La nostra terra…
E’ tempo che noi tutti ci svegliamo dal torpore in cui viviamo da troppi anni e cominciamo a pensare a quanto ci rimane ancora della nostra amata terra. Per quanto continueranno a resistere i nostri contadini, agricoltori, allevatori, prima di perdere tutte le proprie risorse affettive, tramandate da generazioni e man mano sempre più vessate, tassate, inquinate, espropriate, per costruire sempre più , per inquinare sempre più , per distruggere quel poco che ancora ci resta e che ci fa chiamare ancor per poco ahimè “Il bel Paese”.
E’ tempo che tutti i cittadini e tutta la popolazione italiana si interroghi su che fine farà la nostra terra, su che fine faremo noi, invasi da popolazioni barbariche e distruttrici, che cosa si possa mai fare per non soccombere, per non vivere con l’ansia, la paura ed i timori che ogni temporale potente, ogni tromba d’aria, ogni manifestazione climatica che assomiglia sempre più ad un clima tropicale, invece che fino a pochi decenni fa era temperato, ci distrugga le case, le auto, le fabbriche .
E’ tempo che riflettiamo e che ci mettiamo in testa che la campagna non può essere abbandonata, noi dobbiamo aiutare gli agricoltori, che sono i custodi della nostra terra a tenerla in vita, a lavorarla, ad accudire i fossi, i fiumi, i laghi, alle montagne, alle colline, alle nostre pianure per salvaci da future catastrofi, per impedire che le case contadine abbondante vengano requisite, occupate dagli stranieri che di certo non hanno nessuna voglia ed interesse a fare gli agricoltori.
E come si fa ad aiutare i nostri custodi della nostra amata terra?
C’è un solo modo per farlo, consumare, acquistare e promulgare a tutti e dappertutto, i nostri prodotti italiani, daremo così un aiuto a loro, che sono sempre vessati da anni e mai capiti da un buon numero di governi e faremo in modo che non abbandonino le fattorie, le montagne, le campagne. Quindi faremo un piacere a noi stessi, a tutta la nostra popolazione, che rifiutandosi di acquistare i prodotti esteri darà concretamente un atto d’amore per la nostra terra che ne ha tanto bisogno.