Category Archives: Politica

In Italia le istituzioni non sono imparziali e, soprattutto, non conoscono la realtà agricola nelle varie articolazioni. Che fare? Sicuramente serve una maggiore sensibilizzazione non solo di tutte le forze politiche ma anche di tutto l’apparato burocratico sottostante. Il caso emblematico dell’adozione di due agnelli da parte della Presidente Boldrini è stato trattato da L’Unione Sarda, quotidiano della Regione detentrice del 40% degli allevamenti nazionali di pecore. “Gentile Presidente Boldrini, tornare a casa con l’unico pensiero di rispondere anche a Lei come ho già fatto con il Signor Silvio Berlusconi mi creda, non era il massimo delle mie aspirazioni. Avevo in programma una bella doccia per lavarmi di dosso un po’ della puzza di pecora che ho addosso ma a casa mia sono avvezzi a questo odore e dovranno sopportarmi”. Inizia così la lettera che Fortunato Ladu, pastore originario di Desulo ma con azienda nella zona del Medio Campidano, ha…

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“E’ primavera, svegliatevi bambine” recitava la canzone Mattinata fiorentina di Alberto Rabagliati negli anni ’50, ma mai così attuale in questi giorni, andrebbe mandata in filodiffusione in tutto il MIPAAF e nei Palazzi delle varie Sindacali che… dormono… Leggendo quello che sta succedendo a Bruxelles sarebbero dovuti correre ed arrivare a Palazzo Berlaymont con la barba lunga, trafelati, urlando se fossero tutti impazziti, ed invece… dormono sereni. Com’è possibile che in estate 2016 l’UE sborsa 150 Milioni di € come sostegno al mancato guadagno, aiutando gli agricoltori e facendo uscire il settore dalla crisi che attanagliava tutto il comparto e poi inizia ad intrecciare un altro accordo di libero mercato con chi? Con la Nuova Zelanda! La memoria evidentemente è corta oppure chi ha messo i soldi in estate scorsa, vuole qualcosa in cambio o sta pretendendo il conto, altrimenti non si capisce perchè si devono creare relazioni di questo genere…

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A leggere certi post su Facebook ti verrebbe da ridere (o piangere a seconda dell’occasione!) se non fosse che l’autore è un Ministro della Repubblica italiana. A ci mi sto riferendo? Ovviamente a Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole. “In queste settimane ci siamo confrontati con organizzazioni agricole, Regioni, produttori sulle prospettive di riforma della politica agricola europea. A 60 anni dai Trattati di Roma è necessario rilanciare l’idea di un’Europa più forte e più vicina ai suoi cittadini, anche partendo dall’agricoltura. Abbiamo voluto così inviare formalmente al Commissario europeo Phil Hogan un primo documento indicando le priorità italiane nella discussione sulla nuova Pac post 2020.“ Leggere di questa forte propensione al dialogo da un Ministro spesso assente alle riunioni con gli assessori regionali italiani oltre, ovviamente, ai tavoli europei direi che ha proprio del tragicomico. Sarebbe interessante sapere con quali produttori il Ministro si sia confrontato visto la sua…

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Diciamoci la verità. Ma al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato Roberto Formigoni gli interessa il settore primario? A giudicare come ha ricevuto ed ascoltato pochi giorni fa i pescatori italiani in audizione al Senato direi assolutamente di no; troppi gli impegni sulle chat del cellulare e troppa stanchezza sfociata in lunghi sbadigli. Nel leggere l’articolo apparso su Il Giornale viene da domandarsi: perchè nelle poltrone agricole devono sedersi persone estranee al settore primario? Non saremo per caso una merce di scambio, giusto per favorire le logiche industriali degli amici giusti ? No, Roberto Formigoni, il Celeste oggi sbiadito, si era abituato a guardare Milano dall’alto del suo ufficio vetrato al trentesimo piano del Pirellone e non aveva compreso che lo skyline stava cambiando. La Seconda Repubblica scricchiolava, i grillini innestavano il turbo, la crisi divorava il benessere. Lui guardava ma non vedeva. Scorgeva solo la propria grandeur e la…

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Giudicate voi ma i fatti dicono che l’unica forza politica scesa in piazza nella Capitale della Cultura 2016 e Capitale Gastronomica Europea è Progetto Nazionale. Mentre nel Parlamento Europeo Lega e M5S votavano contro il trattato commerciale Canada-UE, le sindacali italiane hanno fatto finta di nulla (chissà come mai!) o hanno definito il tutto un’opportunità (per chi?). Mentre la nostra becera politica era ed è occupata nelle lottizzazioni delle poltrone manageriali statali e nel sostegno finanziario alle care amiche banche, nessuno si è soffermato sulle drammatiche conseguenze economiche ed occupazionali che il CETA porterà in Italia. Il CETA è l’intesa UE-Canada che, in seguito ai negoziati avviati nel maggio 2009, conclusi nel settembre 2014 e firmati il 30 ottobre 2016, ha visto il suo passaggio al Parlamento Europeo, con il sostegno di forze politiche di ogni colore, che hanno approvato l’accordo economico e commerciale globale con l’obiettivo di aumentare il…

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Poletti, altra gaffe sui giovani: “Trovare un lavoro? Meglio giocare a calcetto“. Ma che ci stanno a fare Ministri che offendono i giovani quando è loro dovere formarli e trovare soluzioni ai loro problemi? Questi episodi sono sintomatici della loro poca dimestichezza con i problemi sociali dei giovani e, soprattutto, del fatto che non hanno soluzioni di politica economica. “E speriamo che io me la cavo” diceva qualcuno. Quello che avete appena letto è il commento via Facebook rilasciato da Tarcisio Bonotto, Presidente dell’Istituto di Ricerca Prout. Cosa aggiungere? Nulla, se non riflettere sui deliranti insulti che il Ministro del Lavoro si permette di fare ai nostri giovani. A loro nessuno riserva analisi approfondite relativamente alla disoccupazione in cui vivono, alle precarie situazioni lavorative, all’indifferenza politica che subiscono, allo svilimento quotidiano, all’impossibilità di farsi una famiglia, alla costrizione di fuggire all’estero per cercare migliori condizioni di vita. Quanta amarezza essere…

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Le iniziative che vogliono propinare l’acquisto di macchine agricole agli agricoltori restano, purtroppo, carta straccia. Soldi, euri, spiccioli, schei, insomma ditelo come volete, non ci sono attualmente e probabilmente non ci saranno per molto tempo. Seppur lodevoli tutte le iniziative atte a migliorare e semplificare il lavoro e la sicurezza nel mondo agricolo, la carenza cronica di liquidità delle Aziende Agricole rende praticamente impossibile investire in mezzi meccanici.  Ad una prima occhiata i dati, diffusi recentemente dal Cema e riguardanti i sinistri su strada con macchine agricole in Europa, non appaiono particolarmente negativi. Infatti, nell’area dell’Unione Europea, il numero di scontri tra veicoli agricoli e altri mezzi è relativamente basso, come pure il rischio di essere coinvolti in questo tipo di incidenti, se si utilizzano trattori d’età inferiore ai 13 anni. Esaminando i dati più approfonditamente, si notano però delle cifre allarmanti se si lavora con vecchie trattrici: ad esempio,…

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Una spirale di ottimismo relativamente alla rintracciabilità degli alimenti arriva dall’UE. L’articolo puntuale di Alessio Pisanò pubblicato su Agronotizie, permette di fare alcune riflessioni. I punti saldi del regolamento – La nuova legislazione Ue prevede prima di tutto che i controlli riguardino tutta la catena produttiva agroalimentare (dai mangimi agli alimenti, la salute e il benessere degli animali, la sanità delle piante e i prodotti fitosanitari, i prodotti Igp, il biologico e le Indicazioni di origine) e che siano basati sul principio della prevenzione del rischio. Priorità inoltre al contrasto massiccio delle frodi, a standard più elevati per l’import di capi da allevamento da paesi terzi e maggior potere di intervento da parte della Commissione europea. A questo link è possibile consultare il testo definitivo del regolamento europeo. Un sistema di controllo europeo – L’obiettivo della nuova legislazione è creare un sistema di controllo completo ed efficace lungo tutta la filiera agroalimentare, dagli alimenti ai mangimi,…

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Il fondo stavolta è stato toccato! AGEA non ha fatto i conti con la calcolatrice, evidentemente è stato fatto a mente, col pallottoliere!!! E’ così che vengono fatte le cose per l’agricoltura? Siamo davvero al ridicolo!! Anzi, leggendo l’articolo del “Il nuovo agricoltore” c’è da piangere! Leggete questo passaggio: Il problema nasce dal fatto che, in mancanza di plafond disponibile per l’attribuzione dei titoli da Riserva nazionale, dovendo obbligatoriamente garantire l’attribuzione dei titoli ai “giovani agricoltori” (fattispecie A), ai “nuovi agricoltori” (fattispecie B) e ai provvedimenti amministrativi (fattispecie F), si è resa necessaria una riduzione percentuale lineare del valore di tutti i titoli presenti nel Registro nazionale. alla fine ci mancava “Eh scusate, tanto chi se ne frega di voi agricoltori…”, visto che non si tratta di poco, si tratta del 20% del valore totale dei titoli della fattispecie C e D e dulcis in fundo: verranno anche recuperate le somme erogate in…

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Gli specchietti per le allodole del MIPAAF non hanno soluzione di continuità in questo Governo fantasma, di un Ministro che non sa ciò che fa, che parla dietro dettatura e che non ha voce in capitolo. Si capisce da quello che dichiara sul sito MIPAAF: “Questo provvedimento – ha commentato il Ministro Martina – si inserisce nel lavoro che stiamo portando avanti per dare massima informazione ai cittadini sugli alimenti che consumano. Per questo abbiamo voluto inserire di nuovo l’obbligo di riportare in etichetta lo stabilimento di produzione dei cibi. Diamo una risposta anche alle tantissime aziende che hanno chiesto questa norma e hanno continuato a dichiarare lo stabilimento di produzione nelle loro etichette. Il nostro lavoro non si ferma qui, porteremo avanti la nostra battaglia anche in Europa, perché l’etichettatura sia sempre più completa. La valorizzazione della distintività del nostro modello agroalimentare passa anche da qui”. Certamente, proprio di…

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