“Continua con perseveranza diabolica la mistificazione della realtà del Sindacato italiano che ha fatto della comunicazione una persistente campagna densa di nubi” è questa la dichiarazione del Presidente di Insieme per la Terra Nicola Gozzoli che ha fatto nell’incontro organizzativo di fine anno.
“La vita di noi agricoltori oltre ad essere piena, anzi strapiena di problemi quotidiani, ti impone di sentire e di leggere gli assurdi articoli di persone che vivono in ufficio e che magari hanno visto un’Azienda Agricola solamente in cartolina. Ti senti dire che il nostro reddito reale è talmente aumentato tanto da posizionarci tra i primi in Europa. Le possibilità sono due: o qualcuno non vede la realtà drammatica che persiste nelle nostre Imprese o qualcuno si fa una birra di troppo quando legge fantomatiche statistiche.”
Nell’anno di Expo il reddito reale per lavoratore degli agricoltori europei è diminuito del 4,3% ma in Italia si registra in netta controtendenza un aumento medio dell’8,7% anche se permangono aree di grave crisi, dal latte alla carne fino ai cereali, dove i ricavi non coprono neanche i costi di produzione. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti riunita in Assemblea Nazionale a Roma, su dati Eurostat relativi al 2015 dai quali si evidenzia che l’Italia batte nettamente la Germania che si trova al fondo della classifica europea con una riduzione record del 37,6% nei redditi agricoli.
“Logicamente come è possibile un incremento del reddito se latte, carne e cereali producono sottocosto? Va bene credere nella finanza creativa ma qui la logica impone un minimo di serietà.
Nascondere o meglio confondere il crollo dei prezzi dalla resa produttiva è tipico di un Sindacato che mette la testa sotto la sabbia. Come si fa ad affermare che l’andamento dei prezzi è poco soddisfacente invece di raccontare la realtà, usando termini appropriati come tracollo dei prezzi? Non penso che serva un economista per capire che maggiore sarà la produzione a parità di sottocosto, maggiore sarà la perdita economica per noi agricoltori. Sinceramente mi sembra di assistere al gioco delle tre carte”
Se l’andamento dei prezzi all’origine rimane poco soddisfacente per molti settori, a livello produttivo il 2015 fa segnare un bilancio complessivamente positivo, soprattutto nel confronto con l’anno precedente, caratterizzato da un generale crollo. Il bilancio dell’annata agraria tracciato da Coldiretti vede in aumento molti dei principali settori del Made in Italy a tavola, dal grano duro al vino, dall’olio al pomodoro da industria. Vediamo nel dettaglio.
“Un Sindacato che non difende i propri associati, ma pensa a difendere i propri privilegi non è degno di chiamarsi con questo nome. La mancanza di ascolto delle reali esigenze delle Aziende Agricole oramai è consolidato nel DNA dell’Organizzazione. Non esiste chiaramente la preoccupazione della chiusura dei propri associati perchè se ciò avvenisse sarebbero immediatamente sostituiti da un corposo aumento delle tariffe per i soci rimasti. Ma la Coldiretti in quale pianeta vive? Sicuramente un pianeta lontano dalla realtà”
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra