Comunicato stampa 14/07/2016:
La speculazione finanziaria sul grano è criminale, la Regione Sardegna si attivi per tutelare l’oro sardo
Il prezzo del grano è crollato negli ultimi mesi, questo mette a rischio il lavoro e le produzioni di agricoltori italiani e sardi che, coraggiosamente, hanno deciso di coltivare un prodotto primario e fondamentale per la vita di tutti.
Il mercato e il sistema capitalista-monopolistico dei grandi produttori (sardi e italiani), con questa operazione di cartello, sta mettendo in ginocchio migliaia di realtà agricole in tutta la penisola, al pari d’una alluvione o d’una invasione di cavallette. La politica ha il dovere di proteggerci da lobby criminali, il cui unico scopo è l’accumulo della ricchezza, e di tutelare i nostri beni comuni, tra cui il grano, da cui derivano beni di primissima necessità.
Noi crediamo che la Regione debba proporre premi de minimis a favore degli agricoltori che coltivano principalmente grano, per poter riequilibrare le parti e creare una tutela forte dalle speculazioni finanziarie.
La Regione presti ascolto ai nostri produttori di grano, non ai lobbisti, e l’Assessorato all’Agricoltura metta in campo, al più presto, strumenti in grado di tutelare la fatica e il lavoro dei nostri piccoli produttori, i quali contribuiscono in modo fondamentale alle economie locali, tutelano la biodiversità, e ci consentono d’avere nelle nostre tavole un pane sano, di qualità, e che crea lavoro nella nostra terra.
I consiglieri regionali di SEL
Luca Pizzuto, Daniele Secondo Cocco, Eugenio Lai, Francesco Agus