#Latte, un accordo molto amaro
Accordo trionfale sul prezzo del latte o bufala mediatica? Grazie al comunicato ministeriale possiamo fare il punto della situazione. Andiamo per ordine. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi a Roma la prima riunione del Comitato consultivo previsto dall’accordo di filiera per il sostegno al comparto lattiero caseario siglato al Ministero a novembre. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell’industria, delle cooperative e della grande distribuzione. Particolarmente controverso è proprio questa parte del comunicato dove non si comprende con esattezza le parti presenti; infatti fino a pochi giorni fa un qualsiasi rappresentante che non partecipava e sottoscriveva gli accordi stabiliti, approfittava della sua assenza per rinnegare quanto sottoscritto dalle altre parti partecipanti. Credete che tutte le parti siano accorse volontariamente ed appassionatamente al Ministero? Vorrebbe dire che qualcosa sicuramente non funziona! È stato definito il sistema base di indicizzazione del…
Lambruscos espagnolo? Martina ci difende!
Oggi arriva una bella notizia: I cantucci e l’Asparago di Cantello diventano IGP, ma per non farci sentire troppo felici, si sente subito vociferare che il nostro Lambrusco si sarebbe potuto fare anche in Spagna. In pratica, una DOP ed una specialità ed una caratteristica di un vitigno centenario (ma ne sarebbero seguiti subito anche altri) sarebbero potuti essere prodotti anche in altri Paesi EU, senza alcuna tutela ne riferimenti a quello originario. Per fortuna, il nostro Ministro Maurizio Martina ha difeso uno delle più importanti bandiere italiane nel mondo, il vino appunto e nello specifico, i nostri vitigni, con il Commissario Europeo Phil Hogan (non è quello delle scarpe!) in questo Comunicato Stampa sul sito del MIPAAF. La domanda che sorge spontanea è: ma allora è vero che ce l’hanno con noi? Perchè l’EU tenta continuamente di smontarci tutte le nostre eccellenze per renderle comuni all’Europa? Vuole forse globalizzare o appiattire…
PD e FI portano l’#olio tunisino sulle nostre #tavole e firmano la morte dell’olivicoltura italiana
Come già precedentemente anticipato nel nostro articolo dal titolo “L’olio tunisino porterà alla tomba l’olio italiano” nella giornata di ieri si è concretizzato quanto temevamo. Mentre in Italia i maggiori partiti raccontano e promettono nei veri comizi di difendere ad oltranza in Europa l’agroalimentare italiano, a Bruxelles, invece, fanno prevalere il senso degli affari sulla quotidianità reale. Con il voto compatto di tutto il Partito Democratico, di Forza Italia e dei vari gruppi del Partito Popolare Europeo, la Commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo ha approvato l’importazione, senza alcun dazio, di una quota annua di 35.000 tonnellate di olio d’oliva tunisino. Questa ulteriore quota si aggiunge alle 56.700 tonnellate annue già previste dall’accordo di associazione UE-Tunisia e sarà in vigore per due anni. Questo schema suicida per l’economia del nostro meridione, così come dimostrato dai precedenti accordi con il Marocco che hanno contribuito a distruggere la produzione di arance nel…
Come la #Coop fa #affari sulla #schiena dei propri #fornitori
Esistono varie forme di commercio, quello elettronico, quello porta a porta, quello legale, illegale, formale, didattico e poi c’è quello “squalo”, che è precisamente quella forma di sciacallaggio che se ne infischia dell’etica in favore del mero guadagno, che non ci pensa 2 volte a far “andare a bagno” i propri fornitori pur di lucrare il più possibile senza MAI “smenarci” nulla, anzi… L’esempio ben lo coglie con quello che ha fatto COOP ben spiegato in questi 2 articoli: Il Giornale e Dagospia che parlano sostanzialmente dello stesso caso. Quando un cliente chiede al proprio fornitore, sapendo di avere la forza dell’unico (o del maggiore) cliente, di adottare delle politiche di sconti suicida, sa bene che lo sta sfruttando oltre le sue possibilità, tanto da fargli accumulare un mancato guadagno di 600.000 euro in 6 anni (quindi 100.000 euro l’anno). Questo come: Coop decideva di lanciare un’offerta su un prodotto, ma a…
#Latte: il 2016 sarà l’anno dei 25 cent ?
L’articolo di Quale Formaggio descrive la grande difficoltà del settore lattiero caseario e delle pessime prospettive per l’anno in corso; sinceramente gli allevatori non sanno se buttare tutto il lavoro di generazioni nelle ortiche o vedere il bicchiere mezzo pieno. Le istituzioni romane quando comprenderanno la necessità di predisporre un vero e proprio piano di rilancio del lattiero caseario italiano? È già trascorso un mese e mezzo dall’annuncio sul nuovo prezzo del latte (37 centesimi di euro al litro) fatto dal ministro Martina al termine del tavolo interprofessionale del 26 novembre, presso il Mipaaf. Un accordo dal respiro corto, come lo definimmo allora, che scadrà il 28 febbraio, data oltre la quale le prospettive si fanno davvero oscure per gli allevatori italiani. Come già lo sono nel resto d’Europa. Mentre da noi non si va oltre le nuove accuse che l’assessore lombardo Gianni Fava muove al ministro Martina (leggi qui),…
Bando Biologico, prima danno il #contributo poi lo rivogliono indietro
Avete ritirato e speso il contributo avuto grazie al bando del biologico siciliano? Tenetevi pronti a restituirlo! Un pasticcio da 180 milioni. Lo chiama così l’azzeramento del bando per il biologico l’edizione di Repubblica Palermo in edicola ad inizio anno. Si trattava del bando per i fondi per incentivare le coltivazioni biologiche del 2012, in graduatoria nel 2013, che è stato bocciato da TAR a causa di criteri poco chiari nella redazione e che secondo il Tribunale amministrativo prevedeva finanziamenti a pioggia senza alcun tipo di differenziazione della coltura biologica. Ad ottenere i fondi sono state circa ottomila imprese, un migliaio le escluse che hanno presentato il ricorso chiedendo di potere ricevere le somme residue con lo scorrimento dalla graduatoria. A fine anno, infine, è arrivata una diffida da parte delle ricorrenti che chiede alla Regione di “recuperare tutte le somme illegittimamente erogate”. Ovvero di chiedere alle ottomila imprese di…
#Martina: Investiamo nella #ricerca pubblica anche in campo #agricolo – Un pò di ottimismo!
Finalmente, dopo mesi e litri di inchiostro versati in “campagne elettorali” con slogan trionfalistici modello salvatori della Patria, leggiamo un Comunicato stampa sul sito di MIPAAF dove il si parla di uno stanziamento di 21 milioni in ricerca e sviluppo in campo agroalimentare. Sinceramente, era ora che il Ministro Martina ed il Ministero facessero un passo verso la qualificazione di quello che ci porta in cima al mondo, ecco le sue parole: “Vogliamo tutelare al massimo il nostro patrimonio unico di biodiversità – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – che è il tratto distintivo che fa dell’Italia un punto di riferimento per il mondo a livello agroalimentare. Per farlo investiamo nella ricerca pubblica, concentrando le risorse su un programma di attività che punta su innovazione e sostenibilità. In pochi anni possiamo essere leader sul fronte dell’agricoltura di precisione e delle biotecnologie sostenibili legate al nostro patrimonio colturale. Non siamo all’anno zero…
Stop #gasolio agricolo, la certezza del #distributore
Dopo il taglio del 23% di gasolio agricolo che gli agricoltori si sono visti togliere lo scorso anno nel totale silenzio, o meglio dire assenso delle sindacali, sono in arrivo altri regali da parte del Governo. In queste ore è in corso nel Lazio la Conferenza Stato – Regioni che potrebbe regalare a tutti noi operatori del primario altre amare sorprese. Secondo precise disposizioni, o “fortuite” coincidenze, in questo incontro mancherebbe la figura professionale responsabile dell’erogazione del gasolio agricolo; senza la presenza di un “tecnico” della situazione i vari partecipanti verrebbero privati della possibilità di capire se poter o non poter effettuare altri tagli di gasolio agricolo non conoscendo la materia e non conoscendo le reali necessità che gli agricoltori vivono quotidianamente. Senza il principio del contraddittorio, mancando una delle parti, qualsiasi folle decisione assunta non potrebbe mai essere discussa. Le associazioni sindacali hanno intanto volutamente realizzato una decurtazione immediata…
L’importante è non pagare la #PAC
A molti agricoltori non è arrivata la PAC. Nuove regole e nuova burocrazia. Dal punto di vista pratico molti pagamenti degli acconti sono stati congelati per varie motivazioni riconducibili unicamente ad una burocrazia studiata appositamente non solo per complicare la nostra vita quotidiana ma anche per rallentare spudoratamente i flussi finanziari a vantaggio di pochi. Vi siete mai chiesti chi pagherà i nuovi programmi informatici e l’incredibile numero di “professori” che hanno elaborato un sistema così diabolico? Abbiamo il grande timore che per uscire da questa trappola burocratica non resti che o cessare la nostra attività o affidarsi a qualche astrologo ben informato. L’articolo apparso su Il Nuovo Agricoltore rende l’idea a quale livello la burocrazia è arrivata. La qualifica di “agricoltore attivo” è il primo requisito indispensabile per ricevere i pagamenti della nuova Pac, e proprio il 23 dicembre 2015 è stata pubblicata la circolare Agea ACIU 2015/570 che…
La fuga dei nostri #pensionati all’estero. La #civiltà in decadenza
I nostri anziani chiedono, dopo una vita di sacrifici e di rinunce, di poter passare gli ultimi anni di vita in tranquillità. In Italia, sia in campagna sia in città, la tranquillità è negata. Anziani che frugano nei cassonetti dell’immondizia a cercare qualcosa da mangiare, anziani che rinunciano agli esami clinici perchè la lista di attesa della mutua è troppo lunga e non possono permettersi di andare a pagamento, anziani che devono scegliere se con la minima pagare la bolletta o aiutare i propri figli. Un’Italia ridotta al silenzio ed alla fame. Massacrante è l’articolo di Mario Valenza apparso su Il Giornale. La grande fuga dei pensionati a Tenerife. In centinaia si sono trasferita sull’isola per godersi l’assegno senza tassazioni, riscoprendo così i piaceri della vita. Una di loro è Maria Teresa Tomaselli: “Quando stavo per vendere anche un gioiello che mi ha regalato mio marito – spiega a LaStampa,…