Ai più la notizia potrebbe sembrare surreale per non dire fantascientifica. Invece è tutto vero!
Il più grande sindacato italiano non solo ha abbandonato i propri associati nel baratro della crisi che attanaglia le nostre campagne ma addirittura appoggia una campagna di sostegno all’agricoltura internazionale.
L’iniziativa promossa da FOCSIV consiste nel dare, su donazione di due euro, un kg di riso italiano per raccogliere fondi per lo sviluppo dell’agricoltura extra UE, a partire dall’Africa. Obbiettivo secondario è quella di lottare contro il caporalato.
Parte lo spot televisivo e si intasano i media suonando la riscossa per aiutare concretamente queste popolazioni. Tutti sintonizzati su UnoMattina e su Rainews.
Dopo tutto questo buonismo saremo curiosi di sapere quali iniziative ha fatto e sta attualmente facendo Coldiretti per impedire l’importazione di riso di bassa qualità per es. dalla Cambogia. Mentre i nostri risicoltori non sanno come affrontare il crollo delle quotazioni del riso, la Coldiretti non pensa assolutamente ad intervenire politicamente per modificare la decisione scellerata di importare un prodotto inferiore sia a livello qualitativo sia a livello sanitario. Interessante notare il silenzio sindacale relativo al riso straniero spacciato come Made in Italy grazie ad una carenza legislativa sull’etichettatura italiana ed europea.
Il colmo della vicenda è che la Coldiretti non ha ancora capito che il fenomeno del caporalato nostrano può essere contrastato solo con una adeguata remunerazione del prodotto agricolo; altre ipotesi risolutive risulteranno sempre infruttuose. Sorge spontanea una domanda: come può Coldiretti occuparsi del caporalato in Paesi Extra UE se non riesce nemmeno a “debellare” quello italiano?
La realtà a volte supera la fantasia. Prima di guardare in casa altrui non sarebbe opportuno fare i compiti a casa propria?
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra