Category Archives: Politica

A volte si preferisce non esternare quello che si prova, impossibilitati a parlare e pensare perchè increduli e sconcertati. Questo è il caso di oggi, dopo aver letto Catania.BlogSicilia. Questo baratto, già precedentemente anticipato, quanto ci costerà in termini economici, occupazionali e sociali ? L’importante, ironicamente parlando, è che paghi sempre il primario italiano ! Via libera del Parlamento europeo all’incremento della quota d’import dell’olio di oliva tunisino in regime di esenzione fiscale nel mercato comunitario. La decisione, votata stamani, con 500 voti favorevoli, 107 contrari e 42 astensioni, diventa definitiva e rischia di assestare un duro colpo al comparto olivicolo siciliano. Nelle scorse settimane a più riprese alcuni eurodeputati hanno tentato di scongiurare questa decisione attraverso degli emendamenti contrari all’incremento dell’import. “Il mercato europeo sarà letteralmente sommerso da 70 mila tonnellate di olio tunisino in più all’anno e senza alcun dazio – spiega l’europarlamentare Salvo Pogliese che ha dato…

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Come un condottiero e guerriero vichingo, il Ministro Martina è pronto a difendere e lottare per ottenere la moratoria dei debiti delle Aziende Agricole. Si, avete capito bene! L’obbedienza cieca ed assoluta di un Ministro della Repubblica ad un sindacato italiano appare sconcertante. Di fatto si ascolta solo una parte sindacale trascurando l’altra parte come se venisse stilata una lista di agricoltori classificati come buoni o cattivi, se volete di seria A o B. Nessuno ricorda che per pagare i debiti serve un prezzo dei prodotti agricoli adeguato. L’agricoltore e l’allevatore è il primo imprenditore nel Belpaese ad investire nella propria attività, ovviamente se riesce a guadagnare dal proprio lavoro. Qui si assiste solo ad una spremitura delle attività costruite in generazioni di lavoro. Nessuno sa ascoltare l’unica e reale esigenza che hanno le nostre attività: il prezzo. – ROMA – “Il settore del latte sta attraversando una crisi che…

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Non si tratta di Fatima. Non si tratta di San Giovanni Rotondo. Si tratta del miracolo Coldiretti. Come in una sorte di moltiplicazione dei pani e dei pesci il primo sindacato italiano annuncia di essere riuscito a far assegnare agli agricoltori grandi quantità di gasolio agricolo. L’annuncio pubblicato su Il Punto Coldiretti lascia sgomenti ed impreparati perfino gli stessi agricoltori. Basta l’incubo distributore, stop alle paure di rimanere a secco. Più carburante ad accisa agevolata per le aziende agricole. Accogliendo le richieste della Coldiretti, il Ministero delle Politiche agricole ha emanato un decreto con le nuove tabelle in cui sono indicati i quantitativi di gasolio che le Regioni devono assegnare alle imprese dall’anno in corso, ampliando notevolmente il novero sia delle colture che delle singole operazioni colturali prese in considerazione a tal fine. Il provvedimento, emanato dopo essere stato pienamente condiviso da tutte le Amministrazioni regionali, cancella di fatto i tagli…

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Finalmente, anche in politica, possiamo parlare di buone notizie! Secondo SardiniaPost le terre regionali, grazie all’importante lavoro realizzato dei Consiglieri di Sel, potranno essere date ai giovani agricoltori. I giovani sardi che intendono dedicarsi all’agricoltura potranno ottenere in concessione di terreni pubblici di proprietà della Regione. Lo prevede un emendamento alla Finanziaria 2016 presentato dal capogruppo di Sel, Daniele Cocco, e approvato all’unanimità dalla commissione Bilancio con il parere favorevole della Giunta. “È un voto importante che consentirà di raggiungere due obiettivi: favorire l’insediamento dei giovani in agricoltura e contenere il consumo di suoli agricoli vincolandone la destinazione d’uso – afferma Cocco -. La Commissione con questo emendamento ha finalmente accolto i contenuti di una battaglia che il gruppo Sel porta avanti da oltre un anno. Sul tema avevamo presentato una proposta di legge nel dicembre 2014″. Le agevolazioni saranno destinate ad aspiranti agricoltori con meno di 40 anni di…

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Vista la giungla burocratica ideata dai tecnici europei, abituati a vivere in ufficio e non a lavorare in una Azienda Agricola, ci affidiamo a Roberto Bartolini per capire quali sono i casi in cui è concesso il trasferimento dei titoli PAC. Il 10 febbraio 2016 è uscita la circolare Agea n. ACIU 2016.70 del 10/2/2016 che regolamenta le modalità e le procedure di trasferimento titoli Pac. Si tratta di un aspetto molto importante, dato che tanti agricoltori intendono stipulare contratti di affitto e di compravendita. Ricordiamo comunque che la comunicazione da parte di Agea a ciascun agricoltore dei titoli definitivi avverrà entro il 1° aprile 2016 e quindi oggi si lavora con titoli provvisori. Chi deve essere agricoltore attivo Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia ricorda che dal 2016 i titoli possono essere trasferiti da un agricoltore/cedente a un altro agricoltore/cessionario solo se quest’ultimo è agricoltore attivo alla data di presentazione…

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La posizione, per noi assolutamente condivisibile, del Presidente Aspal Lazio Stefano Giammatteo, assunta nell’incontro sull’agroalimentare laziale è stata perfettamente descritta nell’articolo apparso su LatinaQuotidiano. Solo qualche settimana fa il Governatore Zingaretti e l’assessore Hausmann a Latina hanno presentato il Piano di Sviluppo Rurale realizzato con i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. E all’Unione Europea arriva il duro attacco da parte del presidente di Aspal Lazio, Stefano Giammatteo, intervenuto nel corso del convegno dedicato alle problematiche del settore agroalimentare organizzato nei giorni scorsi da Noi con Salvini. “Quella che doveva essere la panacea per il nostro settore, è stata invece ciò che ci sta dando il colpo di grazia”, ha esordito Giammatteo, elencando tutte le criticità di cui a suo avviso è responsabile l’Unione Europea. Un altro attacco è stato riservato alle istituzioni italiane: “All’inizio degli anni duemila, abbiamo iniziato con l’accordo Green Corridor tra Italia ed Egitto, che ancora…

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Mentre vengono annunciati continuamente nuovi PSR, il ritorno dei giovani in campagna e il decollo delle esportazioni agroalimentare, la campagna italiana è stata ridotta alla fame. Come svegliarsi da un sogno e trovarsi nella dura realtà quotidiana. L’ortofrutta italiana è stata sostituita da quella straniera nel più totale silenzio della politica e dei sindacati. Oramai abbiamo la chiara impressione di vivere in una dimensione diversa da quella raccontata dai mass media; Ragusa TG descrive invece, in un vecchio articolo purtroppo sempre molto attuale, in un modo schietto e nitido, la cruda realtà. Mentre i “nostri” agricoltori soffrono e non riescono più a far quadrare i conti e molti di questi rischiano anche di perdere la casa perché all’asta, c’è chi riesce a vendere i loro prodotti a prezzi anche 12 volte superiori a quelli riconosciuti a chi produce. Alcune foto documentano bene come la filiera dell’ortofrutta riesce a realizzare “la…

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La CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, ha deciso, prima in ordine sindacale, di organizzare in piazza una protesta a sostegno del comparto zootecnico. Auspichiamo vivamente la realizzazione di una manifestazione dove vengano fatte delle proposte costruttive che diano respiro a tutto il settore lattiero caseario oramai sul baratro. Attendendo che venga realizzata un’unica protesta agricola nazionale con tutte le bandiere sindacali riunite nella stessa piazza, auspichiamo che la situazione volga velocemente verso soluzioni concrete e non di chiacchiere. Con questo prezzo alla stalla e tutte le difficoltà del comparto zootecnico, migliaia di aziende sono a rischio fallimento. Per questo la Confederazione organizza, il 7 marzo a Carmagnola (To), una manifestazione per denunciare la situazione insostenibile del settore e avanzare le proprie proposte per uscire dalla crisi. La zootecnia italiana vive una fase drammatica. Per questo La Cia-Agricoltori italiani ha deciso di manifestare, promuovendo la “Marcia delle Vacche”. Un atto simbolico che…

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E’ piacevole ogni tanto leggere belle notizie, quasi a rinfrancarci dopo che ogni giorno riceviamo bastonate da ogni parte. Il capitolo “Lambrusco” (ed a quanto pare anche del Sangiovese) sembra essersi concluso con uno stop su tutta linea, praticamente all’unanimità del Parlamento che ha chiesto all’EU di ritirare ogni ipotesi di liberalizzazione dei nomi e dei vitigni identitari italiani sul territorio europeo. Da questo articolo di Agricolae si evince che il buonsenso e tornato nei palazzi del potere romano, tutta la politica ha votato contro alla liberalizzazione dei vincoli territoriali. Leggiamo: “produrrebbe un notevole danno in termini di competitività e strategie di crescita ai sistemi territoriali che hanno investito nella tutela, nella valorizzazione e nella promozione dei propri patrimoni varietali e della biodiversità”. e “è accertata nella zona emiliana e mantovana da millenni, e appartiene perciò a pieno titolo al patrimonio storico e culturale di questa regione, al punto tale da esserne elemento…

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Secondo BlogSicilia è in corso una gravissima speculazione a danno sia dei produttori di grana sia dei consumatori che rischiano di acquistare pane realizzato con farine straniere con qualità non garantita. Mentre il grano siciliano viene svenduto da tutto il mondo arrivano navi stipate all’inverosimile che scaricano ovunque lo stesso prodotto provocando distorsioni per comparto. L’ampia forbice tra quanto ricava il cerealicoltore, e cioè, in media, 20 centesimi al chilo, e quanto invece è costretto a spendere il consumatore per un chilo di pane. Un aumento del 1450% con il grano che è oggi pagato come trenta anni fa su livelli al di sotto dei costi di produzione. L’Italia nel 2015 ha importato circa 4,8 milioni di tonnellate di frumento tenero, che coprono orientativamente la metà del fabbisogno per la produzione di pane e biscotti, mentre sono 2,3 milioni le tonnellate di grano duro che arrivano dall’estero che rappresentano circa…

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