Zonin fugge con il bottino in Cile. Ciao ciao risparmiatori
Mesi difficili per Gianni Zonin, re del vino italiano ed ex Presidente della Banca Popolare di Vicenza, divisi tra shopping a Milano con la moglie e una vita ricoperta d’oro. Mentre gli agricoltori ed allevatori hanno perso tutti i loro sudati risparmi, il Sig. Zonin non solo si sta godendo la liquidazione erogata dall’Istituto che ha portato al fallimento, ma ha deciso di portare buona parte delle sue ricchezze in Cile. Giusto per mettere al sicuro i proventi delle truffe realizzate in decenni di presidenza. Mentre disabili e pensionati sono ridotti alla canna del gas, mentre la protezione politica e giudiziaria adempie al massimo dell’efficienza, mentre i sindacati agricoli fanno ampie pinnichelle, mentre prevale il “non so” e il “non ho visto”, Zonin trasloca sotto il sole del Cile. Mentre la sua ex banca, su cui ha governato per 20 anni, è alle prese con il secondo impervio salvataggio della…
Le commissioni PAC non vanno pagate in anticipo alle sindacali
Diteci la verità. Quanti di voi seduti davanti all’impiegato CAA si è sentito dire che la commissione per la propria pratica PAC doveva essere pagata anticipatamente? “Sig. Rossi la nostra competenza va pagata in anticipo”, “guardi Rossi per lei faccio un’eccezione inviando la pratica adesso in Regione ma le raccomando di portarmi i soldi così da evitare un richiamo dalla sede” oppure “Signor Rossi, se lei non paga anticipatamente ho delle difficoltà a inserirla”. Vi suonano già sentite queste frasi? Coldiretti, Confagricoltura e Cia non solo chiedono al proprio associato una competenza calcolata a percentuale sul probabile premio percepito ma la chiedono anche anticipatamente. Se non fosse così come sarebbe possibile mantenere in piedi la poderosa macchina politico sindacale, ricca di privilegi e premi? Altri CAA minori, presenti nel Belpaese, non solo rifiutano la commissione anticipata ma addirittura vanno a forfait, non a percentuale. Spesso in questi CAA, meno famosi…
Il SIAN non funziona. Come possono lavorare i CAA ?
Che si fossero creati grossi problemi per l’inserimento delle pratiche relative alle domande uniche e del Psr, l’avevamo capito nel momento in cui ci avevano comunicato la “saggia” e “felice” decisione di far inserire, ai centri di assistenza agricoli, per la campagna 2017, il 75% delle domande grafiche. Qualche cervellotico ingegnere geospaziale, ha fatto l’invenzione del secolo, utilizzando però come cavie, prima gli agricoltori e poi i responsabili e gli operatori dei CAA. Gli “scienziati” che hanno inventato questa nuova applicazione, non si sono accorti che hanno montato un motore ferrari su una vecchia e sgangherata fiat cinquecento, non hanno calcolato minimamente il fatto che un’applicazione geospaziale, montata in un vecchio sistema informatico, avrebbe rallentato se non quasi bloccato tutte le procedure di inserimento delle pratiche agricole. Quello che sta avvenendo in questi giorni è veramente drammatico, per inserire in sistema la domanda di aiuto, se tutto va bene, passano…
L’agricoltura italiana è ridotta alla carità
Mi chiamo Giuseppe Bracone, sono di Orta Nova (Foggia) e voglio raccontare ai lettori quanto sta accadendo nelle nostre campagne. Premetto: dopo un lungo periodo della mia vita trascorsa nella città di Bologna, alle dipendenze di una grande azienda del settore dei trasporti, ottengo quel foglio di via tanto desiderato, il trasferimento nella mia terra d’origine. Felice così di impegnarmi in ciò che ha reso dignitoso il passato di molte famiglie di Capitanata. Ormai da anni, l’agricoltura foggiana è ridotta alla carità. I costi gestionali sono triplicati, mentre le vendite dei prodotti agricoli sono agli stessi livelli remunerativi di quando sono nato io, cioè nel 1984. Il settore cerealicolo risulta quello più beffeggiato; quello orticolo ormai sembra essere capeggiato dal jolly come nelle carte da gioco francesi: se hai un jolly tra le mani vinci, altrimenti devi pagare i debiti. Riguardo alla campagna orticola 2016/17, per quel che si possa…
AGEA: volano stracci, possibile rinvio dei pagamenti
Liti furiose in Agea, Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura. La situazione informatica ed organizzativa interna sembra fuori controllo tanto che in queste ore si paventa un secondo rinvio per la presentazione delle domande PAC. Il clima tra i vari dirigenti in stile “avanti tutta ma separatamente” è accolto nella totale indifferenza del Ministro Maurizio Martina, troppo occupato sulla legge elettorale, e dalle sindacali, troppo occupate in questi giorni a fare cassa con gli UNICI. L’Italia della burocrazia riesce talmente a condizionare la realtà perchè nessuno fa il proprio dovere, lavorativamente parlando, e nessuno si assume delle responsabilità, piccole o grandi che siano. Molto probabile, vista la tempistica, che i pagamenti, anche in acconto, della PAC non saranno effettuati, come spesso accadeva, nell’anno in corso; mentre gli agricoltori e gli allevatori annegano nelle difficoltà quotidiane i dirigenti di Agea sono intenti a litigare. Come si può lavorare in queste condizioni?…
EQUITALIA – Il #lupo… cambia il pelo, ma non il #vizio
Si, il Lupo che cambia il pelo è Equitalia, che lupo resta ma cambia nome in “Agenzia delle Entrate-Riscossione”. In pratica hanno preso la prima e l’hanno rovesciata dentro l’altra e gli hanno cambiato nome. Oramai Equitalia si era macchiata di inadempienze, errori clamorosi, riscossioni al limite del taglieggiamento, abusi d’ogni genere che solo con l’aiuto di Striscia la notizia si riuscivano a risolvere e, dulcis in fundo, anche qualche decina di suicidi. Visto che in Italia quando si cambia qualcosa lo si fa sempre in peggio, dal primo luglio p.v. il lupo avrà un altro strumento coercitivo per rientrare delle mancate entrate. Potrà accedere e prelevare dai Vostri conti correnti direttamente senza bisogno di passare dalla Magistratura. Questo nuovo superpotere arriva direttamente dalla nuova struttura, in primis non si tratta più di una Società per azioni, ma un organo istituzionale, un ente pubblico economico con evidenti cambiamenti giuridici. Inoltre essendo…
MIPAAF – 2018 Anno del cibo #italiano e poi varano il #CETA
Tutti conoscono il proverbio “Il mattino ha l’oro in bocca” e con questa spinta, oggi il nostro solerte Ministro Maurizio Martina ha dichiarato quanto segue: “Grazie ad Expo Milano abbiamo rafforzato la promozione della cultura del cibo, inteso come strumento di democrazia e di uguaglianza, come chiave per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile del nostro Pianeta. Dedicare il 2018 al cibo italiano, quindi, è una scelta tutt’altro che banale. Significa porre ancora una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza che rendono unici i nostri prodotti. Significa valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari. Il mondo ha fame d’Italia. Ce lo dimostrano i dati dell’export in continua crescita, che ha superato i 38 miliardi di euro, e i risultati positivi della prima edizione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo’ promossa in collaborazione con il Ministero degli Esteri e…
“Sindrome da maglietta gialla”: Coldiretti nel paese delle #meraviglie
Fare impresa innovando nell’agroalimentare, nel settore agricolo, è un gioco da ragazzi! Eccovi l’articolo di Coldiretti “Giovani impresa”, per favore, cercate di restare seri leggendo questo: Giovani agricoltori che crescono ogni giorno sempre di più, con una mano tesa verso il futuro e uno sguardo alle tradizioni che sono la base di quella che noi oggi chiamiamo agricoltura innovativa. I giovani di cui parliamo sono ragazzi pieni di speranze con le menti creative, con idee ricche, capaci di portare ventate di aria fresca in un settore – quello agricolo appunto – che nonostante tutto non conosce crisi, ma che continua a progredire in maniera continuativa e dinamica, producendo quell’agroalimentare Made in Italy che il mondo intero ci invidia. Questi ragazzi sono la speranza per un futuro (nemmeno troppo lontano) fatto di opportunità, tante opportunità in ambito lavorativo. Ahhh quanto ottimismo, queste frasi colano di dolce melassa ed ipocrisia quanto basta…
TTIP – Lo spettro dell’infamia sulla decisione dell’EU contro la raccolta #firme #StopTTIP
E’ inutile, alla speranza della buona fede nella gente continuiamo a crederci ed immancabilmente finiamo per doverci asciugare lacrime di delusione. Si appellano al “principio di democrazia”, come si legge dalla loro emissione, i benpensati dell’EU, che potete leggere in questo link, eccovi l’estratto più significativo: A tal proposito, il Tribunale osserva in particolare che il principio di democrazia, che fa parte dei valori fondamentali su cui poggia l’Unione, così come l’obiettivo sotteso alle iniziative dei cittadini europei (vale a dire migliorare il funzionamento democratico dell’Unione attribuendo a qualunque cittadino un diritto generale a partecipare alla vita democratica) impongono di adottare un’interpretazione della nozione di atto giuridico che includa atti giuridici come una decisione di avvio di negoziati finalizzati alla conclusione di un accordo internazionale che (come il TTIP o il CETA) mira incontestabilmente a modificare l’ordinamento giuridico dell’Unione. Il Tribunale constata, inoltre, che non è giustificata l’esclusione da tale…
Riso – Altra #etichettatura inutile, altra occasione #sprecata
Di qualche giorno fa il comunicato stampa sul sito del MIPAAF, dove si annuncia l’ennesimo “trionfo di italica intelligenza” con la proposta di Martina dell’etichettatura obbligatoria come prevista dal 29 aprile, per il latte e derivati. “Vogliamo introdurre – ha dichiarato il Ministro Martina – l’obbligo di indicazione dell’origine del riso in etichetta. Lo chiediamo a livello europeo e, in accordo con il Ministro Calenda, siamo pronti a sperimentare questo strumento in Italia. Oltre l’80% dei cittadini che hanno partecipato alla nostra consultazione pubblica ci chiede informazioni chiare sulla provenienza di questo prodotto. Per rispondere alla crisi del riso che sta mettendo in difficoltà migliaia di agricoltori in tanti nostri territori chiediamo alla Commissione Ue di fermare le importazioni a dazio zero che hanno creato uno squilibrio di mercato evidente, peraltro senza generare effetti positivi per i piccoli produttori dei paesi asiatici dai quali importiamo. Chiediamo l’attivazione urgente della clausola…