Molti di coloro che leggono i nostri articoli, sono anche associati Coldiretti e quindi ricevono la felice Newsletter che poi redirige sul loro sito, quindi avrete sicuramente letto quanto segue:
L’agricoltura è il settore che fa segnare il maggior aumento delle ore lavorate con un incremento record del 3,9% annuale che è più del doppio di quello fatto registrare nei servizi (+1,6%) e il 50% in più di quello dell’industria (+2,6%). È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al mercato del lavoro nel terzo trimestre del 2016 che conferma il trend positivo del settore primario che già nel secondo trimestre aveva fatto segnare un balzo del 5% mentre nel primo era stato addirittura del 5,8% in termini tendenziali.
Si tratta della conferma della dinamicità del settore nonostante le difficoltà che si stanno registrando sul mercato dove i compensi riconosciuti agli agricoltori sono in molti casi al di sotto dei costi di produzione. Non è un caso nei primi nove mesi del 2016. Sono nate nel (7.569 nuove imprese guidate da under 35 in agricoltura e nell’allevamento ed il risultato è che oggi – conclude la Coldiretti – quasi una impresa condotta da giovani su dieci in Italia opera in agricoltura (8,4%) dove sono presenti ben 50.543 guidate da under 35 per effetto del crescente interesse dei giovani per il lavoro in campagna.
Visto che non siamo a scuola, evitiamo di far presente che chi ha scritto l’articolo o ha grossi problemi con l’italiano, leggendolo si evidenzia la quasi impossibilità di mettere insieme una frase di senso compiuto, oppure era appena uscito da uno stand dell’Oktober Fest di Monaco di Baviera o da una fiera dove fanno assaggi di vino gratuiti. Un corso accelerato di Italiano e di copia/incolla non farebbe male…
Leggere le NewsLetter di Coldiretti mette allegria, felicità e spensieratezza, è bello vedere il mondo verde (e giallo) che loro gaiamente dipingono, numeri a quasi doppia cifra di incrementi di PIL Agricoli che chissà da quale ricerca di quale Istituto Statistico di Marte hanno avuto i deliranti dati. Ma poi l’articolo sul PIL agricolo al sud Italia ha davvero dello sbalorditivo:
Con un aumento record del 7,1% l’agricoltura del sud cresce quasi il doppio della media nazionale del +3,7% e contribuisce a colmare il divario del mezzogiorno rispetto al resto d’Italia. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat sui conti economici territoriali nel 2015.
L’agricoltura del sud fa segnare il maggior incremento del valore aggiunto tra tutti i settori produttivi e tra le diverse aree territoriali a dimostrazione del fatto che l’agricoltura nel Mezzogiorno è oggi capace di offrire prospettive di futuro. Il rilancio del Sud passa dunque dalla capacità di riuscire finalmente a sfruttare le risorse culturali e paesaggistiche e ambientali che offrono enormi opportunità all’agricoltura di qualità, all’enogastronomia e al turismo.
Un nuovo modello di sviluppo che passa dalla valorizzazione della distintività del territorio come hanno dimostrato di saper fare le moltissime nuove imprese condotte da giovani nate nel settore agricolo.
Nel 2015 c’è stata un’ecatombe di Aziende Agricole chiuse al sud, sia per colpa di “improvvise” malattie agli alberi, di micidiali insetti importati dai paesi del Sol Levante o dal Sud America hanno decimato alberi da frutto, olivi secolari e alveari, di agricoltori alla canna del gas perchè le arance non valeva la pena nemmeno raccoglierle dagli alberi, pomodori a 8 centesimi al KG, mandarini ed arance a 20 cent al KG, grazie all’apporto delle GDO sempre più assetate di soldi, tassazione e controlli anti-caporalato, senza dimenticarci dei numerosi furti nelle Aziende Agricole hanno fatto il resto.
Ma per ISTAT e Coldiretti, l’anno 2015 è stato un successo, PIL ai massimi storici!
Chissà quanto avranno guadagnato gli agricoltori!
Prendiamo dati Coldiretti:
- Crisi: Coldiretti, chiuse 60 stalle e fattorie al giorno [Articolo del 7/Sett/2015]
- EXPO: COLDIRETTI, CHIUSE 60 AZIENDE AL GIORNO, MOBILITAZIONE SI ESTENDE [Articolo del 09/02/2015]
- Allarme di Coldiretti: “Di questo passo, tra 33 anni l’agricoltura scomparirà” [Articolo del 7/Sett/2015]
A noi sembra che, quando c’è da dire che sono stati bravi, allora grandi proclami di come hanno “risolto” i problemi dell’Agricoltura, quando c’è da beccare “qualcosa” allora va tutto di… letame…
Coldiretti, per cortesia, per una volta nella tua esistenza, cerca di essere corretta, seria e sincera con chi ti paga le tessere e per rispetto all’intelligenza di chi legge i tuoi articoli, non siamo più negli anni 20 che gli agricoltori avevano forse fatto le elementari, oggi i giovani che aprono le 7.569 nuove Aziende Agricole, sono diplomati e laureati in questo campo, non prendeteci più per il sedere!
E che siamo? Uomini o Caporali? (Cit. Totò)
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra