E’ piacevole ogni tanto leggere belle notizie, quasi a rinfrancarci dopo che ogni giorno riceviamo bastonate da ogni parte.
Il capitolo “Lambrusco” (ed a quanto pare anche del Sangiovese) sembra essersi concluso con uno stop su tutta linea, praticamente all’unanimità del Parlamento che ha chiesto all’EU di ritirare ogni ipotesi di liberalizzazione dei nomi e dei vitigni identitari italiani sul territorio europeo. Da questo articolo di Agricolae si evince che il buonsenso e tornato nei palazzi del potere romano, tutta la politica ha votato contro alla liberalizzazione dei vincoli territoriali.
Leggiamo:
“produrrebbe un notevole danno in termini di competitività e strategie di crescita ai sistemi territoriali che hanno investito nella tutela, nella valorizzazione e nella promozione dei propri patrimoni varietali e della biodiversità”.
e
“è accertata nella zona emiliana e mantovana da millenni, e appartiene perciò a pieno titolo al patrimonio storico e culturale di questa regione, al punto tale da esserne elemento caratterizzante e distintivo”
Ed anche nel martoriato comparto del Latte abbiamo una buona notizia direttamente dal MIPAAF in questo articolo che riproponiamo:
Latte, Martina: le risorse del fondo Zaia direttamente alle Regioni per interventi a favore degli allevatori
“Presenteremo un decreto per la totale ripartizione regionale delle risorse destinate al fondo nazionale istituito dalla legge Zaia. Porteremo a breve alla Conferenza Stato Regioni il provvedimento che stabilisce che le risorse verranno girate interamente alle Regioni per gli interventi di sostegno agli allevatori e al sistema lattiero caseario delle zone di competenza. Anziché la centralizzazione voluta dalla legge Zaia, noi impostiamo un percorso più vicino ai diversi territori. Una scelta che risponde in pieno al principio di sussidiarietà e che può contribuire al contrasto di una tra le più pesanti crisi del settore del latte in Europa”.
Così il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina.
Ufficio Stampa
Certamente non possiamo attenderci un’inversione di tendenza del comparto, ma un aiuto prendendo da fondi già stanziati a tal proposito e sbloccati per dar un aiuto agli allevatori, sicuramente non può che farci piacere.
Ora, attendiamo che dalle parole si passi ai fatti e si vedano i frutti.
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra