Le iniziative che vogliono propinare l’acquisto di macchine agricole agli agricoltori restano, purtroppo, carta straccia. Soldi, euri, spiccioli, schei, insomma ditelo come volete, non ci sono attualmente e probabilmente non ci saranno per molto tempo. Seppur lodevoli tutte le iniziative atte a migliorare e semplificare il lavoro e la sicurezza nel mondo agricolo, la carenza cronica di liquidità delle Aziende Agricole rende praticamente impossibile investire in mezzi meccanici.
Ad una prima occhiata i dati, diffusi recentemente dal Cema e riguardanti i sinistri su strada con macchine agricole in Europa, non appaiono particolarmente negativi. Infatti, nell’area dell’Unione Europea, il numero di scontri tra veicoli agricoli e altri mezzi è relativamente basso, come pure il rischio di essere coinvolti in questo tipo di incidenti, se si utilizzano trattori d’età inferiore ai 13 anni. Esaminando i dati più approfonditamente, si notano però delle cifre allarmanti se si lavora con vecchie trattrici: ad esempio, il rischio di essere coinvolti in incidenti su strada cresce dell’82 per cento. In particolare, il 56 per cento di tutti i sinistri su strada con trattori in uso da più di 12 anni causa lesioni ed il 69 per cento presenta esiti fatali. Solo nel 2014, 178 persone sono rimaste uccise in scontri di questo tipo in Europa, rappresentando lo 0,7 per cento delle 25.107 persone morte nel corso dell’anno nel traffico europeo. Le differenze riscontrate tra vecchie e nuove trattrici dimostrano quanto siano significativi i progressi fatti nell’ambito della sicurezza stradale, negli ultimi anni. Oltre all’età del trattore, altri fattori che aumentano la probabilità di un esito negativo in un incidente su strada sono la lentezza e le grandi dimensioni, dovute al telaio o ai pneumatici maggiori montati sulle trattrici.
I cinque punti del piano d’azione Cema
Secondo il Comitato europeo della meccanica agricola, è fondamentale che, quando si presenta una situazione pericolosa, gli altri utenti della strada – piuttosto che il macchinario agricolo stesso – possano schivare il veicolo in modo sicuro e tempestivo. Grande sfida, se si considera che la densità di traffico nell’Ue è in aumento, mentre la distanza media tra i mezzi sta diminuendo. Ridurre al minimo e prevenire gli incidenti futuri sembra comunque possibile grazie ad alcune tecnologie, disponibili o in arrivo, che consentono di informare tempestivamente gli altri guidatori sulla presenza di una macchina agricola e di evitare in tempo il macchinario in strada. In linea con tutto ciò, il Cema ha steso un piano d’azione, che si concretizza nei seguenti cinque punti:
1. creazione di un sistema di rilevazione uniforme degli incidenti in Europa;
2. miglioramento dell’illuminazione e della segnalazione dei vecchi mezzi agricoli su strada;
3. promozione della formazione dei conducenti per assicurare maggiori consapevolezza e prontezza;
4. attivazione della comunicazione Vehicle-to-Vehicle V2V;
5. permesso per l’installazione di specchietti o telecamere opzionali sulla parte anteriore dei veicoli.
Con questo piano d’azione, il comitato lancia un appello all’Unione Europea, agli Stati membri e agli stakeholders chiedendo che questi punti siano considerati delle priorità e siano concretizzati mediante l’unione di tutte le forze in gioco.
Un unico sistema di rilevazione degli incidenti in Europa
Oggi ogni Stato membro dell’Ue utilizza un proprio sistema di registrazione degli scontri per le macchine agricole, diverso dagli altri relativamente alla terminologia e ai modelli usati, e la comunità europea non possiede tools IT adatti alla raccolta dei dettagli e un metodo analitico comune idoneo all’estrapolazione della cause dei sinistri.
In breve, il sistema attuale è decisamente insufficiente per una comprensione approfondita dei fattori scatenanti gli incidenti, poiché l’assenza di dati affidabili, rappresentativi e confrontabili impedisce lo sviluppo di soluzioni e strategie per ridurre gli scontri su strada. C’è quindi un bisogno urgente di un modello di rilevazione che sia adottato a livello europeo e usato da tutti gli attori incaricati di registrare gli incidenti. Tramite questo strumento comune, si possono raccogliere prove e, sulla base di queste, sviluppare e applicare ad ogni livello misure più efficaci per la riduzione e la prevenzione dei sinistri. Intanto l’industria della meccanica agricola ha iniziato la creazione di un nuovo format standard europeo per la registrazione di scontri con macchine agricole (CEN standard EN 16831: 2015), ma non basta. Il Cema chiede all’Unione Europea di finanziare uno studio pilota per valutare i nuovi standard in pratica e stimare il valore aggiunto di un database paneuropeo degli incidenti con le macchine agricole.
Luci e segnali, importantissimi sui macchinari agricoli
Uno degli obiettivi primari del piano d’azione per la prevenzione dei sinistri è offrire la possibilità ai conducenti di adattare il comportamento di guida, quando si imbattono in macchine per agricoltura su strada. Infatti, gli operatori al volante dovrebbero poter vedere il veicolo agricolo il prima possibile, riconoscerne la forma e le dimensioni e comprendere come può presentarsi l’ostacolo. A tal fine, gli strumenti più efficienti risultano i pannelli di illuminazione e segnalazione, che, fissati sui mezzi agricoli, consentono agli altri guidatori di distinguere chiaramente i macchinari e modificare la guida di conseguenza. Le nuove normative europee sull’illuminazione e sulla segnalazione saranno applicate a tutte le nuove macchine agricole dal 2018. Come sono state stabilite? Alcuni esperti dell’industria e gli Stati membri hanno rivisto insieme la UNECE Regulation 86 e, successivamente, hanno incluso le nuove norme nell’ultima regolamentazione UE (167/2013). Altro strumento fondamentale per la prevenzione degli incidenti è la revisione obbligatoria in tutti i Paesi europei, compresa l’Italia, dove se ne è parlato ad Eima ed in altre occasioni nel corso del 2016. Attraverso la revisione, le nuove regole possono essere applicate anche ai veicoli più vecchi in circolazione, responsabili della maggior parte degli scontri. Sebbene diversi Stati membri, ad esempio il Belgio, abbiano preso tali provvedimenti già in passato, il comitato chiede a ogni nazione di accertarsi che tutte le macchine di una certa età siano sottoposte a revisione per essere in linea con le nuove normative.
Il Cema scommette sulla formazione dei conducenti
Un’adeguata formazione dei guidatori di macchinari agricoli è essenziale per ottenere l’abilità di guida consigliata e la consapevolezza e la prontezza necessarie nelle situazioni più pericolose. In particolare, gli operatori formati sono a conoscenza dei limiti dei loro veicoli in termini di frenata, sterzata e stabilità e gli effetti della loro guida sulla combinazione trattore-rimorchio. Attualmente le case costruttrici offrono già un’ampia gamma di corsi di formazione per conducenti, che saranno rafforzati ulteriormente attraverso l’inclusione di specifiche situazioni pericolose, test ancor più difficili per i guidatori. Secondo il Cema, i governi nazionali e regionali dovrebbero sostenere queste iniziative dell’industria con campagne di sensibilizzazione pubblica dedicate al comportamento di guida da adottare, quando si incontrano veicoli agricoli su strada.
I trattori si parlano con Vehicle to Vehicle
Sviluppare la comunicazione Vehicle-to-Vehicle V2V è l’ultimo strumento di prevenzione proposto dal Comitato europeo della meccanica agricola per ridurre gli incidenti. Una rudimentale forma di V2V è usata in India, dove è spesso visibile sulla parte posteriore dei camion la frase “Quando superi, per favore suona il clacson!”. Un elemento che rappresenta il fondamento logico di questo nuovo tipo di comunicazione, ovvero assicurare che entrambi i conducenti possano percepire ogni cambiamento del traffico, senza per forza dover vedere gli altri mezzi. Molti sinistri accadono perchè il traffico muta così repentinamente da non lasciare agli operatori il tempo di reagire. La comunicazione Vehicle-to-Vehicle offre la possibilità di anticipare tutti i cambiamenti, anche i mutamenti che i guidatori o i sensori non possono rilevare, dal momento che consente a tutti i veicoli su strada di comunicare tra loro e scambiarsi informazioni su posizione, velocità, dimensioni e addirittura intenzioni. Il servizio V2V dovrebbe essere già parte del sistema cooperativo Intelligent transport systems Its in Europa e della strategia europea, adottata lo scorso novembre dalla Commissione europea e riguardante Cooperative Intelligent transport systems C-Its.
Definita dal Cema una pietra miliare verso la mobilità cooperativa, connessa e automatica, la strategia Ue punta a schierare macchine che possano comunicare tra loro su ogni strada del Vecchio Continente a partire dal 2019. In questo contesto, l’obiettivo futuro è raggiungere un sistema V2V automatico pienamente integrato, con cui i veicoli decidono autonomamente il modo migliore per schivare altri mezzi.
Specchietti e telecamere aumentano la sicurezza
La maggior parte degli incidenti con macchine agricole avviene a incroci, quando i conducenti, dovendo girare a destra/sinistra o entrare in strada da un’altra via, non hanno la visibilità necessaria in ogni direzione per evitare scontri con altri veicoli. La scarsa visibilità è dovuta anche alla distanza tra gli operatori al volante e l’estremità anteriore del mezzo agricolo, distanza che può facilmente raggiungere i 3,50 metri o superarli in presenza di attrezzature o zavorre frontali. Per risolvere questo problema, particolarmente grave su strade con limiti di velocità alti, lo strumento migliore è l’attacco – sulla parte anteriore del trattore – di appositi specchietti o sistemi di telecamere, che forniscono al guidatore una panoramica completa del traffico in arrivo da ogni lato. In questo modo, l’operatore può scegliere il momento più sicuro per avanzare o entrare in strada. Poiché una proposta di sviluppo di sistemi di telecamere è stata presentata dall’industria della meccanica agricola all’International organization for standardization Iso, un nuovo Iso-standard sulle telecamere potrebbe essere pronto per l’applicazione sui macchinari a partire dal 2019. Secondo il comitato, gli Stati membri dell’UE dovrebbero seguire l’esempio della Germania, dove le normative hanno già indicato i sistemi di telecamere opzionali da adottare quando la distanza di 3,5 metri tra la parte frontale del veicolo e il conducente è superata.
Prima la politica si renderà conto dell’attuale situazione che attanaglia le nostre campagne, prima potrà ripartire tutta l’economia italiana.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra
Fonte: Agronotizie