Category Archives: Politica

Siete pronti a rinunciare al vostro sostegno al reddito? La PAC che noi agricoltori percepiamo è oramai al tramonto. Mentre le trattative politiche sono di fatto iniziate, le sindacali italiane iniziano a fare dei primi timidi tentativi per dire la loro; giustamente perchè scendere in piazza vista l’imminente scadenza elettorale? In altri Paesi, come per es. la Francia, si sarebbe scatenata la rivolta agricola per le strade e davanti alle Istituzioni repubblicane. Da noi invece vige la tranquillità e la serenità, tipica dell’amico fedele e obbediente. La programmazione Pac 2014-2020 è giunta esattamente a metà e, a partire dalla seconda parte del 2018, a Bruxelles prenderanno il via i lavori che porteranno, entro il 2019, a definire l’impostazione della futura Politica agricola comune. Un’impostazione che rischia di far arrivare in Italia, e di conseguenza anche in provincia di Mantova, molte meno risorse rispetto ad oggi. Il motivo? Il principio della…

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Come può un Ministro incapace sostenere e promuovere il territorio? Io capisco che le Istituzioni debbano essere rispettate ma sinceramente difendere l’indifendibile è cosa assai ardua. Nel leggere l’articolo de La Stampa appare evidente che tanto prima le elezioni di primavera apporteranno un ricambio sostanziale in Via XX Settembre tanto maggiori saranno le probabilità del ritorno della serietà e del buon senso. Fu un anno e mezzo fa, durante la presentazione di un libro. Si parlava delle difficoltà dei contadini eroici italiani, una definizione che ai non addetti ai lavori può sembrare esagerata ma che è molto realistica. L’agricoltura eroica è quella che viene realizzata su territori difficili, a alta quota, sui terrazzamenti, in luoghi dove non arrivano macchinari, dove in genere si deve trasportare a mano o con i muli il raccolto e il necessario per la coltivazione. Luca Bianchi, intervenuto per rappresentare il Ministero per le Politiche Agricole,…

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Pensatela come volete ma noi riteniamo che gli agricoltori e i pescatori non si meritino di andare in pensione a 67 anni, o peggio a 70. Sicuramente starete pensando che vogliamo difendere degli interessi di parte ma, se anche fosse, riteniamo folle pensare che la dura vita dei campi e in mare possa essere trattata con tanta leggerezza. Non esistono ferie, non esistono orari certi, non esistono feste; condizioni di vita quotidiana assolutamente diverse da quelle percepite dalla comoda scrivania dei nostri politici. Ieri l’incontro con il Governo per esclusione dall’aumento dell’età pensionabile dei lavoratori che svolgono mansioni gravose ed usuranti; presenti le solite sindacali CGIL, CISL, UIL ma non quelle agricole. Che fine hanno fatto la Coldiretti, la Confagricoltura e la Cia? E’ un argomento che non considerano degno di nota o addirittura non interessa? I nostri agricoltori e i nostri pescatori oramai sono stati lasciati soli, ne abbiamo…

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La classe, si sa, a volte fa acqua ma in certi casi addirittura affonda ! E’ il caso di Oliviero Toscani, noto rappresentante della sinistra italiana, che colpito da crisi politica ha esposto il suo “aulico” pensiero verso il mondo agricolo e verso il territorio veneto. Mettetevi comodi e gustatevi l’articolo apparso su Libero Quotidiano: Oliviero Toscani ha rivolto una serie di insulti ai veneti che hanno votato Sì al referendum per l’autonomia, bollati come “mona”, come “contadini che non parlano neanche l’italiano”. La consueta vergogna del fotografo sinistro, insomma. Vergogna che però potrebbe non passare impunita: si passa infatti alle carte bollate. I consiglieri regionali Luciano Sandonà e Stefano Valdegamberi hanno denunciato Toscani in procuraa Verona, competente sul territorio in cui i due politici affermano di aver ascoltato l’intervento trasmesso lo scorso martedì da Radio Padova. Nel dettaglio, si insisterà sulla violazione della legge Mancino. Assistiti dall’avvocato Danilo Montanari,…

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Preg.mo Direttore, sinceramente trovo sconcertanti le dichiarazioni del Vicesindaco di Mantova Dr. Giovanni Buvoli “Ciò che incasseremo verrà speso solo per far conoscere la città e attirare turisti”. Nell’anno della Capitale della Cultura come no profit abbiamo insistito perché fosse discusso ed approvato in Consiglio Comunale il nostro “Regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l’istituzione della De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine)”, senza riuscirci. Ora, nell’anno della Capitale Gastronomica Europea, ci troviamo di fronte al vuoto assoluto. Al Comune di Mantova non interessa nulla delle eccellenze agroalimentari del territorio. Punto focale di questa amministrazione è spendere ed investire in cantieri senza curarsi delle reali esigente delle imprese locali. Le fondamenta delle nostre Città sono state costruite grazie all’attività agricola; la storia probabilmente non ha insegnato nulla al Partito Democratico che, in realtà, odia profondamente il settore agroalimentare. Anche i bambini di scuola elementare sanno che…

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Migliaia sono gli operatori del settore primario colpiti, in modo più o meno importante, dalle cartelle di Equitalia. Come sempre, grazie ai soliti amici giornalisti televisivi e della carta stampata, abbiamo appreso una svolta epocale nel rapporto tra Equitalia ed il comune cittadino. Invece, tanto per cambiare, “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. A cosa mi riferisco? Provate a leggete l’intervista apparsa su Il Giornale del Dr. Lino Ricchiuti, Presidente del Popolo delle Partite Iva. Tanto, troppo. In modo smisurato. “Alla fine aziende e contribuenti finiscono col dover versare interessi triplicati e da usura”, dice Lino Ricchiuti, leader del movimento politico “Popolo Partite Iva”. “Adesso ne abbiamo le prove”. Il corpo del reato è un documento ufficiale emesso dall’Agenzia delle Entrate-Riscossioni. Si tratta della “definizione agevolata di cartella esattoriale” che spiega ad un anonimo contribuente quanto è l’importo dovuto al Fisco una volta aderito alla famosa “rottamazione”…

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Oramai è palese, non v’è ombra di dubbio, Martina ci offende e lo fa nel modo più bieco, facendoci pensare che lui è attendo alle difficoltà del settore: C’è bisogno di trasparenza nella filiera e verso i consumatori – afferma il Ministro Maurizio Martina – e il ‘Codice etico’ sottoscritto oggi va proprio in questa direzione. Eh si, dopo anni ed anni di urla disperate, suicidi, aziende che chiudono per colpa di un mercato squalo, arriva bello fresco in luglio 2017 a dirci che ci sta lavorando da un po: Da tempo stiamo lavorando per garantire più equilibrio e più equità nei rapporti tra produzione e distribuzione anche nell’ottica di una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori. Noi ci siamo. Ma dove siete? O meglio, dove eravate quando la gente spendeva ogni sua goccia di sangue nel tentativo di far sentire la propria voce o riportava quella degli altri, come…

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Si sa a volte l’unica cosa che rimane da fare è quella di pregare. Coldiretti, sindacato renziano vicino al mondo cattolico, prega ogni giorno di ricevere “aiutini” economici e politici per stare in piedi, evitando così una vera e propria implosione. Classico è il caso del CETA: davanti all’opinione pubblica si parla per un verso, magari grazie ad una buona oratoria e tante belle bandiere colorate, mentre la realtà è esattamente l’opposto. La pagina Facebook Agricoltura in Rivoluzione commenta così la manifestazione di Coldiretti a Roma: Il presidente Coldiretti Moncalvo l’Italiano, con una folta delegazione (CGIL, Legambiente, Adusbef, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Fairwatch e Greenpeace) corre al Senato a incontrare Piero Grasso, per esprimere forti perplessità sul Ceta. Moncalvo l’europeo invece è vice-presidente di Copa-Cogeca (l’organizzazione europea che raccoglie cooperatori e imprenditori agricoli europei) che ha già dato parere favorevole allo stesso Ceta. Quando si è democristiani dentro. Ma questi cattolici…

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Anche l’Associazione Allevatori, ente coldirettiano, rischia la chiusura. La crisi delle stalle italiane non poteva che travolgere anche l’associazione, piaccia o non piaccia. La cosa strana è l’adozione di due pesi e due misure; su Ismea e sui Consorzi Agrari l’interessamento di Coldiretti può definirsi proficuo mentre per l’Associazione Allevatori emerge un certo disinteressamento. Brutto periodo per le associazioni provinciali degli allevatori. Ad una settimana dalla decisione di aggregare nel regionale le cinque provinciali, iniziando dalle tre già commissariate, arriva la notizia di un drastico taglio delle risorse da parte del Ministero. Con una comunicazione a firma del direttore generale del Mipaaf, gli assessorati regionali all’agricoltura hanno appreso che i fondi destinati alla tutela della biodiversità e al sostegno del sistema allevatoriale passano da 22 a 7. Nessun commento da parte del presidente dell’Ama (associazione mantovana allevatori) Roberto Chizzoni, che preferisce attendere maggiori informazioni dall’Aia. Immediata invece la reazione di…

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Sicuramente vi starete domandando cosa accomuna il latte di soia, Ettore Prandini e la politica agricola italiana. Iniziamo con ordine, giusto per non dare alibi ai soliti provocatori. Pochi giorni fa, come tutti sapete, la Corte di Giustizia UE ha sentenziato che non è possibile utilizzare la dicitura “latte di soia” o “latte di riso” in quanto si può definire “latte” solo quei prodotti di origine animale, evitando in questo modo di indurre il consumatore in confusione. Dopo solo poche ore dalla sentenza, ampiamente pubblicata sui media, Ettore Prandini attuale Presidente Regione Lombardia della Coldiretti (con uno stipendio modesto di circa “soli” 325.000 euro/annuo) e candidato alla Presidenza Nazionale (con uno stipendio di “soli” 1.000.000 euro/annuo), si è attribuito il merito di questa sentenza storica, dichiarando a Il Punto Coldiretti: “Una vittoria della Coldiretti che da anni porta avanti questa battaglia contro le indicazioni scorrette e fuorvianti con l’atteso stop…

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