Il quotidiano La Voce di Mantova ha pubblicato in data odierna un articolo relativo all’attuale stagnazione della discussione ed approvazione del De.C.O. da noi presentato a Mantova, capitale della cultura anno 2016.
Perché l’amministrazione non vuole votare il “Regolamento comunale per tutelare tutte le produzioni locali e le tradizioni denominato De.C.O.” (Denominazione Comunale di Origine)? Se lo chiede l’Associazione “Insieme per la Terra” promotrice di quel regolamento che, a suo dire, oltre al consenso trasversale delle opposizioni di via Roma, aveva strappato un consenso iniziale alle stesse forze di governo.
In sintesi il De.C.O. è un regolamento scritto in sei mesi di lavoro da noti docenti agrari, parla di tutti i prodotti locali (agricoli e non) e di tutte le tradizioni locali. Esso ha la capacità, per la sua struttura, di riuscire a bloccare il processo di standardizzazione operato dalle multinazionali e sostenere il principio della localizzazione, oltre a permettere il recupero di terreni abbandonati, e in conseguenza dell’occupazione.
Presentato lo scorso 8 settembre in via Roma con mozione urgente, a detta di “Insieme per la Terra” il De.C.O. avrebbe trovato il favore dello stesso Vicesindaco Buvoli, del Presidente del Consiglio Allegretti e della maggioranza dei Consiglieri PD – oltre che dei parlamentari On. Marco Carra (PD) e Sen. Luigi Gaetti (M5S). Contrario invece il Sindaco Mattia Palazzi e alcuni altri consiglieri. Effetto di tale opposizione: la scomparsa dall’ordine del giorno dei successivi consigli comunali in violazione dello stesso regolamento comunale in materia di mozioni urgenti. Da qui l’amarezza di Nicola Gozzoli Presidente dell’associazione: “abbiamo regalato questo Regolamento alla Città per rilanciare l’economia e l’occupazione nel settore primario, secondario e terziario. Purtroppo ci siamo resi conto che sono state elette persone che non credono nel lavoro e preferiscono non vedere la disperazione occupazionale. L’indifferenza verso proposte valide e costruttive regna sovrana in certe stanze”.
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra