Category Archives: Politica

Con un pizzico di meraviglia leggiamo (da una fonte più che ufficiale) dal sito della Regione Veneto, della firma di un “Manifesto sull’etichettatura” da parte del Governatore Luca Zaia. La firma è avvenuta nel corso di un incontro tra il Governatore del Veneto ed il Presidente di Coldiretti Veneto Martino Cerantola, presenti l’Assessore regionale all’Agricoltura e il Direttore dell’Organizzazione agricola Pietro Piccioni. Qualche domanda ce la poniamo? Cosa contiene quell’accordo? Nell’articolo (breve) non c’è scritto e non si parla in dettaglio del contenuto del Manifesto Vediamo la presenza del Presidente di Coldiretti Veneto, ma le altre sindacali? Le associazioni consumatori hanno avuto modo di visionare quel Manifesto? Un Manifesto non è una legge regionale ne tantomeno statale, il manifesto potrà mai “forzare” le imprese venete a mettere la provenienza delle materie prime, sapendo che sarebbe una martellata sulle mani nel caso acquistassero dall’estero? Non è che si tratta di una bella…

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Nell’articolo di Roberto Bartolini appare ancora una volta quanto sia distante la nostra attività quotidiana dalla politica. Decidere di cambiare, per non dire sconvolgere, l’attività delle nostre Aziende da comodi uffici senza nemmeno capire l’entità e gli effetti dei provvedimenti stabiliti. L’Italia della teoria e l’Italia del fare. La Regione Friuli Venezia Giulia, dopo mesi e mesi di gestazione, sta per emanare il bando relativo alla misura M 10 dei nuovi PSR, che riguarda i “Pagamenti agroclimatici ambientali” suddivisi in varie sottomisure, tra le quali una è dedicata all’introduzione della semina su sodo (premio pari a 600 euro/ha /anno), della minima lavorazione e dello strip-till (premio pari a 534 euro/ha/anno) e un’altra alla diversificazione colturale detta “No mais” (premio di 298 euro/ha/anno). A dirla così sembra un beneficio per gli agricoltori friulani, ma le cose non stanno esattamente in questo modo, perché bisogna leggere tra le righe il lungo elenco…

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Da tempo la nostra Associazione ha presentato il progetto denominato “Regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l’istituzione della De.C.O. –Denominazione Comunale di Origine-“ all’Amministrazione comunale di San Nicandro Garganico senza ottenere alcun riscontro in merito. Questo progetto, molto ambizioso per lo sviluppo del territorio, permetterà di dare all’Amministrazione comunale gli strumenti giuridici per valorizzare le nostre eccellenze e le nostre risorse locali, sviluppando fortemente tutte le potenzialità presenti. Obiettivi cardine di questo regolamento sono quelli di creare lavoro, di riuscire a bloccare il processo di standardizzazione operato dalle multinazionali, sostenere il principio della localizzazione, recuperare i terreni abbandonati, aumentare le entrate comunali, aumentare il patrimonio mobiliare del Comune, dare un valore aggiunto al prodotto agricolo e non. E’ innegabile anche una possibilità concreta di favorire la nascita di collaborazioni imprenditoriali, come consorzi locali, per incrementare la commercializzazione delle nostre eccellenze in tutta Italia e…

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In un’ottica di difesa delle nostre eccellenze agroalimentari e del nostro territorio la nostra Associazione aderisce a questo importante appuntamento. E voi preferite rimanere a guardare ? Roma– Oltre 250 associazioni, sindacati e Organizzazioni non governative (Ong) della Campagna Stop Ttip Italia saranno in piazza a Roma il 7 maggio a partire dalle 14.00, con partenza da Piazza della Repubblica con una forte rappresentanza di associazioni di produttori, dei lavoratori dei settori potenzialmente colpiti, e di consumatori, per informare i cittadini e i media delle conseguenze del trattato transatlantico per il libero commercio e la libertà degli investimenti. La campagna organizzerà in città un “Free Ttip Market” dove sarà possibile assaggiare e acquistare il cibo tipico del nostro Paese, e parlare con i produttori dei rischi del trattato. L’annuncio della manifestazione arriva in concomitanza con l’entrata in vigore del Rapporto di partenariato commerciale tra Usa e Ue, in questi giorni…

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La nostra Campagna #SalviamolaForestale, nata il 22 luglio 2014 con il lancio della petizione sul sito www.change.org/forestale, in questi due anni ha cercato di convogliare la protesta contro la decisione del Governo Renzi di sopprimere il Corpo Forestale dello Stato. Oltre alla protesta il testo della petizione contiene la proposta di rafforzare il CFS facendo confluire al suo interno tutte le forze di polizia che si occupano di ambiente (Corpi Forestali delle regioni autonome e Polizie Provinciali). Sono tantissime le firme raccolte finora – 115.000 – e tante sono le associazioni e le personalità pubbliche che hanno aderito. L’elenco completo è aggiornato in tempo reale sul sito della petizione. Il 3 giugno 2015 abbiamo avuto anche l’occasione di essere auditi in 1^ Commissione “Affari Costituzionali” della Camera dei Deputati, alla presenza della Ministra Marianna Madia, responsabile della “riforma” della PA che contiene anche la soppressione del CFS. In quella occasione…

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In questi mesi di attività avevamo visto parecchie cose disdicevoli ma ieri nel Senato della Repubblica abbiamo abbondantemente superato l’indecenza. Durante la discussione del DEF 2016 la Lega Nord, con il sostegno del M5S, ha proposto un emendamento per l’indicazione di origine delle materie prime in etichetta. Il Governo, notoriamente vicino a Confindustria, onde poter tutelare gli interessi delle multinazionali e degli amici industriali, ha deciso di bocciare l’emendamento. A darne notizia è stato il Sen. Luigi Gaetti dalla sua pagina facebook con il seguente post: Ieri è stato bocciato dalla maggioranza questo emendamento, durante la discussione del DEF 2016. Quando parleranno della tutela del Made in Italy ricordateglielo. (6-00184) 5.18 Respinto. Nella parte relativa agli impegni, dopo l’impegno n. 17, inserire il seguente; «a rendere obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine della materia prima contenuta nei prodotti agroalìmentari, soprattutto a tutela delle produzioni del comparto lattiero-casearìo, al fine di garantire…

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Come anticipato da mesi nei nostri articoli “La Pac verrà pagata comodamente nel 2016“, “L’importante è non pagare la #PAC” e “Cercheremo la #PAC sulla luna?” il pagamento tanto osannato, per evidenti necessità economiche dagli agricoltori italiani, è letteralmente scomparso nella nebbia della politica. Purtroppo le nostre previsioni, che auspicavamo di sbagliare, si sono concretizzate. I sindacati agricoli avevano annunciato che entro il mese di aprile avremo incassato la PAC; l’unica cosa visibile per il momento è l’imbarazzo verso i propri associati. Stessa sorte per il pagamento del centesimo del latte; i 25 milioni sarebbero già stati erogati a Roma ma dei pagamenti si sono perse le tracce. Vige il silenzio sindacale e politico. Ci poniamo un quesito: I pagamenti verranno effettuati entro giugno o assisteremo ad una telenovela infinita? Oggi le promesse politiche fatte fino ad ora si sono sciolte come burro al sole. Corre l’incapacità e l’arroganza dei nostri…

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Non parliamo di fantacalcio o di un gioco della vostra playstation. L’incredibile vicenda della terra asolana, famosa per la Battaglia di Asola dipinta dal Tintoretto, lascia non solo sconcertati ma rappresenta il classico esempio di come la burocrazia rende impossibile la nostra vita quotidiana. Ovviamente davanti a queste assurdità le Istituzioni scompaiono, nascondendosi tra i “non so” e i “lavoreremo” con buona pace degli agricoltori locali. L’importante è pagare, per il futuro si vedrà. Il “livello” è un contratto agrario, nato con l’impero romano (IV sec.) voluto dagli imperatori Valentiano e Valente che, nati poveri, così promossero l’uso delle terre incolte. Se ne fece largamente uso nel Medioevo e rimase in vigore praticamente fino all’Unità di Italia. Prevedeva la concessione – a termine o perpetua – di un terreno, a fronte del pagamento di un canone (spesso in natura, consistente in una parte del raccolto). Almeno fino all’inizio dell’800, essendo…

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Potrebbe sembrare una beffa o una scherzo. Si tratta invece di un drammatico incidente petrolifero avvenuto nel capoluogo ligure. Cosa sarebbe accaduto se gli operatori avessero ritardato l’intervento per impedire che il petrolio finisse in mare? Genova. Aggiornamento ore 21.20. Le cause sono ancora da accertare, ma un grosso tubo trasportante petrolio greggio si è rotto all’altezza del rio Pianego, a Fegino. Ne è fuoriuscita una notevole quantità di liquido infiammabile, che si è riversata lungo il fiume Polcevera. Al momento, la perdita non si è ancora arrestata nonostante la chiusura del tratto. I Vigili del fuoco, che stanno operando lungo il fiume, hanno disposto delle panne circa 300 metri al di sopra del ponte di Cornigliano e stanno intervenendo con mezzi movimento terra per limitare il più possibile l’arrivo della macchia al mare. Inoltre, vista la notevole pericolosità del prodotto fortemente infiammabile, hanno coperto lo sversamento con liquido schiumogeno.…

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Finalmente anche i politici liguri hanno deciso di sposare la causa del latte italiano. Difenderlo senza insulti e proclami. Basta recarsi come tutti i consumatori ad acquistare latte direttamente dagli allevatori. Detto, fatto. Auspichiamo vivamente che tutti i politici italiani possano dare questi esempi concreti di vicinanza ai nostri allevatori. Genova. Sono finiti in un’ora e mezza i 400 litri di latte proveniente dalle valli genovesi che questa mattina grazie all’iniziativa promossa da Assoutenti in collaborazione con Unicef è stato venduto in piazza De Ferrari a 50 centesimi. Tantissimi i genovesi in coda. Tra loro anche il sindaco di Genova Marco Doria con gli assessori comunali Emanuele Piazza e Pino Boero e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che con l’assessore alla tutela dei consumatori Gianni Berrino ha assaggiato l’ultima mezza bottiglia di latte soffermandosi a parlare con gli allevatori. “Sono qui per sostenere i produttori del nostro territorio…

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