L’attuazione della Riforma Agraria suggerita dalla Fondazione GAT è, secondo la Presidente Rosanna Montecchi, “l’unico strumento possibile per rilanciare il mercato lattiero-caseario, specialmente Grana Padano e latte alimentare”.
Linea dura sulla presenza contemporanea nei siti produttivi di formaggi DOP come il Grana Padano e dei prodotti similari che non hanno la tutela ed il controllo del Consorzio. Nello stabilimento produttivo deve essere lavorato solo latte italiano per produrre eccellenze, non imitazioni.
L’importatore di latte in polvere e di formaggi extra UE dovrà obbligatoriamente pagare anticipatamente le analisi da effettuare con metodi ufficiali; il campionamento sistematico, non periodico, della merce dovrà avvenire secondo metodiche internazionali. La merce dovrà rimanere bloccata in dogana, senza se e senza ma, fino al risultato analitico programmato oltre alla pubblicazione on line delle analisi. Massima trasparenza. Ruolo chiave riveste la creazione di una banca dati costituita con dati analitici ottenuti grazie alla risonanza magnetica nucleare, così da individuare oltre 400 sostanze in pochi minuti.
Ruolo chiave spetta alla GDO mediante la definizione di una zona all’interno della parte alimentare del supermercato, con un nome specifico di fantasia da definire uguale per tutta la GDO, di dimensioni non inferiore ad un terzo della superficie destinata all’alimentare, concepita come corpo unico ben distinguibile e visibile da parte del consumatore, dove poter trovare esclusivamente formaggi italiani certificati con esclusione di tutti i prodotti private label.
Giro di vite per chi chiede soldi pubblici; devono essere impediti l’accesso ad ogni finanziamento pubblico, in conto capitale o in conto interessi, a fondo perduto anche parziale, alle aziende agricole, società agricole, associazioni, consorzi, cooperative ed agroindustrie che non utilizzano esclusivamente materia prima italiana.
Immediata reclusione per chi inganna sistematicamente il consumatore: divieto a tutte le aziende italiane, in ogni forma giuridica, che usano materia prima straniera, seppur anche parziale, il ricorso a forme pubblicitarie sui vari mass media con espressa dicitura e/o la creazione di false illusioni a tradizioni italiane e/o ad ambienti italiani.
Creazione di un ufficio legale anticontraffazione agroalimentare, anche con sedi estere presso ambasciate e consolati, che possa effettuare controlli periodici sul mercato e poter intervenire in sede civile e penale, oltre all’evidente e chiara pubblicazione sul sito del Ministero del falso Made in Italy scoperto.
Le aziende agricole, società agricole, cooperative, consorzi, associazioni ed agroindustrie italiane che useranno esclusivamente materia prima italiana potranno ricorrere ad agevolazioni fiscali appositamente studiate nel caso in cui investissero parte dei loro utili in forme pubblicitarie dei propri prodotti su tutti i mass media italiani e stranieri.
Sicuramente la Fondazione GAT vuole proporre una riforma a tutto campo, basata su forti contenuti, che segua tutta la filiera del lattiero-caseario, dalla stalla al supermercato.
Dr. Nicola Gozzoli
Coordinatore Nazionale Insieme per la Terra