Dopo i numerosi attentati terroristici in Africa ed Europa gli italiani, e non solo, hanno spostato le proprie scelte vacanziere su mete nazionali. Dopo lo svuotamento di Sharm ash Shaykh, avvenuto dopo il caso Regeni, e dei villaggi tunisini dopo i blitz di gruppi dell’Isis, il popolo turistico ha massicciamente rispolverato la tradizione turistica. La nostra vita quotidiana densa di stress emotivi ci ha portato alla ricerca di luoghi dove potersi riposare e degustare buoni piatti della tradizione locale. Imperativo staccare la spina ed allontanarsi dai “pensieri” giornalieri. Campagna, semplicità, rapporti umani; questa è la spiegazione del perchè in questo ponte e durante la prossima estate la meta più ambita sarà l’agriturismo. Molto spesso abbiamo visto luoghi esotici ma non ci siamo resi conto delle bellezze culturali ed artistiche di cui è tappezzato il nostro territorio. Magari siamo andati sull’Everest ma non abbiamo mai visto le opere d’arte racchiuse nel museo sotto casa. La cultura e la tradizione passa anche attraverso la nostra straordinaria enogastronomia; sorseggiare un buon bicchiere di vino e degustare un menù di prodotti locali preparati in loco non può che ricaricare le nostre “pile“.
Imperativo è non rinunciare alle vacanze nostrane; faremo bene a noi stessi e anche all’economia del nostro territorio.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra