gianni Fava) che Vi riportiamo con piacere: (Piubega/Mn, 3 maggio) “Dal 10 maggio pagheremo la Pac, ma sul tema non dovete fidarvi di chi non racconta…

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Non parliamo di fantacalcio o di un gioco della vostra playstation. L’incredibile vicenda della terra asolana, famosa per la Battaglia di Asola dipinta dal Tintoretto, lascia non solo sconcertati ma rappresenta il classico esempio di come la burocrazia rende impossibile la nostra vita quotidiana. Ovviamente davanti a queste assurdità le Istituzioni scompaiono, nascondendosi tra i “non so” e i “lavoreremo” con buona pace degli agricoltori locali. L’importante è pagare, per il futuro si vedrà. Il “livello” è un contratto agrario, nato con l’impero romano (IV sec.) voluto dagli imperatori Valentiano e Valente che, nati poveri, così promossero l’uso delle terre incolte. Se ne fece largamente uso nel Medioevo e rimase in vigore praticamente fino all’Unità di Italia. Prevedeva la concessione – a termine o perpetua – di un terreno, a fronte del pagamento di un canone (spesso in natura, consistente in una parte del raccolto). Almeno fino all’inizio dell’800, essendo…

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Il 25 agosto di quest’anno non si terrà l’evento biennale del Feldtag causa crisi del settore. Purtroppo per via delle condizioni del mercato, le aziende agricole in crisi e le case costruttrici di macchine agricole sponsor dell’evento non riescono a compiere lo sforzo quest’anno e il Feldtag salterà l’anno 2016. Una decisione sofferta dettata, stando a quanto si legge nel comunicato stampa diffuso il 19 aprile dall’azienda di Marktoberdorf, alla crisi economica in atto che, prolungandosi già da diverso tempo, ha messo in difficoltà molte aziende agricole, senza che si intraveda a breve termine un’inversione di tendenza. Ad abbattere drasticamente i redditi degli agricoltori è stata in particolare la caduta dei prezzi di latte, carne e grano provocata sia dalla contrazione della domanda, soprattutto da parte dei Paesi asiatici, sia dall’embargo deciso dalla Russia su gran parte dei prodotti agroalimentari provenienti dai Paesi Ue. «Una grande giornata in campo, che richiede…

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Pubblichiamo l’intervista integrale rilasciata dal Presidente di Insieme per la Terra Dr. Nicola Gozzoli alla Gazzetta di Mantova, quotidiano più antico d’Italia, pubblicata in sintesi in data odierna. Condivide l’intervista del Presidente di Confagricoltura Lombardia Matteo Lasagna? Sinceramente non condivido assolutamente questa posizione, anzi trovo l’intervista sconcertante. Cosa non la convince? Quando non ci sono contenuti e proposte ci si limita a parlare usando le parole chiave “innovazione tecnologica” e “internazionalizzazione”. Probabilmente Lasagna omette il fatto che le nostre Aziende Agricole hanno già spinto negli anni passati nell’incrementare la propria tecnologia ma che adesso, in assenza di guadagni, non ci sono risorse finanziarie per nessun tipo di investimenti. Solo nel caso in cui ci fossero entrate diverse all’attività agricola, come rendite finanziarie o congrui redditi sindacali, sono possibili miglioramenti in termini di investimenti strutturali, meccanici, informatici, tecnologici. La selezione naturale delle imprese non le sembra inevitabile? Le Imprese muoiono perché…

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