Da giorni assistiamo allo show di una parte della politica che grida contro il caporalato e le precarie condizioni lavorative presenti nel Belpaese. Ancora una volta assistiamo ad uno spettacolo mediatico che porta a vedere le cose non nella sua complessità ed interezza ma bensì rilegato ad una sola parte, quella più conveniente per l’interlocutore del momento. Come sempre si pensa a debellare il problema senza esaminare le cause che lo hanno creato.
Tutti dimenticano le condizioni di sfruttamento che i nostri giovani italiani devono subire in Paesi definiti “civili” come gli Stati Uniti o l’Australia.
Nessuno pensa, o vuole pensare allo sfruttamento che i nostri agricoltori vivono ogni giorno in campagna dalle nostre amate forze sindacali. Pronte a creare nuovi servizi con nomi commerciali variopinti, pronte a lievitare i costi della propria attività, i sindacati agricoli posso attingere ad un vero e proprio repertorio, opportunamente insegnato a tutti i responsabili locali, da utilizzare in ogni occasione di confronto e dibattito con i propri associati. Non ci credete? Giusto per mettervi alla prova vi scriverò alcune delle frasi più comuni che vi hanno sempre raccontato:
1.”ci saranno nuove opportunità“;
2.”abbiamo sbattuto i pugni sul tavolo della contrattazione“;
3.”colpa della globalizzazione“;
4.”non dipende da noi“;
5.”bisogna ragionare in termini europei“;
6.”abbiamo le mani legate“;
7.”di più non possiamo fare“.
Il colmo della situazione che molti agricoltori se dovessero ricevere “l’ordine” dalle forze sindacali di “buttarsi nel fosso” lo farebbero senza esitazione; altri invece, vuoi per quieto vivere, vuoi per opportunismo imprenditoriale o politico, vuoi per affarismo, difendono a spada tratta ogni comportamento sindacale senza ragionare sulle conseguenze che esso comporta.
Noi invece, particolarmente odiati per la nostra capacità di dire le cose come stanno, oltre a resistere alle “pressioni” ad un silenzio obbediente, raccontiamo ogni giorno la verità sul settore primario, senza far sconti a nessuno.
Fino a quando permetterete ai sindacati di farvi prendere in giro? A voi la risposta!
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra