Un’#Europa di zone-socio-economiche #autosufficienti
L’Europa come unione di Zone-Socio-Economiche Autosufficienti e sviluppate allo stesso livello? Che sia necessario per questo una Ital-EXIT, per ripartire con il piede giusto? Se l’unione fa la forza è anche vero che se non vi è un obiettivo comune condiviso, e soprattutto una Costituzione, Codice Penale e Codice Civile, e procedimenti Amministrativi comuni, come afferma P.R. Sarkar nella sua teoria economica PROUT, il castello di sabbia così sviluppato per l’Unione di Paesi, non reggerà alle tempeste e mareggiate del tempo. Oggi “i grandi animali e i piccoli stati non possono più sopravvivere”, afferma ancora Sarkar, per cui sarebbe necessario attrezzarsi in diverso modo. L’idea di Europa è buona, diceva un britannico intervistato prima del voto, ma ciò che non va bene è Bruxelles, cioè la sua amministrazione. In questa idea è condensato il problema di un’organizzazione tra gli stati, che all’apparenza e secondo i manager di Bruxelles ‘sono tutti…
#Guerra del #Grano: L’evidente mancanza di un #Piano Agricolo Nazionale
Nonostante i teatrini oramai, passateci il termine, banali del Ministro Martina e di Coldiretti con il suo superpagato presidente Moncalvo, il prezzo del grano non riprende quota, spinto verso il basso dalla spregiudicata speculazione in atto. Ora Martina promette un “finanziamento” di 10 milioni di Euro per dare l’avvio di un piano nazionale cerealicolo. Beh, scusate se ci permettiamo un’insolenza: ma buongiorno! A parte che con 10 milioni, ci compriamo manco le ruote dei trattori che servirebbero, ma poi perchè spendere soldi, ancora, a pioggia, male e SICURAMENTE gestiti da Coldiretti che dovrà dividere secondo quote di dubbia qualità e trasparenza… E’ oramai OVVIO che non serve un “finanziamentino” tanto per far vedere che si spendono i soldi, così ai TG possono dimostrare che “fanno”, serve un Piano Agricolo Nazionale che contempli le molteplici aree di questo settore e, con CORAGGIO (parola oramai presente solo nel dizionario elettronico, insito negli smartphone di…
E se adottassimo l’#economia circolare ?
In un articolo di David Borrelli, portavoce M5S al Parlamento Europeo, dal titolo “Economia circolare: un obiettivo possibile” si parla concretamente del riciclo dei nostri rifiuti. Non vogliamo sembrare i soliti ambientalisti di turno ne darci arie da professori; l’unica cosa che vogliamo fare è dare la possibilità di fare una riflessione seria così da avere una maggiore cura della Terra in cui viviamo e che tanto amiamo. A volte la concretezza è d’obbligo ! Cos’è l’economia circolare? É un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. É trarre il massimo dalle nostre risorse, reimmettendole nel ciclo produttivo invece di collocarle in discarica come rifiuti. É un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun’altro. Lo sviluppo delle nostre economie è avvenuto all’insegna del “prendi, produci, usa e getta”, secondo un modello di crescita…
#Latte: #Incentivi UE in base al peso politico, Italia prende un terzo della #Germania
Le parole dell’Assessore all’Agricoltura della regione Lombardia Gianni Fava non lasciano dubbi: “Ancora una volta l’Unione europea si rivela lontana dalle esigenze della zootecnia. Non una parola per la suinicoltura, minacciata da listini inadeguati e dal blocco alle esportazioni russe. Quanto alla proposta del secondo Pacchetto Latte, avanzata oggi dal commissario europeo Phil Hogan, contestiamo un intervento economico del tutto insufficiente e inadeguato a incidere sulle quotazioni della materia prima”. Aggiunge poi: “Manca organicità agli interventi – accusa Fava – e non si è tenuta in minima considerazione la capacità produttiva e i fabbisogni interni ai singoli Stati, mentre non è stato fatto alcun cenno all’Ocm latte”. Infine: “All’Italia vengono destinati 20,9 milioni di euro – annota Fava – contro i 22 della Polonia, i 30 del Regno Unito, i 49,9 della Francia e i 57,9 milioni della Germania. Non mi pare si possa definire un grande successo negoziale, ma…
Senza #regole condivise ci saranno altre #Brexit
L’analisi puntuale e precisa, pubblicata su Agronotizie, dell’Assessore lombardo Gianni Fava permette sicuramente di fare il punto del momento storico in cui viviamo. La Brexit deve farci riflettere. Non entro nel merito della decisione di un popolo sovrano. La democrazia si accetta, non si commenta. Fanno pensare, tuttavia, le posizioni di alcuni leader britannici per i quali “l’Unione è stata una buona idea, ma non è più giusta per noi”. L’errore politico più grave che l’Europa oggi potrebbe compiere è quello di arroccarsi sdegnosamente nel proprio sé, girandosi dall’altra parte o – peggio ancora – criticando le scelte di un Paese che forse non ha mai avuto uno slancio convintamente europeista, ma che fino al 23 giugno scorso ne faceva pienamente parte. Lascio valutazioni di carattere più generale ad altri, limitandomi ad alcune osservazioni in merito all’agricoltura, materia peraltro che è stata alla base dell’Europa. Se non l’unica, è stata…
Made in #Italy: Parmessano, Parmezza, Reggianto, etc… i falsi che solo il #Consorzio combatte mentre la #UE tace
Oggi leggiamo che il Consorzio del Parmigiano Reggiano, unico a lottare contro le frodi alimentari del prodotto che tutela, ha smascherato e portato in sede stragiudiziale, una trentina (!!) di falsi. Fonte articolo: AGI – Dal Parmessano al Reggianto, tutte le imitazioni del Parmigiano Prendiamo dall’articolo, un estratto di quanto dichiarato dal Presidente del Consorzio, Alessandro Bezzi: “Gli interventi che abbiamo messo in atto rientrano in quell’attività di contrasto ai falsi che ci vede impegnati da molti anni e che negli ultimi 24 mesi abbiamo rafforzato ulteriormente soprattutto nell’ambito dei paesi extraeuropei. Proprio qui non solo si riscontra il maggior numero di quelle che rappresentano autentiche frodi per i consumatori e un danno per i nostri produttori, ma non esistono norme – al contrario di quanto abbiamo ottenuto dalla UE – che impongano alle autorità dei singoli Paesi un intervento drastico e d’ufficio a tutela delle Dop” Allora non siamo solo noi…
#OGM: Il regalino dell’EU, ovviamente in totale #silenzio
L’EU è sempre pronta a multare a destra ed a manca, procedure d’infrazione come se piovesse, non appena non si fa quello che “loro” hanno deciso per te e subito i Media di tutta Europa a emettere a gran voce il comunicato stampa a riguardo, come a mettere le orecchie da asino alla nazione inadempiente. Ma quando si tratta di fare favori ad “amici” d’oltreoceano (vedi TTIP, CETA, &C) cala un silenzio da film dell’orrore, tipo quando si sta avvicinando l’assassino con il coltello in mano alle spalle del malcapitato. Vuoi che stavolta il malcapitato siamo “noi” cittadini Europei? Questa è la volta di Monsanto, supercolosso alimentare americano che si troverà l’autorizzazione rinnovata per la varietà MON-810 e per la possibile introduzione di due varianti di mais denominati BT11 di Syngenta e 1507 di Pioneer, purtroppo non si tratta di un impianto Hi-Fi ma di OGM! Si gli OGM che sono vietati dalle…
Lettera aperta a Norbert #Hofer. Ci aiuti a fermare il #falso Made in Italy
Preg.mo Norbert Hofer candidato alla Presidenza austriaca le scriviamo questa lettera nella speranza, vista l’incapacità politica e sindacale nostrana, che possa intervenire per fermare il falso Made in Italy nel caso in cui vincesse il ballottaggio fissato per il 2 di ottobre 2016. Con il ripristino della dogana al Brennero infatti sarà possibile controllare il transito di tutte le merci al valico; in particolare le chiediamo di registrare tutti quei prodotti utilizzati come ingredienti o tal quali, per produrre falsi agroalimentari. Cagliate, latte ricostituito, latte in polvere, suini, carne macellata sono solo alcuni prodotti che, grazie ad un accurato marketing ed una buona campagna pubblicitaria, vengono trasformati in prodotti nostrani, alla faccia dei sacrifici di molti imprenditori agricoli e delle loro famiglie. Di particolare interesse è la realizzazione di una banca dati informatica tra le Autorità austriache ed italiane, per conoscere tutti i nomi e cognomi implicati a vario titolo…
#TTIP, per il momento non si farà, scarsa fiducia
Come spesso accade, è la Francia a metterci una pezza sull’indecisione Europea! Siamo molto contenti che gli accordi di libera circolazione tra USA e Europa TTIP ed il CETA, non si faranno più, lo leggiamo con vera soddisfazione sull’articolo del Wall Street Italia. Le nostre sensazioni su come avrebbe distrutto le economie europee (scusate l’egoismo, ma a noi interessa di più la nostra), il presidente del Consiglio francese Manuel Valls, poi sostenuto dal viceministro francese del commercio con l’estero Matthias Fekl hanno visto il giusto ed hanno visto lungo. Al contrario del nostro ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che invece lo sponsorizzava, forse non aveva immaginato l’effetto “Hiroshima” che avrebbe avuto sui nostri mercati, per lui forse era importante farsi vedere dagli amici oltreoceano che era dalla loro parte, d’altronde si sa che l’Italia ancora paga i debiti di riconoscenza nei confronti di chi ha “liberato” la nazione dal nazismo, forse stava mostrando riconoscenza,…