Verrebbe da dire che alla fantasia non c’è limite, perfino in campo agricolo ed agroalimentare. Meridionews pubblica un’articolo molto interessante su un caso di frutta e verdura tunisine diventate miracolosamente Made in Italy. Perchè il profitto deve sempre esporre la salute dei consumatori a gravi pericoli sanitari ?
Comprava frutta e verdura dal Nord Africa, ma la rivendeva spacciandola per italiana. Protagonista di questa vicenda un imprenditore di Licata, sulla cui presunta attività illecita ha indagato la Guardia di Finanza, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla sostituta Silvia Baldi.
Stando al lavoro delle Fiamme Gialle, l’uomo dal 2011 avrebbe acquistato oltre 64 tonnellate di prodotti provenienti dalle produzioni tunisine, per poi rivenderle a clienti italiani occultando la provenienza della merce. Il valore dei prodotti importati è di circa quattro milioni e 800mila euro. Il lavoro dei finanzieri è stato reso più difficile dalla mancanza dei registri contabili, ma è comunque bastato a ricostruire tutti i passaggi tra fornitore e clienti, portando alla segnalazione per il recupero della tassazione su un imponibile di circa quattro milioni e un’imposta evasa di circa un milione.
Il gip del Tribunale di Agrigento, intanto, ha disposto il sequestro per equivalente di due terreni e due camion frigo di proprietà dell’imprenditore, per un valore complessivo di centomila euro.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra