In questo marasma di politici e pseudo-tecnici incapaci a gestire la grave crisi economica e produttiva delle nostre eccellenze agroalimentari la nostra Associazione si prende la responsabilità, davanti a tutti voi, di fare delle proposte serie e concrete per rilanciare il prezzo. L’unico parametro che le sindacali e il mondo politico dovrebbero considerare è quello del prezzo dei prodotti alla campagna; solo se c’è un’adeguata remunerazione ci potrà essere attività imprenditoriale e futuro occupazionale.
In sintesi ecco le nostre proposte:
ETICHETTATURA
-Definire obbligatoriamente l’origine del prodotto sia davanti alla confezione sia sul retro della confezione stessa;
-Definire obbligatoriamente se il prodotto ha origine da un semilavorato (cagliata, concentrato) straniero;
-Impedire l’utilizzazione del tricolore sulle confezioni del prodotto straniero;
-Stabilire anni 5 di reclusione e chiusura dell’attività per chi ricorre alle truffe e contraffazioni alimentari.
BORSA MERCI
Modifica dei regolamenti delle quotazioni dei prodotti agricoli. In caso di mancato accordo tra le parti dovrà intervenire un funzionario ministeriale che fisserà un prezzo non inferiore ai costi di produzione stabiliti da Ismea incrementati del 50%.
CONTROLLI DOGANALI PER ALIMENTI STRANIERI E NUOVI CONTROLLI SANITARI
-L’importatore di prodotti agricoli ed alimentari stranieri dovrà obbligatoriamente pagare anticipatamente analisi, con campionamento secondo metodiche internazionali, di risonanza magnetica nucleare così da accertare l’assenza di sostanze da noi vietate. La merce dovrà rimanere bloccata in dogana fino al risultato analitico programmato;
-Sistematico controllo sanitario con risonanza magnetica nucleare su tutti i prodotti posti sullo scaffale della grande distribuzione per verificare la corretta etichettatura e l’assenza di sostanze vietate.
ACCESSO FINANZIAMENTI PUBBLICI
Devono essere impediti l’accesso ad ogni finanziamento pubblico (es. statale, regionale) alle agroindustrie che non utilizzano esclusivamente materia prima principale italiana.
SITI PRODUTTIVI
Vietare espressamente che nello stesso sito produttivo possano essere ottenuti prodotti certificati DOP (per es: Grana Padano) e prodotti similari (senza tutela e controlli del Consorzio, fatti principalmente con latte straniero) così da evitare la concorrenza sleale sul latte e sul formaggio. Molti industriali approfittano di questo vuoto legislativo per produrre nello stesso stabilimento questi due diversi prodotti usando anche gli stessi magazzini di stoccaggio e la stessa catena distributiva.
GDO
-Imporre alla GDO (supermercati, ipermercati, catene commerciali) la definizione di una zona all’interno della parte alimentare del supermercato, con un nome specifico di fantasia da definire uguale per tutta la GDO, di dimensioni non inferiore ad un terzo della superficie destinata all’alimentare, concepita come corpo unico ben distinguibile e visibile da parte del consumatore, dove poter trovare esclusivamente prodotti italiani certificati (BIO, DOP, DOC, IGP, DECO …) escludendo tutti i prodotti private label (a marchio del supermercato).
-Inserimento del doppio prezzo nel cartellino prezzi del prodotto agricolo e del pescato. Per doppio prezzo intendiamo il prezzo di vendita al consumatore ed il prezzo pagato all’agricoltore/allevatore/pescatore o il prezzo intermedio della fase di lavorazione/trasformazione più importante.
MASS MEDIA
Vietare a tutte le Aziende italiane che usano materia prima straniera il ricorso a forme pubblicitarie sui vari mass media con espressa dicitura e/o la creazione di false illusioni a tradizioni italiane e/o ad ambienti italiani. Il consumatore non può essere sistematicamente ingannato.
COMMERCIALIZZAZIONE ESTERA
Vietare alle Aziende italiane di produrre e/o commercializzare prodotti appartenenti al falso Made in Italy in Paesi esteri ed in Italia mediante anche società controllate e/o partecipate.
PESCA
Realizzazione di un testo unico nazionale relativamente alla pesca di frodo così da uniformare le disposizioni regionali.
AGEVOLAZIONI PUBBLICITARIE
Le Aziende Agricole, Cooperative, Consorzi, Associazioni ed Agroindustrie italiane che useranno esclusivamente materia prima italiana potranno ricorrere ad agevolazioni fiscali appositamente studiate nel caso in cui investissero parte dei loro proventi in forme pubblicitarie dei propri prodotti su tutti i mass media.
BUROCRAZIA
Accorpamento e semplificazione della burocrazia richiesta alle Aziende Agricole con conseguente drastico ridimensionamento dei costi CAA.
CREDITO
-Predisposizione di forme di credito agevolato per le Aziende Agricole.
-Ripristino reale e concreto negli Istituti di Credito del conto corrente agrario, fido di cassa agrario, della cambiale agraria annuale e pluriennale, del chirografario agrario e del mutuo agrario.
Volete aiutarci a costruire un vero e proprio laboratorio culturale agrario? Aiutateci con i vostri consigli e le vostre idee così da rimboccarci, tutti insieme, le maniche!
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra