Molti di noi non sanno che i reati di tipo ecologico, fino a qualche mese fa non avevano una adeguata copertura legislativa.
La Lombardia si laurea come la regione con più reati in questo campo, forse anche perchè è tra le più attive industrialmente, anche se questo è un marchio del quale non sarebbe il caso di vantarsi.
Leggiamo quindi l’ottimo articolo di Crema Online, “Libera e Legambiente presentano il Rapporto ecomafia” (ve ne consigliamo la lettura), dove spiegano molto bene come le Ecomafie amalgamino il ciclo illegale del cemento con quello anch’esso illegale dei rifiuti.
Quello che un pò spiazza è come mai una legge su questo argomento abbia giaciuto per anni in Parlamento, nonostante di questo genere di reati la storia italiana (anche ben recente) ne è piena, dalla “terra dei fuochi”, ai rifiuti trovati sotto la BreBeMi, tanto da far quasi pensare ad una sorta di “aiutino” alle ecomafie.
Che in Italia le cose funzionino un pò alla rovescia, più di una volta ne abbiamo parlato nelle nostre pagine internet, il problema però, nonostante sia sotto gli occhi di tutti, anche quelli dell’EuroParlamento, non sembra che vi sia la stessa solerzia nel voler risolvere il problema. Possibile che il solerte EuroParlamento, capace di emettere leggi sulla curvatura dei cetrioli e sul calibro delle vongole, si lasci distrarre su un problema di così grande impatto? Possibile che, emettono procedure di infrazione sulle tempistiche di attuazione di una legge datata 1999 sull’IVA sul Basilico e non si sono mai resi conto che non avevamo una legislazione sui reati di carattere ecologico.
Si ha sempre l’effetto che, per voler risolvere il problema delle formiche, si lascino passare gli elefanti!
Facciamo peccato se pensiamo che magari gli elefanti abbiano “pagato il pedaggio” per passare?
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra