Verrebbe da ridere ad immaginare la scena di come venga ricoperto di letame un noto politico renziano se non fosse il livello di esasperazione in cui è stata gettata la gente comune che lavora. Ancora una volta è chiaro che il malessere ed il disagio dei cittadini non è ne ascoltato ne percepito dai palazzi del potere. Sarà un caso isolato? Dubitiamo!
Ci vorranno giorni perché il fetore del letame passi dalla tappezzeria della festa dell’Unità di San Miniato, nel Pisano. Dal canto suo, il presidente della Toscana, Enrico Rossi, avrà portato i suoi abiti in un inceneritore. Proprio l’aspirante anti-Renzi è stato il bersaglio di un secchio di letame lanciato sul palco da un imprenditore della macellazione halal, Giovanni Cialdini. L’uomo ha dichiarato guerra alla norma della regione Toscana che limita il numero di animali da macellare, una legge che naturalmente danneggia la sua attività.
Sul palco era appena iniziato il dibattito sull’imperdibile volume vergato da Rossi, “La rivoluzione socialista”, quando Ciardini si è alzato chiedendo di intervenire. Quando però gli viene negata la parola, l’uomo ha mostrato un grosso termos e ha detto: “Voglio fare un brindisi”. In un attimo ha aperto il contenitore e lanciato tutto il contenuto contro Rossi, ricoprendo il palco di letame. Si è anche lanciato contro il presidente della giunta toscana nel tentativo di piacchiarlo. Ma Rossi è uno che ha fatto le Frattocchie, la mitica scuola del Pci, e non avrà certo dimenticato la mitologica frase del socialista Rino Formica: “La politica è sangue e merda”. Alla fine Rossi porta a casa solo qualche graffio e l’onore delle armi.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra
Fonte: Libero Quotidiano