Riportiamo il comunicato stampa della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani (CONFAI) che annuncia la nascita di un Sindacato unico degli operatori del settore.
L’assemblea nazionale di Confai ha dato mandato al presidente Leonardo Bolis di avviare l’iter delle trattative per la riunificazione di Confai e Unima, dando così vita a un unico organismo di rappresentanza nel comparto del contoterzismo. Così è stato deciso nel corso dell’appuntamento assembleare di venerdì scorso a Rivalta sul Mincio (Mantova).
Il processo che porterà alla rinascita di un sindacato unico si ispirerà al modello della Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani: una rappresentanza snella, veloce a decidere e comunicare, con una maggiore capillarità nei rapporti con tutti gli associati in Italia.
Confai Academy, la corporate University guidata da Marco Speziali e deputata alla formazione professionale, manterrà la propria autonomia.
“Accolgo favorevolmente le indicazioni dell’assemblea nazionale di Confai – ha detto il presidente Leonardo Bolis – perché sono convinto che il traguardo del sindacato unico possa dare più peso alle istanze, ormai comuni, di Confai e Unima, rivolte ad ottenere la definitiva classificazione delle imprese agromeccaniche nel settore agricolo, passaggio preliminare per incrementare la produttività, la tracciabilità e la competitività del sistema agroalimentare. Ringrazio i delegati e i rappresentanti delle nostre province perché hanno compreso che la richiesta di Unima di poter creare insieme con noi un sindacato più forte è indice di condivisione del percorso intrapreso più di 10 anni fa dalla nostra squadra”.
Il contoterzismo in Italia è in crescita. Le circa 10.000 imprese agromeccaniche gestiscono circa due milioni di ettari fra gestione diretta, prevalentemente in affitto, e in conto terzi. Ormai oltre l’80% della raccolta in campo è gestita dagli agromeccanici, così come il 30% della preparazione del terreno e la difesa fitosanitaria.
“Colpisce come in paesi in cui l’agricoltura è fortemente evoluta, come l’Argentina, possano contare al ministero delle Politiche agricole su un dipartimento specifico per la meccanizzazione agricola e il contoterzismo – ha detto Bolis – e come in Italia vi siano ancora posizioni arretrate da parte di un governo che da un lato annuncia operazioni di agricoltura 2.0 e dall’altro non ha il coraggio di riconoscere quale direzione ha preso il comparto nel suo complesso”.
E se gli altri Sindacati seguissero la stessa cura dimagrante? Gli Agromeccanici hanno dimostrato che l’unica strada percorribile è quella di unirsi concretamente in strutture snelle e con pochi dirigenti così da poter assistere realmente i propri associati e rispondere tempestivamente alle reali necessità quotidiane.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra