LATTE: cartello sindacati – industriali per massacrare le stalle italiane
Di giorno fanno finta di litigare mentre di notte cenano insieme. Vi ricordate quando Don Camillo era davanti al Giudice per difendere l’On. Peppone? Ebbene questo copione cinematografico si è concretizzato anche ai giorni attuali nel settore lattiero caseario. Iniziamo con ordine. Le sindacali italiane hanno dato vita ad una operazione di falsificazione della realtà da far invidia al miglior film della Signora in Giallo. Ai giornali locali, sia in forma cartacea sia on line, raccontano, come accaduto su bergamonews.it, come i prezzi del latte corrano al rialzo, tanto da prospettare ottimi guadagni per le stalle italiane. “Questi valori non si registravano da tempo – sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio -. Evidentemente l’entrata in vigore, il 19 aprile scorso dell’etichetta d’origine per il latte a lunga conservazione e per i formaggi, che come Coldiretti abbiamo fortemente voluto, sta iniziando a cambiare gli assetti del mercato e il…
Il #Governo affonda l’#agricoltura e la #pesca. Menefreghismo ed incapacità totale
Riceviamo e pubblichiamo le osservazioni di Salvatore Tredici, pescatore italiano, relativamente all’articolo pubblicato su Il Velino. Caro Castiglione, avete avuto tutto il tempo necessario per fare molte cose che potevano essere utili alla pesca … il vostro tempo delle promesse e’ scaduto anche perche’ l’unica cosa che avete fatto con il vostro tempo e’ quello di aver fatto affondare tutti i settori Agricoli e della pesca. I fondi Europei per la pesca e l’agricoltura andavano programmati in tempo e prima di programmarli, dovevano essere convocati i pescatori per capire cosa non ha funzionato e cosa andava corretto in base alle esigenze del settore e sopratutto ai divieti, decreti e accordi firmati dal vostro Governo che ci sta facendo affondare. Se ci avete VIETATO di poter pescare il Tonno, l’Alalunga, il bianchetto, il pesce spada, il ciciarello e rossetto e quanto prima ci verranno messe ulteriori restrizioni su cosa pescare… SECONDO…
Il Governo vara il CETA, ma non ditelo in giro
Gli affari sono sempre affari ! E’ questa la conclusione a cui devono essere arrivati i componenti del Governo nel dare il via libera al DDL sul CETA. Finalmente potremo mangiare carne con gli ormoni, pollo lavato con il cloro, praticamente alimenti a basso costo e di qualità indecente. La notizia pubblicata prima dal Governo e poi da L’Intellettuale Dissidente lascia veramente sconcertati. Quanto è costato il silenzio dei giornalisti dei grandi mass media ? E’ arrivato il CETA, ma non ditelo in giro. Il Governo ha approvato il disegno di legge per la sua ratifica ed attuazione, ossia per l’accordo economico e commerciale tra l’Unione europea e il Canada. Ma piano – per favore! – non strillatelo. Eh già, perché il temuto trattato, firmato lo scorso 30 ottobre a Bruxelles e ratificato dal parlamento europeo questo febbraio sta per approdare al parlamento italiano per seguire l’iter legislativo ed essere…
Gli #agricoltori navigano nel fango, la #Coldiretti naviga nell’oro
Si sa tradire la fiducia ed il mandato dei propri associati va fatto a caro prezzo. In questo caso sono bastati, si fa per dire, solo 80 milioni. Soldi di noi contribuenti ovviamente, non certo quelli del monopoli! Mentre le imprese italiane aspettano da anni il pagamento dei beni e servizi erogati alla pubblica amministrazione, la Coldiretti, grazie ad una intensa operazione di lecchinaggio politico, incassa in pochi giorni milioni di euro. Due italie, quella del lavoro e quella della vergogna mista all’indecenza. Il Fatto Quotidiano svela i retroscena, taciuti ovviamente dai diretti interessati, relativamente alla ricompensa data all’adesione referendaria del principale sindacato italiano. I consorzi agrari speculano e perdono, dopo aver investito come fossero trader di Borsa, nelle banche che ballano sull’orlo del “bail in” e il governo, ringraziando, ripiana. Da quando la Coldiretti si è schierata al fianco di Matteo Renzi, in occasione del referendum costituzionale, i governi…
Ferrero: “il mondo dell’industria specula”. L’Ente Risi va commissariato
Sinceramente non possiamo che condividere la decisa posizione assunta dall’assessore regionale piemontese all’agricoltura Giorgio Ferrero relativamente all’Ente Risi. Un Ente pubblico deve poter svolgere appieno la propria attività e non “tifare” solo per una parte. La realtà dei fatti, raccontata nell’articolo di Roberto Maggio su La Stampa, descrive esattamente l’attuale situazione presente in risicoltura. «C’è un mercato che sta morendo e un organismo che non sta svolgendo il compito per cui è nato: il ministero decida sul futuro dell’Ente Risi». Nell’incontro di otto giorni fa nella sede del Pd, davanti a una platea di risicoltori e sindaci, l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero ci era andato cauto. Aveva parlato di «meccanismi che negli anni non hanno funzionato» e della necessità di «un cambiamento profondo». Ora parla più schiettamente e arriva a ipotizzare il commissariamento dell’Ente Nazionale Risi, l’organismo pubblico sottoposto alla vigilanza del ministero che dovrebbe tutelare il settore. Ma che,…
Riso – Altra #etichettatura inutile, altra occasione #sprecata
Di qualche giorno fa il comunicato stampa sul sito del MIPAAF, dove si annuncia l’ennesimo “trionfo di italica intelligenza” con la proposta di Martina dell’etichettatura obbligatoria come prevista dal 29 aprile, per il latte e derivati. “Vogliamo introdurre – ha dichiarato il Ministro Martina – l’obbligo di indicazione dell’origine del riso in etichetta. Lo chiediamo a livello europeo e, in accordo con il Ministro Calenda, siamo pronti a sperimentare questo strumento in Italia. Oltre l’80% dei cittadini che hanno partecipato alla nostra consultazione pubblica ci chiede informazioni chiare sulla provenienza di questo prodotto. Per rispondere alla crisi del riso che sta mettendo in difficoltà migliaia di agricoltori in tanti nostri territori chiediamo alla Commissione Ue di fermare le importazioni a dazio zero che hanno creato uno squilibrio di mercato evidente, peraltro senza generare effetti positivi per i piccoli produttori dei paesi asiatici dai quali importiamo. Chiediamo l’attivazione urgente della clausola…
Importazioni selvagge per festeggiare la “Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio”
A volte il Ministero delle Politiche Agricole ci prende talmente tanto in giro che non si sa come reagire, non si sa cosa dire, non si sa cosa pensare. Agronotizie annuncia l’iniziativa di Maurizio Martina di sostenere l’Associazione italiana sommelier (AIS) che ha indetto per il 13 maggio la “Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio“. Nello specifico, nelle diverse regioni d’Italia, sono stati individuati luoghi rappresentativi, interlocutori assai qualificati e produttori in grado di esprimere nei propri oli e vini l’essenza del territorio. Parallelamente al livello qualitativo degli eventi è cresciuto l’apprezzamento da parte di un pubblico sempre più vasto e trasversale, composto da addetti ai lavori e soprattutto da consumatori consapevoli e appassionati. Rai è main media partner dell’iniziativa e data la forte valenza territoriale, grazie anche al sostegno del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) che ha reso disponibili oltre 15…
MIPAAF – #Proroga fino al 15 Giugno per domande #PAC, ma i #saldi 2016 quando?
Oggi, il Sottosegretario Castiglione s’è affrettato a far presente che, lui e Martina hanno ottenuto, con merito, la proroga delle domande PAC del 2017 fino al 15 Giugno p.v. durante la Conferenza Stato-Regioni: “La proroga che abbiamo ottenuto è un segnale positivo verso migliaia di aziende agricole che potranno così beneficiare degli strumenti della Pac, senza rischiare di perdere risorse. Abbiamo lavorato molto in questi mesi e ringrazio il Commissario Phil Hogan di aver dato seguito concretamente agli impegni presi a Verona ad aprile”. Ma quale fervido impegno in tutto questo, ma la stessa solerzia non l’abbiamo vista applicata ai saldi della PAC 2016, che ancora molte aziende agricole non hanno visto arrivare. Sarà che è più interessante, anche giornalisticamente parlando, far vedere quello che si fa oggi e lasciare che il tempo sommerga e faccia dimenticare che tanta gente è ancora in attesa di quanto dovuto. Continuiamo pure, con…
Quanti #sussidi riceve l’agricoltura italiana? Chi conteggia gli #sprechi?
A leggere i dati pubblicati dal Parlamento Europeo sinceramente ci sarebbe da farsi venire qualche turbolenza emotiva. L’Italia, anche se è un membro dell’Unione Europea particolarmente generoso nel pagare le sue competenze a Bruxelles, incassa “modesti” sostegni all’agricoltura rispetto alla Francia e alla Germania. Ancora una volta i nostri politici nostrani hanno dimostrato di non sapere che sostenere l’agricoltura vuol dire difendere imprese famigliari ossia tutto un territorio. La salvaguardia delle tradizioni agricole ed agroalimentari locali e la tutela della salute dei cittadini italiani dovrebbero essere considerate priorità nell’agenda dei nostri politici; ancora una volta si è perso l’occasione di essere seri! Ma quanto contiamo in Europa? Nulla, o comunque ben poco secondo l’analisi effettuata da #truenumbers: La commissione Europea ha intenzione di liberare nuove risorse economiche per l’agricoltura. Si tratta di un pacchetto supplementare di 6.3 miliardi di euro, oltre quelli già allocati, da destinare all’agricoltura. Queste risorse dovranno…
Etichettatura #latte – Ma perchè è così difficile #capire?
Rileggendo più e più volte lo stupendo articolo di Agricolae, ancora non capisco quale sia la difficoltà nel comprendere l’esatto significato di questo: Le diciture utilizzate saranno le seguenti: a) “PAESE DI MUNGITURA: nome del Paese nel quale è stato munto il latte”; b) “PAESE DI CONDIZIONAMENTO O TRASFORMAZIONE: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte”. Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, si può utilizzare una sola dicitura, ad esempio: “ORIGINE DEL LATTE: ITALIA”. Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: – latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei; – latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno…