Vi confessiamo che a volte ci poniamo domande a cui non riusciamo a trovare una risposta. Sarà perchè viviamo in una drammatica congiuntura economica, sarà perchè le sindacali spingono verso la nascita e la crescita di una guerra tra poveri, sta di fatto che la misura è colma.
Mentre Confagricoltura sostiene la fuga lavorativa dei nostri giovani verso i rance americani, Coldiretti esulta per la decisione del Tribunale di far pagare 1 miliardo di euro al Governo nella vicenda Federconsorzi.
Tutto tace sul prelievo dalle nostre tasche di ingenti somme per la revisione dei nostri mezzi agricoli. Tombale silenzio sui fallimenti delle COOP avvenuti nel Belpaese; meglio preferire l’amicizia politica che tutelare i fornitori ed gli associati coinvolti in questi crack. Questa Italia ora si chiama 3.0, giusto per essere moderni e per digerire l’olio di ricino.
La GDO ricorre abbondantemente all’acquisto di prodotti alimentari stranieri, a partire da quelli con il proprio marchio, con il silenzio sindacale. I picciotti siciliani direbbero: “non vedo, non sento, non parlo”.
Il Ministro di fatto ha chiuso negativamente il tavolo latte sia perchè non crede sulla necessità di un prezzo minimo garantito sia perchè auspica ad una soluzione europea del problema. Nel frattempo gli Allevamenti sono destinati a morire. Cosa fanno le sindacali? Nulla, perchè confidano che gli agricoltori in questa stagione lavorativa non abbiano tempo di lamentarsi.
L’etichettatura è solo un problema in televisione perchè di fatto le sindacali badano a non disturbare gli amici industriali produttori di patacche; meglio mangiare un buon parmesan piuttosto che perdere una poltrona in qualche Ente italico.
Controlli doganali sui prodotti agricoli extra UE? Per carità! Meglio confidare nella lungaggine burocratica per ridurre analisi scomode così da acquistare olio ricco di principi chimici vietati nel vecchio continente perchè cancerogeni. Battaglie sindacali in merito? Nessuna, con buona pace degli spot televisivi.
Meglio non affrontare cosa viene dato nelle mense scolastiche ai nostri figli. Buone mele cilene, al posto di quelle che rimangono sugli alberi italiani, con principi chimici definiti dalle nostre autorità sanitarie cancerogeni. Scioperi e/o manifestazioni delle sindacali davanti alle sedi regionali? Meglio rimanere con l’idea dell’agricoltura da “Mulino Bianco”.
Sarà per caso che per svegliare le sindacali si debba ricorrere alle sfilate negli uffici delle showgirl della TV nostrana?
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra