Nel leggere il comunicato stampa del partito del Sindaco di Verona Flavio Tosi rimaniamo colpiti di come il settore primario non sia stato nemmeno considerato in un provvedimento legislativo atto a contrastare i furti e le rapine.
Siete sconcertati e allibiti?
“Carcere immediato e zero sconti: è giunto il momento che lo Stato tuteli davvero il cittadino con un deciso inasprimento delle pene nei confronti di chi infrange la legge”. Così la senatrice di ‘Fare!’ Patrizia Bisinella che questa mattina, nella sala stampa della Camera, ha presentato il proprio pdl relativo a furti e rapine in abitazioni ed esercizi commerciali. “Chiediamo che il furto in casa e in negozio diventi una fattispecie autonoma di reato. Un adeguato livello di sicurezza rappresenta non solo un diritto, ma anche un fattore determinante per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Questo genere di reati” ha proseguito la senatrice “negli ultimi anni sono raddoppiati e sempre più spesso ormai sfociano in violenze. Il progetto di legge va a modificare sia il codice penale sia il codice di procedura penale: l’obiettivo è di creare un giusto compromesso tra la prevenzione e la repressione. Punto centrale è la stretta sulla concessione degli arresti domiciliari, alla quale si accompagnano uno stop ai permessi premio, agli sconti di pena e ai benefici per chi si trova in carcere per furti e rapine in negozi ed esercizi commerciali. In sede processuale le ‘attenuanti’ non potranno mai essere ritenute equivalenti o superiori alle ‘aggravanti’. Per il furto in casa abbiamo previsto un aumento nel minimo edittale, da uno a tre anni, e nel massimo, da sei a dieci, con l’aggiunta di pene pecuniarie triplicate. Per la rapina, dagli attuali tre anni a quattro, col massimo della pena pecuniaria: dagli attuali 2065 euro a 10 mila”. “Chiediamo anche lo stop all’applicazione del ‘fatto di lieve entità’ per la violazione di domicilio” ha aggiunto il Sindaco di Verona e Segretario di Fare! Flavio Tosi. “Ciò riguarda sia l’abitazione che l’attività commerciale e professionale. Puntiamo alla modifica in senso restrittivo dell’arresto in flagranza di reato attraverso l’eliminazione della clausola che esclude il carcere qualora sussistano determinate ‘attenuanti’, che evidentemente puniscono due volte il cittadino onesto. Condividiamo la proposta di allargare il concetto di legittima difesa” conclude Tosi “ma è prioritario affrontare il problema a monte, tenendo in galera i delinquenti, in modo che non continuino a sentirsi impuniti e che non continuino a entrare nelle nostre case”.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra