Passa quasi in sordina l’articolo del “Il sole 24 ore” che parla della coppia di decreti che stralciano il precedente, denunciato dal nostro articolo di gennaio u.s.
Due decreti in due giorni e comunque in ritardo (a marzo), mentre le richieste per le assegnazioni vanno presentate alle Regioni in gennaio. Vediamo qualche esempio. Per i lavori preparatori dei cereali autunno-vernini, il primo decreto assegnava 62 litri a ettaro, mentre nel secondo decreto i litri sono saliti a 80. Per la concimazione, i quantitativi ad accisa ridotta passano da cinque a dieci litri. Aumenti anche per l’aratura-zappatura (da 46 a 70 litri) e per la semina (da 8 a 10). Stesso copione per pomodoro da industria e tabacco: in un giorno il carburante agevolato concesso ai lavori preparatori ha fatto un balzo da 62 a 80 litri. C’è stato anche un restyling delle tabelle con accorpamenti e «new entry». Ad esempio la fragola, che nel primo decreto era stata dimenticata. Rimodulazione per le serre, dove viene dettagliata l’applicazione nelle tre aree: lieve flessione al Nord (da 1,62 litri/metri cubi al mese a 1,5), da 0,85 a 1,2 al Centro, mentre alle serre del Sud e delle Isole vengono attribuiti 1,1 litri.
La cosa positiva è l’aggiunta di nuovi aiuti anche a categorie finora “snobbate” dalla legislazione in materia:
Non mancano alcune sorprese, come il debutto degli allevamenti degli ungulati e dei cani. Per questi ultimi sono previsti 5 litri a capo per il riscaldamento e 2 per pulizia e disinfezioni. Poi ci sono molluschi (1.600 litri a ettaro) e crostacei, senza dimenticare l’apicoltura, che incassa per il nomadismo apistico e la movimentazione delle arnie 10 litri per 100 arnie.
Ma la chiarezza, come al solito, ancora non c’è; Confagricoltura ricorda che i tagli del 23% del precedente decreto dovranno essere osservati dalle regioni, mentre Coldiretti parla di un risultato positivo.
Di certo abbiamo la solita “fumosità” legislativa da più fronti, nemmeno le Sindacali sanno interpretare i decreti in modo unanime, sinceramente anche noi tendiamo a invitare alla cautela e non aspettarsi granchè, visti i precedenti. Ma cerchiamo di guardare al bicchiere mezzo pieno, se verranno confermati i valori indicati nell’articolo, potremmo parlare di uno dei pochi messaggi positivi arrivati dal MIPAAF quest’anno, ovviamente ignorando i messaggi propagandistici dove si riporta di una crescita a 2 cifre del settore, che vedono solo loro.
<<Fonte articolo: Il Sole 24 ore>>
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Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra