Category Archives: Politica

Le parole di sdegno hanno un limite quando la speculazione prevarica sull’umanità, sulla coerenza e sulla concorrenza leale (se mai c’è stata in questo settore), siamo al tracollo definitivo, il MIPAAF ha fallito, al solito, innaffiare soldi su un terreno arido non ha che favorito la speculazione, aumentando le produzioni e quindi abbassando ancora il prezzo. Gli industriali non sembrano proprio dell’idea di scendere a patti ed i Sindacati, di fatto non esistono, non una parola. (Milano, 30 marzo) “Nei limiti delle disponibilità del bilancio regionale e in accordo con tutte le parti coinvolte nella filiera, mi riservo di proporre, in una prossima seduta di giunta, eventuali ulteriori misure che si ritenessero necessarie al fine di evitare situazioni drammatiche, che potrebbero portare a conseguenze non preventivabili tanto sul mercato quanto per le  imprese lombarde”. Si conclude così l’informativa di giunta illustrata oggi a Palazzo Lombardia al governatore Roberto Maroni, dall’assessore…

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Quanti di voi sapevano che il Governo attuale ha fermamente aiutato l’industria petrolifera e disarmato l’industria del fotovoltaico? Grazie a Repubblica possiamo leggere un’inchiesta che lascia assolutamente sconcertati. ROMA – Nelle sedi internazionali da anni l’Italia si impegna a tagliare le emissioni di gas serra prodotte in larghissima parte bruciando combustibili fossili. Ma nel frattempo il governo aumenta i contributi ai combustibili fossili: siamo passati dai 12,8 miliardi del 2013 ai 13,2 miliardi di dollari del 2014. Il dato viene dal Fondo monetario internazionale ed è stato ripreso nel rapporto di Greenpeace Rinnovabili nel mirino. Gli incentivi a petrolio, carbone e gas crescono, quelli alle fonti rinnovabili diminuiscono. Nel 2012 erano entrati in esercizio quasi 150mila nuovi impianti fotovoltaici, mentre nel 2014, anno di insediamento del governo Renzi, i nuovi impianti entrati in esercizio sono stati appena 722. Non va meglio con i posti di lavoro: secondo uno studio redatto…

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L’arroganza francese non ha freni, per non dire non ha più limiti ! La mancanza di rispetto dimostrata verso un’alta carica istituzionale la dice lunga sulla considerazione che hanno i dirigenti di una multinazionale verso chi lavora duramente ogni giorno per difendere un settore fortemente a rischio chiusura. Agricolae pubblica la divergenza nata a distanza su facebook tra Fava e Dall’Asta. Sabato santo ma non di pace tra l’assessore all’Agricoltura della regione Lombardia Gianni Fava e il direttore di Italatte Galbani, Alberto Dall’Asta. Oggetto della disputa: l’ospedale Oglio Po. Tutto è partito dalla frase dell’assessore con cui spiega su facebook che “ci sono persone che chiacchierano poco e che fanno cose importanti, altre che chiacchierano e basta e altre ancora che non si accontentano di chiacchierare e sono sistematicamente pronti a denigrare e distruggere tutto”. A rispondere è stato Alberto Dall’Asta. Proprio lui, il direttore di Italatte Galbani che fa capo…

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Il Movimento Riscatto e la Rete Dei Municipi Rurali chiedono al governo di dichiarare lo “Stato di crisi” e annunciano lo “Sciopero nazionale per la terra” #Cambiareverso. Questo è il grido di rabbia levatosi durante la manifestazione interregionale organizzata dal Movimento Riscatto e dalla Rete Dei Municipi Rurali, che nelle prime ore del giorno 14 marzo ha visto protagonisti, radunati nel parcheggio del Centro Commerciale Ipercoop di Matera-Borgo Venusio, 300 trattori provenienti da diverse città della Puglia e della Basilicata; non ancora del tutto archiviata la questione dell’Imu Agricola, gli attivisti di Riscatto, mettono nuovamente i trattori in strada, questa volta per chiedere sia al Governo centrale sia ai Governi Pugliesi e Lucani, di dichiarare lo “STATO DI CRISI” dell’ intero comparto agricolo, proseguendo di fatto la lunga serie di vertenze incominciate esattamente un anno fa. Il 14 marzo, all’ombra del Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura tenutosi a Bruxelles, il…

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Mentre la politica italiana vive sotto una cappa di cloroformio lontana dalla realtà allucinante in cui vivono i nostri allevatori di suini, l’industria continua a sfornare prodotti stranieri presentandoli come italiani agli occhi del comune consumatore. Una buona pubblicità, magari con attori giovani, è sufficiente per creare e rievocare il mito della cucina nostrana, dinamica e giovanile. Invece la realtà è ben diversa. La denuncia politica viene da Progetto Nazionale, che dopo l’iniziativa sul latte straniero di pochi giorni fa, non risparmia complimenti all’industria italiana. SUINI STRANIERI? MORTE DELL’ALLEVAMENTO ITALIANO!!! L’Associazione Progetto Nazionale rivendica ufficialmente la paternità degli striscioni esposti davanti alle aziende Parmacotto s.p.a. di Parma, Levoni s.p.a. di Castellucchio (MN), Montorsi di Vignola (MO), Cremonini di Castelvetro (MO), AIA di Formigine (MO) e le camere di commercio di Mantova e Modena. Ma quale “made in Italy”? Il comparto suinicolo italiano è invaso da carni di provenienza estera! In Italia…

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Dopo l’incontro realizzato ieri a Mantova a tutela del latte italiano riportiamo l’articolo apparso sul quotidiano Gazzetta di Mantova. MANTOVA. «Regione Lombardia deve ancora definire il bando per le misure dello sviluppo rurale destinato all’agroindustria. Per ora posso solo dire che, a costo di tenere fermi i fondi fino alla fine della legislatura, non saranno messi a disposizione soldi a quelle industrie che trasformano materia prima estera». Le parole sono dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava. C’è tempo fino a giugno, ma la linea è tracciata. «Non posso impedire a un’azienda di lavorare latte o in generale prodotto straniero – spiega l’assessore – ma non voglio dare soldi a chi lavora latte francese, polacco o lituano». Resta da misurare la praticabilità del provvedimento. È tecnicamente possibile inserire un criterio di questo tipo? L’Unione Europea lo approverebbe? «Questo lo vedremo – risponde Fava – c’è tempo. Se l’UE dovesse mettersi di traverso…

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Che la politica fosse distante dalla realtà e dalle esigenze quotidiane dei nostri allevatori è oramai cosa saputa e consolidata; mai però avevamo immaginato come onorevoli del calibro dell’On. Paolo Cova, componente della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, sbeffeggiasse con sarcasmo indefinibile, i seri problemi, per non dire incubi, che il settore lattiero caseario sta vivendo. Riportiamo ora una parziale corrispondenza tra una nota cooperativa mantovana di raccolta latte denominata Cozoman, nella figura del Presidente Lorenzi Ernesto, e l’On. Paolo Cova. Consigliamo di bere prima una forte dose di camomilla concentrata. LORENZI, 29 febbraio 2016: Buongiorno, da Vs. comunicazione ci informate, ma già lo sapevamo,che gli industriali propongono contratti al di sotto dei costi di produzione, il problema enorme però non è più il prezzo bensì il ritiro, buona parte del latte dal 01-04-2016 è stato disdettato e resterà INVENDUTO ALLA STALLA tutto questo grazie alla Vostra lungimiranza, inoltre avete…

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Che l’Assessore Gianni Fava fosse una persona determinata nel suo lavoro lo avevamo capito tutti quanti ma che addirittura facesse del latte una battaglia di contenuti e concretezze poche persone lo avrebbero immaginato. L’assessore agricolo più importante d’Italia, dopo l’inconcludenza romana sul prezzo del latte, ha deciso di rimboccarsi le maniche per rilanciare il settore lattiero caseario, a partire dalla Lombardia. In un comunicato stampa Fava anticipa il programma di lavoro che sarà attuato nei prossimi giorni. (Milano, 18 marzo) L’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, convocherà mercoledì 23 marzo a Mantova il Tavolo latte per affrontare tre temi: il ritiro del prodotto alla stalla, la gestione dell’emergenza aflatossine e le misure del Programma di sviluppo rurale (Psr) destinate all’agroindustria. “Ho invitato a partecipare le organizzazioni sindacali di rappresentanza, il mondo cooperativo, Assolatte e l’Aop Latte Italia per affrontare tre questioni che ritengo essere molto urgenti – ha annunciato Fava…

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Caso unico e raro le associazioni sindacali sarde si sono unite per sollecitare le Istituzioni affinchè provvedano urgentemente a pagare PAC e PSR. Sorge spontanea una domanda: perchè in Italia i Sindacati non uniscono i propri intenti ed il proprio agire ma navigano separatamente sprecando risorse ed energie? CAGLIARI – “Le imprese agricole solo sull’orlo della disperazione per i mancati pagamenti dei premi comunitari. Confidiamo in un vostro autorevole e risolutivo intervento, e annunciamo già da ora lo stato di mobilitazione in caso di mancate soluzioni”. È quando scrivono in una lettera-ultimatum indirizzata al presidente della Giunta regionale e all’assessore all’Agricoltura Coldiretti Sardegna, Cia, Copragri e Confagricoltura per i mancati pagamenti del Premio Unico e del Psr. La missiva è indirizzata ai vertici regionali per evidenziare e rimarcare ancora una volta la disperazione che si sta vivendo nel mondo della campagne. “Riceviamo quotidianamente centinaia di chiamate da imprese sull’orlo della…

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Vi siete mai domandati cosa succederà quando il TTIP entrerà in vigore? Nel totale silenzio – assenso di buona parte della nostra politica e del mondo sindacale riportiamo l’articolo apparso sul sito di Beppe Grillo. Gli Stati Uniti gettano la maschera. Con il TTIP vogliono invadere il mercato europeo. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto che analizza le conseguenze su import ed export per le due sponde dell’Atlantico qualora il TTIP venga approvato. I risultati sono impressionanti. Con il TTIP e la rimozione delle protezioni sanitarie nel commercio, il surplus europeo scenderebbe da 7,6 a 0,1 miliardi di euro. Gli Stati Uniti esporterebbero in Europa beni dal valore di oltre 9,5 miliardi di dollari. Le eccellenze dell’agricoltura europea verrebbero rase al suolo. A chi conviene, dunque, il TTIP? Sicuramente no a chi produce in Europa. L’obiettivo degli Stati Uniti è quello di rimuovere tutte le barriere…

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